#Tanomattinale 5 maggio 2022: guerra in Ucraina, esercitazioni russe con missili “con capacità nucleare”; attacchi su larga scala, tre giorni di corridoi umanitari per i civili ad Azvostal assediata; morto giornalista combattente; le tre smentite di Peskov; violato spazio aereo Finlandia; nuovo missile coreano; tragedia familiare nel Varesotto, uccide a martellate moglie e figlia; giornata nazionale contro pedofilia e pedopornografia in allarmante crescita; Melillo nuovo procuratore nazionale antimafia, battuto Gratteri; mezzo secolo fa la sciagura aerea di Montagnalonga
Amiche e amici del #Tanomattinale buon giorno.
Guerra Russia-Ucraina giorno 71. Apro con una inquietante notizia notturna, battuta dall’Ansa alle 2,43. Le forze russe si sono esercitate in attacchi simulati con missili capaci di trasportare testate nucleari nell’enclave occidentale di Kaliningrad, situata tra Polonia e Lituania: lo ha reso noto il ministero della Difesa in un comunicato. La Russia ha praticato “lanci elettronici” simulati di sistemi di missili balistici mobili Iskander con capacità nucleare, ha spiegato la nota. Le esercitazioni hanno coinvolto più di 100 militari, che hanno anche eseguito “azioni in condizioni di radiazioni e contaminazione chimica”. Sono stati simulati attacchi singoli e multipli contro obiettivi come aeroporti e posti di comando di un finto nemicoGli attacchi russi si intensificano con grande violenza e tanti morti. Esplosioni sono state udite a Kiev, Mykolaiv e Odessa. Il sindaco di Dnipro, Borys Filatov, ha denunciato su Telegram che il centro della città è stato colpito da missili russi. Ieri sera state avvertite potenti esplosioni anche in altre zone centrali dell’Ucraina, come Cerkasy e Zaporizhzhia, come riporta Unian. Ancora una vittima dell’informazione sulla guerra: è morto Oleksandr Makhov, giornalista dei canali TV Dom e Ukraina 24 e militare delle forze armate ucraine. Lo ha reso noto Ukrinform, postando una foto del giornalista in mimetica e ricordando che Makhov era “un giornalista di talento che aveva deciso di scegliere la difesa della Patria”.Intanto tre smentite ufficiali importanti arrivano dal portavoce del Cremlino Peskov su altrettanti argomenti di cui si parla molto in queste ore.
Qualcuno di voi, legittimamente, storcerà la bocca per com’è andata a finire dopo precedenti smentite, ma intanto le parole hanno un peso soprattutto se vengono da fonti istituzionali. Ne scrive la Tass, agenzia di stampa ufficiale russa, in tre note diverse. Sulle voci circolate di un annuncio di guerra totale il 9 maggio: “Le pubblicazioni sui piani per annunciare la mobilitazione generale in Russia nel Giorno della Vittoria non dovrebbero essere attendibili, è una sciocchezza e non è vero, ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. “No, non dovresti”, ha detto Peskov in risposta a una domanda sull’opportunità di ascoltare tali rapporti, “non è vero, è una sciocchezza”.
Rispondendo alla domanda sulla possibilità di una dichiarazione di guerra contro l’Ucraina il 9 maggio, Peskov ha sottolineato: “Nessuna”. “Questa è una sciocchezza”, ha ripetuto”. Sull’assalto ad Azvostal, annunciato sul suo account di Telegram dal giornalista ucraino Andriy Tsapliyenko, secondo il quale i russi hanno fatto irruzione nell’acciaieria Azovstal di Mariupol, dove sono asserragliati i militari del battaglione Azov, e sarebbero in corso intensi combattimenti. Tsapliyenko afferma che “gli occupanti hanno fatto irruzione nell’Azovstal”.
Il tentativo, dice, è quello di ”reprimere la forte resistenza dei difensori di Mariupol”. ”L’esercito di Putin sta usando tutte le armi disponibili”, mentre “i civili rimangono sotto i bombardamenti nello stabilimento”. La smentita russa: “Le forze russe non stanno prendendo d’assalto l’acciaieria Azovstal a Mariupol, ma stanno impedendo ai militanti rintanati lì di raggiungere le postazioni di tiro, ha detto mercoledì il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. “Pubblicamente, il comandante in capo supremo ha emesso l’ordine di annullare l’assalto. Non c’è assalto. Tutti noi vediamo che si verificano riacutizzazioni quando i militanti escono per assumere postazioni di armi. Questi tentativi vengono repressi abbastanza prontamente, ha detto il portavoce presidenziale, rispondendo alla domanda se la direttiva del presidente russo Vladimir Putin possa essere revocata vista l’intensificata attività dei militanti radicali trincerati ad Azovstal”.
