#Tanomattinale 5 febbraio 2022: Papa Francesco, “o siamo fratelli o crolla tutto”; nel gelo olimpico di Pechino, il patto di ferro tra Xi e Vladimiro; Coviddi, la strage di Pietraperzia; Sofia sugli sci, pronta a difendere il titolo olimpico

Amiche e amici del #Tanomattinale buon sabato e a voi catanesi buona Sant’Agata.

Oggi vi trametto parole. Formidabili, potenti, inquietanti. Parole di persone molto importanti di questo Pianeta: di quello che per me è il leader assoluto dei giusti, il nostro adorabile Papa Francesco e dei due Capi di Stato che insieme a un terzo sono i potenti della Terra. Parole di pace autentica, quelle del Pontefice; parole che fanno paura quelle di Xi JinPing e Vladimiro Putin, forse usare come deterrenza per una idea di pace, non lo so bene, non lo sappiamo e scoprirne l’effettivo significato. Ieri Papa Francesco (che domani sera potremo ascoltare in diretta a “Che tempo che fa” su Rai3, chapeau a Fabio Fazio per il colpaccio davvero storico) ha celebrato la II Giornata Internazionale della Fratellanza Umana assieme al Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb, con un videomessaggio nel corso dell’evento di Dubai: The Human Fraternity and the Global Tolerance Alliance Roundtable (La tavola rotonda della Fraternità umana e dell’Alleanza per la Tolleranza Globale) a lavorare insieme, scrive il sito Vatican Va, “per superare le sfide che l’umanità sta affrontando, sperando di poter promuovere, sostenere e incoraggiare le comunità e le persone di tutto il mondo ad essere insieme veri messaggeri di unità, solidarietà e fraternità”Ma ecco, sempre da Vatican.va, il potentissimo, straordinario stralcio del messaggio del Papa sull’idea di fratellanza universale, lo riporto integralmente: “La fratellanza è uno dei valori fondamentali e universali che dovrebbe essere alla base delle relazioni tra i popoli, così che quanti soffrono o sono svantaggiati non si sentano esclusi e dimenticati, ma accolti, sostenuti come parte dell’unica famiglia umana. Siamo fratelli! Tutti, nel nostro condividere sentimenti di fratellanza gli uni per gli altri, dobbiamo farci promotori di una cultura di pace, che incoraggi sviluppo sostenibile, tolleranza, inclusione, comprensione reciproca e solidarietà. Tutti viviamo sotto lo stesso cielo, indipendentemente da dove e da come viviamo, dal colore della pelle, dalla religione, dal ceto sociale, dal sesso, dall’età, dalle condizioni di salute e da quelle economiche. Siamo tutti diversi eppure tutti uguali, e questo periodo di pandemia ce lo ha dimostrato. Ripeto ancora una volta: da soli non ci si salva! Viviamo tutti sotto lo stesso cielo, e nel nome di Dio, noi che siamo sue creature, dobbiamo riconoscerci fratelli e sorelle. Come credenti, appartenenti a diverse tradizioni religiose, abbiamo un ruolo da svolgere. Qual è questo ruolo? Aiutare i nostri fratelli e sorelle a elevare lo sguardo e la preghiera al Cielo. Alziamo gli occhi al Cielo, perché chi adora Dio con cuore sincero ama anche il prossimo.

