Tanomattinale

#Tanomattinale 31 gennaio 2022: primo giorno del Mattarella bis all’insegna dei bambini; arrestato orco a Catania; donati gli organi di Bianca, la dodicenne morta a scuola; Ucraina, partita a scacchi tra Nato e Russia sul filo della tensione; Nadal re d’Australia

Amiche e amici del #Tanomattinale buon lunedì.

Mentre i partiti del defunto centodestra si scannano dopo la gran malafigura della settimana quirinalizia, la felicità di tanti bambini per la sua rielezione ha segnato il primo giorno del nuovo settennato al Quirinale del nostro grande presidente palermitano Sergio Mattarella. Uno gli ha donato un delizioso disegno con il tricolore, poi avrete ascoltato in Tv le parole piene di gioia della piccola Emilia Saccomando, 8 anni, che martedì scorso aveva aspettato e incontrato il presidente sotto la sua casa palermitana, coronando un suo grande desiderio. Ma c’è anche un’altra bella storia da raccontare. Tra le tante lettere e messaggi pieni di complimenti e congratulazioni, la più bella e probabilmente la più gradita è quella di un ragazzino di dodici anni, Mattia Piccoli (il testo e la foto dal Corriere del Veneto): “Caro Presidente Mattarella, sono molto felice di questa sua decisione, perché credevo non volesse più essere il nostro Presidente ed ero molto dispiaciuto di questo. Adesso sono io a farle i complimenti, anche da parte del mio fratellino Andrea. Sono molto contento perché per altri sette anni avremo la sua guida sicura e rassicurante. Vorrei che tra le tantissime cose da sistemare potesse pensare anche alle persone ammalate giovani di Alzheimer, come il mio caro papà, e alle famiglie sempre in mezzo alla tempesta come la mia”.Mattia Piccoli, di Concordia Sagittaria in provincia di Venezia, è conosciuto al Quirinale, dove è stato premiato a dicembre scorso insieme ad altri 27 ragazzi dal presidente Sergio Mattarella con l’attestato di Alfiere della Repubblica conferito a giovani che nel 2020 “si sono distinti per l’impegno e le azioni coraggiose e solidali, e rappresentano, attraverso la loro testimonianza, il futuro e la speranza in un anno che rimarrà nella storia per i tragici eventi legati alla pandemia”.

Dal sito ufficiale Quirinale.it, la bellissima motivazione: “Per l’amore e la cura con cui segue quotidianamente la malattia del padre e lo aiuta a contrastarla”. Il suo impegno è quanto mai prezioso: non è frequente che un giovanissimo svolga, con tanta dedizione, il compito di caregiver tuttavia la sua esperienza è un esempio anche per i coetanei”. Mattia – aggiunge la scheda del sito del Quirinale – è stato premiato come il più piccolo caregiver, familiare assistente di un malato, all’Alzheimer Fest di Cesenatico 2020. Ha scoperto sin da piccolo cosa vuol dire avere in famiglia una persona cara affetta da una malattia degenerativa, e perciò bisognosa di attenzione e di cure amorevoli. Quella persona cara era il papà di Mattia. Il bambino ha compreso le ragioni delle mancanze del padre, dei suoi vuoti di memoria. E ha cominciato ad aiutarlo, facendolo “restare attivo” il più possibile, stimolandolo insieme alla mamma a compiere gesti apparentemente semplici come preparare da sé il cambio prima di una doccia o cucinare insieme i biscotti da portare a scuola e dividere con i compagni. Mattia continua il suo impegno, cercando di creare situazioni di gioco con il papà, anche per stimolare la sua mente e la sua memoria. Talvolta capita che il papà sia spaventato per qualcosa, e allora è Mattia che lo tranquillizza, invertendo in qualche modo i ruoli naturali”. Due storie davvero belle ed emozionanti, di buon augurio all’inizio della seconda avventura al Colle di Mattarella, che si profila estremamente impegnativa sia per la grave situazione del Paese tra pandemia e difficoltà economiche che per le tensioni politiche nazionali e internazionali.

