Amiche e amici del #Tanomattinale buongiorno, oltre a sentirmi molto felicemente rosanero oggi sarò anche un poco “rivoluzionario” perché ogni tanto ci vuole, certe cose bisogna raccontarle per aprirci gli occhi.
E così, anche se da palermitano se vorrei aprire questo mattinale con il calcio, lo faccio invece con qualche parola sull’importante e illuminante intervento al Parlamento europeo di Manon Aubry, 31 anni, francese, copresidente del gruppo della Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica.
Lo ha fatto a quanto pare un pò di giorni fa, ma nessuno ne ha parlato e il video circola sul web soltanto da poche ore. L’ho visto e rivisto, vi consiglio di ascoltarlo. E’ un attacco durissimo a Ursula Von der Leyen e all’intero sistema politico UE per il modo in cui è stata finora gestita la questione dell’approvvigionamento dell’antidoto contro il virus maledetto: “Sui vaccini l’Europa si è inchinata a Big Pharma”, è il succo del forte e accorato discorso di quattro minuti della bella Manon.
“I grandi leader farmaceutici hanno stabilito la legge per lei”, ha detto rivolgendosi alla presidente della Commissione europea e ancora: “Un pasticcio di ritardi e nessun programma rispettato senza alcuna sanzione, perché decidono i laboratori … I vaccini sono stati resi possibili da miliardi di euro di denaro pubblico ma i brevetti rimangono proprietà esclusiva di big pharma. Di conseguenza, gli Stati non possono produrre su larga scala le dosi di cui il mondo ha così tanto bisogno”.
Questo e altro, che non vi aggiungo e che potrete ascoltare se cercate il video. Una denuncia pubblica molto forte, che conosciamo solo oggi e non su tutta la stampa, sul potentissimo ruolo delle multinazionali del farmaco impegnatissime sul fronte dei loro profitti – ma non è una novità, si sa da sempre – e su quello invece finora molto più debole, quasi accondiscendente della UE, che in una situazione pandemica così terribile deve fare di tutto, visto che i contratti sono pagati con denaro pubblico dei cittadini europei cioè noi, per acquisire al pubblico i brevetti e partire con la produzione dei vaccini nei singoli Stati, già pronti a farlo in qualche mese come è stato annunciato ieri in Italia. Altrimenti, se necessario, si pensi davvero ad autorizzare presto l’acquisto del russo Sputnik – una volta tanto, è uno scoop, sono d’accordo con il rozzo selfista – oppure del vaccino cinese. Le varianti incalzano, contagiano, uccidono, non c’è tempo da perdere.
Vi parlo anche di un’altra cosa che non ho letto molto altrove e che mi sembra spaventosa: secondo gli ultimi dati di Save the Children e altre associazioni, lo sfruttamento dei bambini schiavi nel mondo, “i piccoli schiavi invisibili”, è fortemente aumentato con la pandemia, che rende ancora più fragili i più piccoli insieme ai più anziani. In tutto il pianeta ci sarebbero oltre oggi 150 milioni di bambini vittime di lavoro minorile, metà dei quali, 73 milioni, sono sfruttati in attività molto pericolose che mettono a rischio la salute, la sicurezza e il loro sviluppo morale. Un fenomeno purtroppo sommerso e poco raccontato, presente non soltanto nei Paesi poveri ma anche in quelli cosiddetti avanzati come l’Italia, dove sarebbero – i numeri sono molto incerti – oltre 350mila i bambini sfruttati, una delle piaghe più orribili dell’umanità.
E’ ricomparso ieri pure il terrore per strada, a Vetlanda, cittadina svedese, dove un ventenne ha ferito a coltellate 8 persone, tre molto gravemente, poi è stato arrestato. Non si capisce ancora se è atto terroristico oppure opera di un pazzo, situazioni purtroppo in forte aumento in questo clima di paura e stress che stiamo vivendo.
Chiudo doverosamente con il calcio, con la vittoria decisamente inattesa del Palermo, in dieci uomini contro undici, sul Catania allo stadio Massimino nel derby di Serie C, ma pur sempre la partita più importante e attesa del calcio siciliano.
Lo faccio con piacere particolare da palermitano e per i lettori palermitani del mattinale, ma soprattutto per rendere omaggio al vecchio campione che ha segnato il bellissimo gol della vittoria rosanero, Mario Alberto Santana, 39 anni, argentino, inossidabile nonostante una grande quantità di acciacchi, legato in modo commovente ai colori della sua squadra. Un vero esempio per i tantissimi giovani che amano questo sport e lo praticano.
#Tanomattinale 4 marzo 2021: Manon e Ursula, bambini schiavi, terrore in Svezia, Mario Alberto Santana Amiche e amici…
Pubblicato da Gaetano Perricone su Mercoledì 3 marzo 2021
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