La fratellanza ci induce ad aprirci al Padre di tutti e a vedere nell’altro un fratello, una sorella, a condividere la vita, a sostenerci a vicenda, ad amare e conoscere gli altri. Viviamo tutti sotto lo stesso cielo. Oggi è il tempo opportuno per camminare insieme. Non lasciare per domani o per un futuro che non sappiamo se ci sarà; oggi è il tempo opportuno per camminare insieme: credenti e tutte le persone di buona volontà, insieme. È un giorno propizio per darsi la mano, per celebrare la nostra unità nella diversità – unità non uniformità, unità nella diversità -, per dire alle comunità e alle società in cui viviamo che è giunto il tempo della fratellanza. Tutti insieme, perché è fondamentale essere solidali l’uno con l’altro. E per questo oggi, lo ripeto, non è tempo di indifferenza: o siamo fratelli o crolla tutto. E questa non è un’espressione meramente letteraria di tragedia, no, è la verità! O siamo fratelli o crolla tutto, lo vediamo nelle piccole guerre, in questa terza guerra mondiale a pezzetti, come si distruggono i popoli, come i bambini non hanno da mangiare, come cala l’educazione… È una distruzione. O siamo fratelli o crolla tutto”.Parole altre, sempre potenti ma minacciose, quelle del comunicato congiunto di Cina e Russia dopo l’incontro tra i presidenti Xi JinPing e Putin a Pechino in occasione dell’inaugurazione dei Giochi Olimpici Invernali (dato il boicottaggio delle diplomazie di molti Paesi occidentali contro il mancato rispetto dei diritti umani in Cina, il grande capo russo è stato l’unico leader importante presente).

Ecco il testo integrale, che va letto e riletto riga per riga, grazie al sito lantidiplomatico.it: “Le parti si oppongono all’ulteriore espansione della NATO e chiedono all’Alleanza Nord Atlantica di astenersi da approcci ideologici da Guerra Fredda”, si legge, ed esortano il blocco atlantico “a rispettare la sovranità, la sicurezza, gli interessi degli altri paesi, e la diversità dei loro modelli di civiltà e storico-culturali; ad affrontare lo sviluppo pacifico intrapreso da altri governi in modo obiettivo ed equo”.Mosca e Pechino:‎—‎intendono resistere all’interferenza di forze esterne negli affari interni dei paesi sovrani;‎—‎si oppongono alle azioni di forze esterne atte a minare la sicurezza e intendono contrastare le “rivoluzioni colorate”;‎—‎vogliono intensificare gli sforzi per combinare i piani di sviluppo dell’Unione economica eurasiatica e della BRI (Banca dei Regolamenti Internazionali, n,d.r.) per approfondire la cooperazione pratica tra l’EAEU (Unione Economica Euroasiatica, n.d,r) e la Cina;‎—‎intendono approfondire la cooperazione pratica nel campo dello sviluppo sostenibile dell’Artico;‎—‎ mirano a rafforzare la SCO (organizzazione della Cooperazione di Shangai, n.d.r.) e ad accrescerne il ruolo nella formazione di un ordine mondiale policentrico basato sui principi della sicurezza sostenibile;‎—‎intendono lavorare per rafforzare il ruolo dell’ASEAN (Associazione delle nazioni del Sud Est Asiatico, n.d.r.) come elemento chiave dell’architettura regionale;‎—‎sostengono la parità dei diritti di gestione di Internet; i tentativi di limitare il diritto di regolamentare i segmenti nazionali sono considerati inaccettabili;‎—‎invitano gli Stati dotati di armi nucleari ad adottare misure per ridurre i rischi di una guerra nucleare;‎—‎Intendono difendere fermamente l’inviolabilità dei risultati della seconda guerra mondiale e l’ordine mondiale del dopoguerra, proteggere l’autorità delle Nazioni Unite e la giustizia nelle relazioni internazionali e resistere ai tentativi di negare, distorcere e falsificare la storia”. Se si pensa che nel frattempo soldati e mezzi militari statunitensi sono arrivati in Est Europa, c’è da scantarsi assai (avere paura, cari nordici).

