#Tanomattinale 3 luglio 2021: Green Pass e vaccini contraffatti nel Dark web, Corte Costituzionale su assistenza a mafiosi e terroristi fuori, Super Nazionale

Amiche e amici del #Tanomattinale buongiorno.

Eccomi con voi, nonostante il calo di interesse per la rubrica evidenziato da numeri di ieri. Può darsi che vi stia stancando ed è più che legittimo, ma continuo perché finora mi piace molto e mi diverto.

Oggi tre argomenti. Apro con una sconcertante e inquietante notizia, che riporto integralmente da ADNKRONOS, sul traffico illecito di Certificati Verdi fasulli e vaccini sul Dark web, cose bruttissime: “Green pass, nel giorno dell’entrata in vigore della certificazione vaccinale europea indispensabile per poter tornare a viaggiare liberamente, nell’ambito di un’indagine del IV Dipartimento (Frodi e Tutela del Consumatore-Cybercrime) della procura di Milano, i finanzieri del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche hanno portato a temine un’importante operazione di contrasto al fenomeno dell’illecita commercializzazione di fiale di vaccino anti covid-19 e certificati vaccinali. Con l’operazione la Gdf ha scardinato un mercato parallelo di vaccini e ‘Green Pass’ contraffatti.

Gli strumenti di investigazione Bot e Avatar, di ultimissima generazione, combinati a un innovativo e dinamico monitoraggio “real time” della rete da parte dei militari della Guardia di Finanza, hanno consentito di individuare e sottoporre a sequestro 10 canali e account Telegram, che rinviavano ad account anonimi su specifici Marketplaces nel Dark-Web, tramite i quali era possibile interfacciarsi con il venditore e procedere all’acquisto dopo aver completato il pagamento rigorosamente in criptovalute.Il nuovo business criminale si è focalizzato soprattutto sulla vendita di ‘Green Pass’ contraffatti, riportanti falsi dati identificativi del vaccinato, il relativo Qr Code, appositamente generato, nonché il numero che contraddistingue il lotto di origine della prima e della seconda dose di vaccino. I falsi Green Pass erano recapitabili, secondo quanto ingannevolmente riportato dai cyber-criminali, anche a chi risiede in paesi extra Ue (Stati Uniti, Regno Unito, Svizzera). Migliaia di utenti della rete, anche a fronte di prezzi irragionevoli e rischi elevatissimi per la salute, si sono registrati sui canali illegali alla ricerca di vaccini e “Green Pass”, attratti dalle foto delle fiale e dei certificati e dall’opportunità di acquistare pacchetti all inclusive, il cui prezzo variava dai 110 ai 130 euro, con garanzia di anonimato, tracciabilità della spedizione, imballaggio a temperatura refrigerata, certificazione di avvenuta somministrazione del vaccino”.

Mostruoso, soprattutto da fare riflettere molto: ancora una conferma di quanto possa essere pericolosa la rete usata in modo sempre più sofisticato dai cyber criminali, i più difficili da identificare e combattere.

E ora una sentenza della Corte Costituzionale destinata a fare discutere: è illegittima la revoca dei trattamenti assistenziali dei condannati per mafia e terrorismo che scontino la pena fuori dal carcere. Ecco il comunicato della Corte dal sito ufficiale: “Contrasta con gli articoli 3 e 38 della Costituzione la revoca delle prestazioni assistenziali, fondate sullo stato di bisogno, ai condannati in via definitiva per reati di mafia o terrorismo, i quali stiano scontando la pena in modalità alternativa alla detenzione. È irragionevole che lo Stato valuti un soggetto meritevole di accedere a tale modalità di detenzione e lo privi dei mezzi per vivere, quando questi sono ottenibili solo dalle prestazioni assistenziali. Sebbene queste persone abbiano gravemente violato il patto di solidarietà sociale che è alla base della convivenza civile, attiene a questa stessa convivenza civile che ad essi siano comunque assicurati i mezzi necessari per vivere. È quanto ha affermato la Corte costituzionale con la sentenza n. 137, depositata ieri (relatore Giuliano Amato), con la quale ha dichiarato l’illegittimità costituzione del comma 61, e, in via consequenziale, del comma 58 dell’articolo 2 della legge n. 92 del 2012. Il comma 58 prevede che con la sentenza di condanna per i reati più gravi – quelli previsti dagli articoli 270-bis, 280, 289-bis, 416-bis, 416-ter e 422 del codice penale, nonché i delitti commessi avvalendosi delle condizioni previste dal predetto articolo 416-bis ovvero al fine di agevolare l’attività delle associazioni previste dallo stesso articolo – il giudice dispone la sanzione accessoria della revoca delle seguenti prestazioni, comunque denominate in base alla legislazione vigente, di cui il condannato sia eventualmente titolare: indennità di disoccupazione, assegno sociale, pensione sociale e pensione per gli invalidi civili. Il comma 61 stabilisce che tale revoca, con effetto non retroattivo, è disposta dall’ente erogatore nei confronti dei soggetti già condannati con sentenza passata in giudicato all’entrata in vigore della legge n. 92 del 2012”. Tutto chiarissimo, ma traduco in termini terra terra come sono io: è vero che sono cattivi e fuori dalla convivenza civile, ma i mezzi per vivere devono essere comunque loro garantiti dallo Stato se non hanno altro. Nobile decisione, pienamente rispettosa dello spirito dello nostra grande Costituzione, anche se molte di queste persone non si sono posti problemi a togliere direttamente la vita alle loro vittime. Lo penso e lo scrivo, senza alcuna polemica.

Terzo argomento, dulcis in fundo, la nostra meravigliosa Nazionale di calcio, che non solo ci ha entusiasmato battendo alla grandissima il Belgio primo nel ranking mondiale della FIFA, ma si è pure inginocchiata all’inizio, scimmiottando brillantemente gli avversari. Riporto dal sito della Gazzetta dello Sport le parole sempre equilibrate di Roberto Mancini, magnifico condottiero in panchina: “Abbiamo meritato di vincere. I ragazzi sono stati straordinari nel gioco. Abbiamo sofferto solo negli ultimi 10 minuti perché eravamo veramente stanchi, avevamo speso tanto. Ma potevamo fare qualche gol in più. Belgio meglio all’inizio? Non direi, era una partita abbastanza aperta”. E sulle prospettive: “Non avevamo un traguardo minimo, volevamo fare il massimo, la strada è ancora lunga, mancano due partite vedremo cosa accadrà. La Spagna? Godiamoci questa vittoria, poi ci penseremo. Complimenti ai miei ragazzi, sono stati bravissimi. Ero sicuro che avrebbero fatto una grande partita”. Martedì sera, alle 21 al Wembley Stadium di Londra, la semifinale contro un’altra grandissima del pallone, la Spagna, reduce da due lunghissime sfide vinte ai supplementari e poi ai rigori, dunque sulla carta più affaticata dei nostri. Non è più la Spagna formidabile di qualche tempo fa e sicuramente ce la possiamo giocare per arrivare alla finale dell’11 luglio. Intanto, per quanto mi riguarda ma ho l’impressione che sarà lo stesso per un po’ di voi, stasera tiferò per l’Ucraina del grande Sheva contro la perfida Albione, rigidissima nel difendere la fase finale del torneo nel proprio leggendario stadio londinese nonostante i gravi rischi di enormi focolai del maledetto virus.

Buona giornata