Sulla ipotizzata visita a Mosca del Papa: “Non ci sono accordi su un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e papa Francesco, ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. “Tali iniziative vengono presentate sulla falsariga dei servizi diplomatici. Non ci sono accordi sugli incontri e non sono stati presi”, ha detto il funzionario del Cremlino. Inoltre non ha valutato la necessità di tale incontro. “In questo caso non ci sono stati accordi in tal senso e non sono state espresse iniziative specifiche”, ha concluso l’addetto stampa di Putin.
In precedenza, papa Francesco ha espresso la disponibilità a venire a Mosca per incontrare Putin e discutere dell’accordo in Ucraina”.Intanto, informa ancora la Tass, “il coordinatore umanitario delle Nazioni Unite per l’Ucraina Osnat Lubrani ha confermato che il 4 maggio è stata condotta un’altra operazione per evacuare i civili da Mariupol e da altre aree.” Una nuova operazione di passaggio sicuro per evacuare i civili bloccati a Mariupol e in altre comunità è stata completata oggi”, ha affermato in un comunicato stampa. “Ancora una volta, il nostro team delle Nazioni Unite e i colleghi del Comitato internazionale della Croce Rossa hanno lavorato insieme per portare in salvo le persone che volevano lasciare le aree soggette a ostilità, con l’accordo delle parti in conflitto”. Secondo Lubrani, più di 300 civili stanno ricevendo assistenza umanitaria a Zaporozhye. Il vice primo ministro ucraino e ministro per le questioni di reintegrazione nei territori non controllati, Irina Vereshchuk, ha affermato in precedenza che le autorità ucraine mercoledì hanno evacuato 344 persone da Mariupol e diverse altre città a Zaporozhye.
Nel frattempo, il ministero della Difesa russo ha affermato in precedenza che oltre 120 persone erano state evacuate dalle acciaierie Azovstal a Mariupol e dalle case vicine il 30 aprile e il 1 maggio. Le truppe russe apriranno corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili da Azovstal dalle 08:00 alle 18:00 ora di Mosca il 5, 6 e 7 maggio, ha affermato mercoledì il quartier generale del coordinamento della risposta umanitaria della Russia”.
Ieri mattina, intanto, un elicottero militare russo ha violato lo spazio aereo della Finlandia, che in questi giorni sta perfezionando la sua adesione alla Nato. “Il dispositivo era un elicottero Mi-17 e la profondità della presunta violazione era compresa tra quattro e cinque chilometri”, ha detto un portavoce del ministero della Difesa finlandese. È la seconda volta in un mese che Helsinki denuncia un’incursione di un aereo russo nel suo spazio aereo. Anche la Svezia, che in seguito all’invasione dell’Ucraina sta discutendo un ingresso nell’Alleanza atlantica, ha denunciato episodi simili. Quattro aerei da guerra russi hanno violato lo spazio aereo svedese all’inizio di marzo sull’isola strategica di Gotland, nel Mar Baltico. E venerdì scorso un aereo da ricognizione russo ha violato lo spazio aereo svedese nei pressi di una base navale nel Sud del Paese. Punzecchiamenti e provocazioni che sicuramente contribuiscono ad acuire la tensione. La Corea del Nord ha lanciato quello che appare essere un missile balistico, il quattordicesimo dall’inizio dell’anno. Il lancio è avvenuto alle 12.03 ora locale di ieri, poco dopo le cinque del mattino in Italia, come riferito dal Comando congiunto sudcoreano, dalla base di Sunan, nella capitale Pyongyang, e il missile ha viaggiato per 470 chilometri raggiungendo un’altitudine massima di 780 chilometri, a una velocità undici volte superiore al muro del suono (Mach 11) e finendo al di fuori della zona economica esclusiva del Giappone, secondo i rilevamenti del ministero della Difesa di Tokyo. Il lancio è stato condannato dal Consiglio di sicurezza nazionale sudcoreano e dal primo ministro giapponese, Fumio Kishida.
Cronaca. Un’altra terribile tragedia familiare italiana, un femminicidio e un figlicidio insieme, senza il suicidio finale da copione che non è andato in porto: la follia insensata sembra non avere fine. I corpi di una donna di 56 anni, Stefania Pivetta, e di sua figlia di 16 anni Giulia sono stati trovati senza vita ieri mattina in un’abitazione di Samarate, in provincia di Varese. Ferito in modo grave anche l’altro figlio, il 23enne Nicolò. Trovato sul posto Alessandro Maja, 57 anni, marito della donna e padre dei ragazzi, insanguinato e pare con ferite da taglio sui polsi. Maja è stato fermato: la prima ipotesi è che durante la notte abbia ucciso moglie e figlia a martellate e abbia tentato di uccidere anche il figlio, provando poi anche a darsi fuoco. I due figli sono stati aggrediti nel letto della loro camera, la madre sul divano. L’uomo è fuori pericolo, ma si trova piantonato all’ospedale di Varese, dove è stato portato dopo l’allarme lanciato dai vicini di casa e l’arrivo delle ambulanze. I carabinieri del comando provinciale di Varese e la scientifica, stanno ricostruendo le fasi del terribile duplice omicidio. Oltre ad Alessandro Maja, investigatori e inquirenti sentiranno nelle prossime ore i familiari e gli amici della coppia e dei due figli. Ha detto all’ANSA il sindaco di Samarate Enrico Puricelli: “Un risveglio terribile stamattina per la città, una tragedia, ma nessuno ha mai dubitato che ci fossero problemi, secondo alcuni amici comuni che vivono in zona, speriamo che il ragazzo si riprenda …I ragazzi, Nicolò e Giulia, vivevano una vita serena, il padre è un architetto, lei era una casalinga avevano acquistato la villetta nel 1999, dopo essersi trasferiti qui da Milano. Non risulta alcun episodio di violenza pregressa”. Stefania Pivetta aveva scritto su Facebook: “Il mio San Valentino lo voglio dedicare alle donne che sono morte per mano di un uomo credendo nell’amore”. A gennaio aveva scritto: “C’è sempre tempo per riprendere in mano la nostra vita. Che sia un lavoro, una passione… La paura di perdersi fa perdere momenti preziosi della nostra VITA”.