Intanto a Pechino si è svolta la sontuosa cerimonia di apertura dei XXIV Giochi olimpici invernali, plastica rappresentazione di potenza cinese rivolta a tutto il mondo. Come racconta l’Ansa, nello stadio Bird’s Nest della capitale, prima dell’ingresso delle 91 delegazioni si è svolto uno spettacolo ideato e diretto dal grande regista Zhang Yimou, con l’esibizione di tremila comparse, per la gran parte giovanissime. Nonostante una temperatura vicina a 10 gradi sottozero, e i timori per il Covid, tribune piene al 60%. In tribuna d’onore, il presidente cinese Xi, il presidente del Cio, Thomas Bach, che nei giorni scorsi aveva invitato “tutti i leader politici del mondo ad impegnarsi per rispettare la tregua olimpica” e ieri alla sessione del Cio, ha elogiato il messaggio unificante emerso dai Giochi capace di respingere “fantasmi del boicottaggio del passato”, sottolineando che i Giochi possono essere separati dalle “dispute politiche. Diamo una possibile alla pace”, ha aggiunto citando John Lennon.

Coviddi, fa molta impressione la tragedia di Pietraperzia, centro siciliano nell’Ennese, dove quasi un’intera famiglia – sei persone – è stata sterminata dal Coronavirus: nessuno dei morti per paura si era voluto vaccinare. Il primo a morire – a fine dicembre – è stato il padre, 80 anni, deceduto in casa dopo l’arrivo del 118 che non è riuscito a salvarlo. Poi a seguire i decessi della moglie, 78 anni, un figlio di 50 ed una sorella di 55: tutti e quattro morti all’ospedale Umberto I di Enna. Gli ultimi due decessi in famiglia nel nosocomio, sono avvenuti ieri: si tratta della terza sorella, 52 anni e la nonna paterna di 91 anni di Noemi, 25 anni, sopravvissuta all’ecatombe e che si è vista decimata la sua famiglia d’origine, tra Natale e gennaio. “Siamo devastati. Abbiamo perso tutto”, ha detto la ragazza straziata dal dolore. “Avevano paura – ha raccontato – c’erano stati amici e conoscenti che avevano avuto gravi conseguenze dal vaccino e, dunque, tutti avevano scelto di non farlo”. Il sindaco di Pietraperzia Salvuccio Messina ha postato un fiocco nero sul suo profilo social: “Una tragedia che ha scosso l’intera comunità pietrina, un’intera famiglia sterminata da questo maledetto virus che, purtroppo, si è accanito”. “Questa tragedia familiare – ha detto Emanuele Cassarà, direttore sanitario dell’Umberto I – dimostra che l’unica arma per evitare conseguenze così nefaste è il vaccino”. A quanto pare, dunque, questi poveretti non erano no vax, ma gente terrorizzata non soltanto da pregiudizi, storie raccontale forse male e fake news, ma anche da quella che, ho espresso più volte la mia libera opinione sull’argomento, è stata ed è una comunicazione istituzionale non sufficientemente chiara e soprattutto adeguatamente diffusa nell’intero territorio nazionale. Pace all’anima loro, solidarietà e rispetto per la povera Noemi e gli altri parenti delle vittime di questa spaventosa tragedia dell’orrore pandemico

Chiudo con lo sport, con una bella notizia. Sofia Goggia, la regina del nostro sci, dopo l’infortunio è pronta per Pechino. Ieri l’annuncio del presidente del Coni, Giovanni Malagò: “Ho ricevuto un video privato da Sofia Goggia: è pronta, sta tornando. Saranno Giochi dove potrà accadere di tutto – ha aggiunto Malagò- Rivolgo da qui un abbraccio a tutte le atlete e gli atleti dell’Italia Team”.Poi la conferma dell’atleta. “Anche io li ho e…oggi che sono tornata sugli sci non so esprimermi Soon: Olympic Games in Cina”: Sofia Goggia, con un video pubblicato sul suo profilo Instagram, ha citato il brano di Mahmood e Blanco ‘Brividi” in gara a Sanremo facendo riferimento alla sua prossima partecipazione alle Olimpiadi di Pechino, dove difenderà il titolo olimpico conquistato nella discesa libera a Pyeongchang 2018. Auguri e in bocca al lupo a questa meravigliosa atleta.

E’ tutto, buona giornata.(Foto dal web)