Amiche e amici del #Tanomattinale buongiorno.
Ho visto che ieri siete tornati poco più dei miei 25 manzoniani lettori: forse vi state stancando delle mie scemenze quotidiane, è normale, avete i fatti vostri e poi qui su feisbuc è il luogo delle cose effimere. Io comunque per adesso e fino a quando non mi stancherò pure io continuo a scriverle, le mie stronzate da giornalaio da quattro soldi e ringrazio ancora assai quelli che restate a seguirmi.
Anche se vi aspettate forse una cosa diversa, oggi apro il mattinale con una foto freschissima, che ho appena scattato dalla televisione, su una notizia per me importantissima: la partenza di Papa Francesco per il suo storico viaggio in Iraq, la terra di Abramo, l’antica e affascinante Mesopotamia (terra di mezzo tra i fiumi Tigri ed Eufrate), oggi terra di guerre, lutti, disperazione, polveriera internazionale.
Scrive il sito Vatican News: “In un videomessaggio al popolo iracheno, diffuso alla vigilia della partenza per Baghdad, Francesco invita i cristiani, ma anche tutti i “fratelli e sorelle di ogni tradizione religiosa”, a “rafforzare la fraternità, per edificare insieme un futuro di pace”. E implora dal Signore “perdono e riconciliazione dopo anni di guerra e di terrorismo”.
Il viaggio che il nostro meraviglioso Papa ha iniziato stamattina, salendo con la sua andatura claudicante e la vecchia borsa sui gradini di un aereo di linea dell’Alitalia, ha dunque un grande valore politico oltre che religioso e comporta anche qualche rischio.
Lo seguiremo con grande interesse, augurandogli ancora lunga vita perché resta una dei pochi, autentici punti di riferimento nel mondo di oggi.
Per quanto riguarda la “notizia del giorno”, le tumultuose e apparentemente improvvise dimissioni di Nicola Zingaretti, il placido fratello del commissario Montalbano da segretario del PD, credo che la mitica vignetta di Elle Kappa che pubblico qui spieghi perfettamente quello che è accaduto: con una mossa che personalmente trovo piena di dignità, ha mandato a quel paese un pugno di assatanati lapardei, molti amici del serpente toscanello, che tramavano per farlo fuori, anticipandoli alla grande e mettendoli in imbarazzante difficoltà.
Ora tutti i big, nel festival dell’ipocrisia, si danno da fare per dargli solidarietà e invitarlo a ripensarci, in primis quel Franceschini che immagino da tempo abbia una gran voglia di tornare al vertice del partito.Da, ahimè, elettore “berlingueriano” finora del Partito Democratico, dico che Zingaretti non sarà stato un segretario carismatico, ma è una persona seria che ha lavorato bene, tenuto il partito al Governo con alleati che continuano a non piacere a tantissimi dentro il Pd, insieme hanno rinviato nel tempo lo sbarco della destra fascio-sovranista e populista al potere nel nostro Paese.
Adesso viene liquidato dalla instancabile e autolesionista macchina del “cupio dissolvi” che autodistrugge tutto quello che resta dell’antica sinistra in Italia. E credo siano in tanti a rivoltarsi nella tomba.
Di vaccini oggi ho poco da dire: c’è questa storia che dà molto fastidio di Astrazeneca che vende dosi anche in Australia, dopo avere detto che avrebbe privilegiato l’Europa nel rispetto degli accordi.
Ma la verità è che ancora ci sono solo molte chiacchiere, piani di vaccinazione in costruzione, tutti che fanno grandi riunioni, ma senza la materia prima il tempo passa, i vaccinati non aumentano, mentre il virus maledetto incalza con i contagi, le terapie intensive, i morti.
Intanto, mentre da noi viene nominato capo della polizia il prefetto super investigatore Lamberto Giannini, che si è dato molto da fare nell’antiterrorismo – con il prefetto Gabrielli ai Servizi Segreti e il generale Figliuolo super commissario Covid è l’Italia dei Draghi – , la rivolta soprattutto dei giovani in Myanmar, l’ex Birmania, ha una nuova martire, una diciannovenne uccisa mercoledì a colpi di arma da fuoco durante le proteste contro il colpo di Stato. Si chiamava Kyal Sin, era soprannominata ‘Angel’ e al corteo dove è stata colpita indossava una maglietta con la frase ‘Andrà tutto bene’.
Ultima notizia su Sanremo che, udite udite, ieri sera mi ha visto tra i telespettatori, fatto quasi unico, perché mi piaceva assai questa storia delle belle cover d’altri tempi cantate oggi. E così ho ammirato bei momenti, come il grande Giuliano Sangiorgi che ha interpretato Lucio Dalla nel giorno della sua nascita e il brillante quartetto Ibra e Mihajlovic con Amedeo e Fiorello a cantare “Io vagabondo”.
Non male per passare la serata. E’ tutto, a domani se sono vivo. E scusate il ritardo.
#Tanomattinale 5 marzo 2021: Papa Francesco, Zingaretti, vaccini, Giannini, Angel, Ibra e Mihajlovic a Sanremo Amiche…
Pubblicato da Gaetano Perricone su Giovedì 4 marzo 2021
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