Oggi è la Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia e i dati che emergono dal rapporto presentato da “Save the Children” sono allarmanti. “Nel corso del 2021 –si legge sul sito dell’Associazione- sono stati 5.316 i casi di pedopornografia trattati dalla Polizia Postale, con un incremento del 47% rispetto all’anno precedente (3.243). In crescita anche il numero dei minori approcciati sul web dagli adulti abusanti, pari a 531, in maggioranza con un’età inferiore ai 13 anni (338 minori, quasi il 64% di cui 306 nella fascia 10-13 anni), ma crescono pure i casi di adescamento online dei bambini nella fascia 0 – 9 anni (32 casi). Questi i dati che rappresentano purtroppo solo la punta dell’iceberg di un fenomeno sommerso, che fatica a venire alla luce. I pedofili o groomer (adulti adescatori interessati a minori), che sfruttano la rete e i suoi servizi per cercare di entrare in contatto con bambini e bambine, ragazzi e ragazze sono stati 208, pari al 15% del numero complessivo degli indagati per lo scambio di materiale pedopornografico (1.421 adulti). E’ quanto emerge dall’approfondimento sull’adescamento online, fenomeno cresciuto in seguito alla pandemia da SARS-Covid19, con la pubblicazione di un dossier dati e di una guida per i genitori, nell’ambito della collaborazione tra la Polizia di Stato e Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro.
L’accordo tra la Polizia di Stato e Save the Children – sancito dal Protocollo d’intesa per la tutela dei minori e la prevenzione degli abusi online, siglato il 5 febbraio 2021[2] – è volto a favorire l’accesso dei minori a un ambiente online più sicuro, a prevenire i rischi connessi a un utilizzo non consapevole della rete, tra cui il cyberbullismo, a contrastare gli abusi sessuali online, promuovendo attività di prevenzione, segnalazione ed emersione precoce di potenziali abusi. La pandemia da SARS-Covid19 ha imposto a bambini e adulti un cambiamento repentino di molte abitudini. Milioni di utenti, anche piccolissimi, hanno dovuto ricorrere al web per proseguire molteplici attività quotidiane, dal lavoro allo studio, in sicurezza dal rischio epidemiologico. Gli effetti complessivi hanno investito anche il mondo della devianza online, incrementando la presenza di pedofili, pedopornografi e adescatori. Di conseguenza, un numero crescente di bambini, bambine e adolescenti sono stati approcciati sul web da soggetti adulti, interessati a intraprendere conversazioni sessuali, a ricevere da loro immagini private, a commettere abusi online sino ad arrivare a richiedere incontri sessuali off-line”.
Una notizia molto importante per l’ambiente giudiziario. Giovanni Melillo, attuale procuratore capo a Napoli, è il nuovo procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo. Lo ha nominato il plenum del Csm, il Consiglio Superiore della Magistratura, a maggioranza. Melillo ha avuto la meglio, con 13 voti a favore, sugli altri candidati: il capo della procura di Catanzaro Nicola Gratteri (a cui sono andate 7 preferenze) e il procuratore aggiunto alla Direzione nazionale antimafia Giovanni Russo (5 i voti espressi a suo favore). Per Melillo hanno votato i togati di Unicost e di Area, il presidente e il procuratore generale della Cassazione, Pietro Curzio e Giovanni Salvi, e i laici Benedetti, Donati e Cerabona.
Chiudo con la memoria di una terribile strage. Venerdì 5 maggio 1972, mezzo secolo fa, a Montagnalonga il primo e più grave disastro aereo dell’aviazione civile italiana. Centoquindici morti, 108 passeggeri e 7 donne e uomini di equipaggio, nell’aereo precipitato sulla cresta di una montagna di 935 metri a cinque miglia dall’aeroporto di Punta Raisi, Cinisi, Palermo. E’ ancora mistero sulle cause, dobbiamo sempre ricordare perché non cada nell’oblio quest’altra spaventosa tragedia italiana.
E’ tutto anche per oggi. Buona giornata.(le foto dal web)