Amiche e amici del #TanoMattinale buon giorno e buon sabato per adesso di sole. Se ci siete, battete un colpo.
La rima non può che sorgermi spontanea: viva il Fico che Dio lo benedico. Al presidente della Camera, che ha un cognome molto dolce e mi sta abbastanza simpatico, auguro una esplorazione proficua e coronata da successo, cioè da un Governo più o meno nuovo per l’Italia che ne ha bisogno disperato.
Qualcosa sull’argomento mi viene però di dirla. Se alla fine sarà come ha detto il presidente Mattarella, Dio l’abbia in gloria, un Governo con la stessa maggioranza del precedente, dunque cambiare tutto per non cambiare niente e Gattopardo for ever, qualcuno ci dovrà spiegare perché è stato fatto questo gran bordello per niente. Ma siccome non credo affatto che tutto sia dovuto solo ai capricci narcisistici del bimbominchia “patriota” di so soru, mi sa proprio che alla fine qualcosa cambierà e che arriveranno i nostri, non so chi, più che graditi alla signora Ursula. Per quanto mi riguarda, pur avendo come priorità tutto tranne che il rozzo selfista e la sua pseudo alleata, dico onestamente che un nuovo esecutivo nobiliare – con un Conte o con altro conte – con il furbetto fiorentino di nuovo dentro mi fa veramente vomitare.
Oggi il TanoMattinale non può non dire nulla sulla inquietante “guerra dei vaccini”, spiegata molto bene ieri sera a Linea Notte del Tg3, con la preziosa presenza di Fabrizio Pregliasco, uno dei pochi tra questi boss della virologia che mi piace ascoltare e mi convince. E’ davvero una mostruosa guerra mondiale per la salvezza dell’umanità: le armi sono le provette con il liquido salvifico, le siringhe, i dispositivi di protezione; al posto dell’industria bellica c’è quella farmaceutica, altrettanto cinica e spietata, che sta facendo guadagni esorbitanti nelle borse e che alza ogni giorno di più la posta consapevole del suo potere di ricatto; gli Stati in guerra per accaparrarsi la pozione magica sono tutti contro tutti; le vittime siamo tutti noi, soprattutto i poveri cristi dei Paesi poveri che forse mai potranno essere vaccinati e dunque l’immunità di gregge mondiale sembra sempre più una chimera.
Per finire, passiamo dalle cose drammatiche alle minchiatone che però invadono insopportabilmente i social: Amedeo che fa i capricci e soprattutto fa il chianciananna – “piangilannonna” per i non siciliani, uno che si lamenta sempre – perché vuole Sanremo con il pubblico e scomoda addirittura Aristotele per polemizzare con il ministro Franceschini e con quelli che non gli danno conto. Minaccia di ritirarsi dalla conduzione e io … mi strappo i capelli per la disperazione. Come diceva Totò? Ma mi faccia il piacere!
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