Cronaca, gli orchi sono sempre in agguato. I carabinieri della stazione Piazza Verga a Catania hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip su richiesta della Procura distrettuale per un uomo di 40 anni, agli arresti domiciliari per violenza sessuale sulla figlia di 15 anni. L’uomo da cinque anni era separato dalla donna con cui aveva avuto due figlie: una di sette anni aveva deciso di vivere con la madre, l’altra si 15 anni aveva scelto il padre. La madre ha notato il turbamento della figlia più grande e con lei ha affrontato il problema scoprendo così le violenze: “Nel corso della sofferta confidenza rilasciata prima alla mamma e poi confermata ai carabinieri”, si legge in una nota della Procura di Catania, grazie anche al supporto di una psicologa la ragazza ha rivelato gli abusi. Da un po’ di tempo era tornata a vivere con la madre che “percependo il suo malessere ha immediatamente informato i carabinieri”.

Ancora da Catania una notizia di tono diverso. Gli organi di Bianca, la ragazza di dodici anni morta all’ospedale Garibaldi a seguito di un arresto cardiaco mentre era a scuola al Comprensivo Cavour, prelevati da équipe mediche di Padova e Roma dopo l’autorizzazione dei genitori alla donazione, aiuteranno a vivere altre persone. Il cuore è stato trapiantato all’ospedale di Padova a una bambina che era da tempo in lista d’attesa e sempre nella città veneta sarà impiantato anche un rene. Il fegato e l’altro rene saranno trapiantati all’ospedale Bambin Gesù di Roma. Prelevate anche le cornee. Come spiega l’Ansa, la commissione medica dell’ospedale Garibaldi ha dichiarato la morte cerebrale della 12enne dopo le ore di ‘osservazione’ previste dalla legge. I danni provocati dall’ipossia per la mancanza di ossigeno al cervello dopo un arresto del sistema cardiocircolatorio le avevano indotto un coma irreversibile. Da una terribile tragedia grazie alla generosità dei genitori di Bianca altre vite traggono speranza per un futuro migliore.

Dal mondo, aggiornamenti sulla crisi ucraina. Mentre il ministro degli Esteri di Kiev Dmytro Kuleba chiede alla Russia di ritirare le truppe ai confini con l’Ucraina e proseguire lo sforzo diplomatico, arrivano dichiarazioni apparentemente rassicuranti, ma in realtà ambigue, alla BBC da parte del segretario generale dell’Alleanza Atlantica Jens Stoltenberg: “Non abbiamo piani per schierare truppe di combattimento della Nato in Ucraina” in caso di invasione russa. Ma ha aggiunto: “Gli alleati della Nato hanno addestratori lì”, danno aiuto per la modernizzazione delle difese, “forniscono attrezzature, armi difensive. Facciamo un sacco di cose per aiutare l’Ucraina a rafforzare la propria capacità di difesa. Ma l’Ucraina non è un alleato Nato. C’è una sicurezza al 100% che un attacco a un alleato innescherà la risposta dall’intera alleanza: questo si applica agli alleati Nato, non a un partner stretto e di valore”. E c’è anche la risposta del segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolai Patrushev riportate da media internazionali: “Non vogliamo la guerra e non ne abbiamo affatto bisogno. E coloro che spingono su questo, soprattutto dall’Occidente, perseguono le proprie egoistiche invenzioni”. Insomma la delicatissima partita a scacchi sul filo della guerra prosegue e la tensione è altissima.

Chiudo con lo sport. Il campione spagnolo Rafa Nadal ha vinto a Melbourne per la seconda volta in carriera gli Australian Open, che resteranno nella storia del tennis per la clamorosa espulsione del numero uno del mondo Novac Djokovic, messo alla porta dalla autorità australiane perché non in regola con le norme anti Covid. Nadal ha adesso un record assoluto: è il primo tennista ad avere vinto 21 tornei del Grande Slam, uno più di Roger Federer e Novak Djokovic. Vittoria sudatissima, battuto in rimonta e al quinto set Medvedev 2-6, 6-7, 6-4, 6-4, 7-5 in cinque ore e ventiquattro minuti, il russo ha così sprecato la chance di diventare il primo nel ranking mondiale superando Djokovic.

Felice Nadal alla fine: “È stata una delle partite più emozionanti della mia carriera, per me è stato bellissimo: un mese e mezzo fa non sapevo se sarei tornato a giocare nel tour e adesso sono qui, con questa coppa. Non sapete quanto ho lottato per essere qui. Queste tre settimane mi resteranno nel cuore per il resto della mia vita – le parole del maiorchino – Un mese e mezzo fa avrei detto che sarebbe stato il mio ultimo Australian Open ma ora continuerò a dare il massimo per tornare il prossimo anno qui”

E’ tutto, buon inizio di settimana

Gaetano Perricone

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