Amiche e amici del #Tanomattinale buongiorno,
sono ancora qui con voi anche se noto che l’interesse per questa mia rubrichetta quotidiana va scemando, in fondo è anche normale perché Facebook è il luogo dell’effimero, del qui e ora, c’è poco posto per la continuità e l’attenzione prolungata. Io comunque continuo perché finora mi piace e ringrazio di cuore chi continua a seguirmi con affetto ed evidente stima.Oggi voglio cominciare con una vicenda che sta catturando il crescente interesse non solo mio, ma di tanti siciliani: l’incredibile somiglianza, svelata dalla trasmissione di Rai 3 “Chi l’ha visto ?”, tra la ragazza russa Olesya Rostova e Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone.”Non vogliamo sottoporci a un ricatto mediatico da parte della tv russa. Se prima della trasmissione non ci faranno avere la documentazione relativa al gruppo sanguigno di Olesya e dell’eventuale test del Dna non parteciperemo ad alcun collegamento televisivo”. Lo ha detto all’ANSA l’avvocato Giacomo Frazzitta, il legale che assiste e parla anche a nome di Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone, dopo che la tv russa ha rilanciato la vicenda di Olesya, una giovane in cerca della madre che sarebbe stata rapita dai nomadi quando aveva quattro anni, proprio come la bimba scomparsa a Mazara del Vallo il primo settembre del 2004. “Senza questa documentazione – ribadisce il legale – non parteciperemo ad alcuna trasmissione né passerella televisiva e chiuderemo ogni rapporto con la tv russa. Abbiamo accettato la loro proposta di un ‘faccia a faccia’ in tv (che dovrebbe andare in onda oggi pomeriggio, n,d,r.) – spiega ancora l’avvocato Frazzitta – con l’obiettivo di fornire alla Procura che indaga tutta la documentazione scientifica necessaria a fare chiarezza. In mancanza di ciò chiederemo alla magistratura di svolgere direttamente gli accertamenti con una rogatoria internazionale, ma non siamo disposti a una strumentalizzazione mediatica della vicenda”. In altre parole, il legale di Piera Maggio dice alla tv russa: se già sapete l’esito del test, ditecelo prima. E ha perfettamente ragione.
Passiamo al Coviddi e soprattutto ai vaccini, con i dati non certo entusiasmanti che riguardano l’Italia (fonte ANSA). Dopo 100 giorni di campagna vaccinale nel nostro Paese ci sono quasi 3 milioni e mezzo di immunizzati totali (il 6,8% della popolazione over 16), ma tra gli ultrasettantenni appena l’11% ha ricevuto la prima dose e solo l’1,87% anche il richiamo, secondo il report settimanale del Commissariato all’emergenza. Cifre che danno il senso di un ritardo da recuperare e di una corsa contro il tempo in una fascia d’età (70-79 anni) che conta un quarto delle 400 vittime di media al giorno.Va meglio tra gli over 80 (41% dei decessi), vaccinati al 30% con due dosi e al 56% con una dose. La campagna di massa cerca di alzare il livello oltre le 240 mila dosi somministrate in media al giorno, ma dopo il sensibile calo del weekend di Pasqua (87 mila dato provvisorio di domenica) l’obiettivo delle 300 mila iniezioni in 24 ore è ancora da raggiungere e quello delle 500 mila entro fine mese lontano. Pesa anche un arrivo previsto di dosi ad aprile limitato a 8 milioni, perfino meno degli 8,2 milioni di marzo. Insomma siamo ancora molto, molto indietro, una situazione non certo incoraggiante nonostante l’impegno e le promesse continue del Commissario bravo Figliuolo e in schizofrenica contraddizione con chi, rozzo selfista in testa, continua a chiedere riaperture veloci facendo campagna elettorale personale populista.E a proposito di Coviddi, fa molto bene stamattina LiveSicilia.it a segnalare il crollo dei numero dei positivi a Catania, nel report regionale di ieri “soltanto” 60, a fronte dei 597 di Palermo, che sembra ahimè avviata a diventare molto presto zona rossa. Riferisce ancora il sito: “Il commissario anticovid Pino Liberti, infettivologo, vuole vederci chiaro. Non che ci sia qualcosa di sospetto, ma il dato potrebbe essere, come detto, parziale. A causa delle festività, potrebbero esserci stati problemi nella trasmissione dei risultati dei tamponi, da parte dei laboratori”. Giusto e giustissima anche la verifica, soprattutto dopo le ultime vicende che, inutile negarlo, hanno acceso i riflettori sulla veridicità dei dati siciliani.
Tra le notizie dal mondo, ce n’è una che mi fa molta impressione e credo la faccia non solo a me. Forte è lo shock a Chicago, dove la polizia ha ucciso un ragazzino ispanico di 13 anni, Adam Toledo, in quello che le forze dell’ordine hanno definito uno “scontro armato”. Adam era scomparso da alcuni giorni da casa e la mattina del 29 marzo un agente della polizia lo ha colpito a morte dopo averlo inseguito in un vicolo. Grande è l’ira della comunità ispanica che chiede giustizia, L’agente coinvolto è stato temporaneamente sospeso dal servizio, mentre la madre del 13enne ucciso, Elizabeth Toledo, ha lanciato un appello alla trasparenza da parte della polizia, affermando: “Voglio solo sapere cosa e’ realmente successo al mio bambino”. E il sindaco di Chicago, Lori Lightfoot, ha chiesto subito che venissero rese pubbliche le immagini delle bodycam degli agenti riguardo la sparatoria”. Secondo la versione ufficiale, i poliziotti hanno visto due persone in un vicolo e hanno iniziato a inseguirle. Uno, un ragazzo di 21 anni, è stato arrestato, mentre un agente che inseguiva Adam ha sparato una volta, colpendolo al petto, e il 13enne è morto sul colpo. Secondo il primo resoconto degli agenti, affermano alcuni media, era armato di pistola. Ovvio che quest’altra terribile storia ingigantisce le tensioni negli Stati Uniti, mentre a Minneapolis è in corso il processo, di interesse mondiale, per l’uccisione di George Floyd.
Chiudo, con grande piacere e commozione, con la foto di Federica e Giulia La Spina, le bellissime figlie di Stefania Sberna, per tanti anni super speaker del Catania Calcio e da poco scomparsa. Le due ragazze, in occasione del Catania contro la Viterbese allo stadio Massimino, sono state come la mamma e con la stessa grinta “la voce” della squadra rossoazzurra. Io non c’ero, ma chi le ha ascoltate racconta che è stato emozionante. E dunque, in memoria della carissima Stefania, oggi voglio qui la loro foto.
Buona giornata, grazie a chi mi dedicherà qualche minuto.
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Pubblicato da Gaetano Perricone su Lunedì 5 aprile 2021
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