Amiche e amici del #Tanomattinale buongiorno.
Anche se sono anzianotto, per ragioni professionali e curiosità personale cerco di tenermi al corrente sulle novità della tecnologia informatica, che corrono velocissime. E dunque mi ha molto colpito questa ipotesi investigativa, che ho letto su LaSicilia.it, in base alla quale l’omicida di Vanessa Zappalà, in passato dipendente di una ditta di telefonia, avrebbe tenuto sotto controllo i movimenti della povera vittima con un “trojan horse” nel cellulare di Vanessa.Sapevo più o meno cosa fosse, anche perché mi affascina questo nome che ci riporta alla leggenda del cavallo di Troia. Ecco per voi, come faccio spesso per dovere di chiarezza, la definizione di Treccani.it: “In informatica, virus, diffuso attraverso programmi apparentemente innocui o utili, destinato a compromettere il funzionamento del computer su cui viene installato. Malware nascosto in un normale programma che danneggia o quantomeno compromette la sicurezza e il funzionamento del computer. Proprio perché nascosto, il trojan horse viene spesso installato dall’utente che, ignaro, lo ha scaricato da internet insieme con il programma a cui è interessato (da qui il nome, “Cavallo di Troia”). A differenza dei virus i trojan horse non si diffondono in autonomia. Esistono numerosi (e sempre nuovi) tipi di trojan horse, molti dei quali usati per accedere a informazioni riservate e dati sensibili (come l’ormai celebre “Trojan di Stato” che, usato dalle autorità tedesche in ambito investigativo, ha suscitato polemiche e timori per il rispetto della privacy)”.
Insomma, un virus spione che il femminicida Sciuto avrebbe usato per localizzare Vanessa ad Acitrezza per ucciderla. E che apre scenari ancora più inquietanti e molto complicati da contrastare, visto che i maledetti psicopatici che si credono “padri padroni” delle loro donne così possono seguirle facilmente.E mentre si manifesta ancora nel ricordo di Vanessa, un nuovo femminicidio è stato per fortuna sventato, almeno per il momento.
I carabinieri di Gravina di Catania hanno arrestato un 33enne di Aci Castello accusato di atti persecutori e porto abusivo di oggetti atti ad offendere: i militari sono riusciti a bloccare uno stalker che, armato di un coltello, si era appostato dinanzi il posto di lavoro della ex convivente, 36 anni, che lo scorso 8 agosto aveva deciso di interrompere la relazione sentimentale a causa del carattere irascibile dell’uomo che, in alcuni frangenti, si era manifestato attraverso violenze psicofisiche.Da quel giorno la donna è stata continuamente perseguitata tramite messaggi e telefonate che l’hanno indotta a bloccare il numero dell’ex. Ma il tipo non si è fermato e ha continuato ad importunarla tramite telefonate anonime e messaggi vocali dove le ribadiva che la sua azione non avrebbe avuto tregua fino al raggiungimento del suo scopo, quello si ritornare insieme a lei.
L’11 agosto la donna ha trovato il coraggio di denunciare il persecutore ai carabinieri i quali, al termine della stesura della denuncia, come da protocollo condiviso con la Procura della Repubblica etnea, le hanno fornito un numero di cellulare cui poter chiamare giorno e notte per qualsiasi esigenza legata alla particolare situazione. Utenza che è servita alla donna per chiedere aiuto quando si è accorta che fuori dal posto di lavoro vi era parcheggiata un’auto con a bordo il suo ex. Grazie a quella telefonata, l’equipaggio della gazzella è immediatamente intervenuto sul posto. Il coltello è stato sequestrato, mentre lo stalker è stato relegato agli arresti domiciliari. Speriamo bastino per fermarlo.
Un salto in Aghanistan. Sarebbe “imminente” un attacco terroristico all’aeroporto di Kabul. A quanto apprende l’Adnkronos, secondo l’intelligence americana, infatti, l’Isis avrebbe concluso la fase di preparazione di un attacco contro l’aeroporto internazionale nella capitale afghana. Secondo un’informativa degli 007 Usa, i militanti dello Stato Islamico avrebbero programmato di utilizzati oltre 10 attentatori kamikaze nonché numerosi razzi. Di una “minaccia” terroristica ha parlato anche il Pentagono: “Sappiamo che c’è una minaccia dall’Isis” attorno all’aeroporto di Kabul, hanno sottolineato i portavoce Jack Kirby e William Taylor, dopo che il presidente Joe Biden aveva fatto riferimento proprio a questa minaccia come una delle ragioni che lo hanno portato a confermare la scadenza del 31 agosto per la fine delle operazioni di evacuazione dall’Afghanistan.
Isis or not Isis ? That’s the question, questa è la domanda. Ve la dico come mi passa per la mente, magari è una grande sciocchezza e spero sia così: questa storia dell’attacco dei terroristi, diffusa con tutti questi dettagli, somiglia un poco a quella delle armi di distruzione di massa di Saddam Hussein che giustificarono l’attacco all’Iraq e la guerra del Golfo e poi si seppe che non c’erano. Stavolta sarebbero la gran giustificazione per la veloce figa da Kabul. Forse non lo sapremo mai, ma intanto auguriamoci che non ci sa nessun attacco dell’Isis.
Coviddi. Solo per riportare il quadro che emerge dai dati dell’Agenzia per i servizi sanitari regionali (Agenas) aggiornati alle 19.03 di ieri, peraltro ormai ben noti e chiari a tutti: Sicilia e Sardegna sempre più a rischio zona gialla e, di conseguenza, verso regole più rigide e restrizioni legate al cambio colore. Se a livello nazionale resta stabile il tasso di occupazione dei reparti di terapia intensiva e di area non critica da parte dei pazienti Covid (rispettivamente al 6 e al 7%), la Sicilia sale di un punto percentuale e raggiunge quota 20% sull’occupazione dei posti letto in area non critica, mentre resta per il secondo giorno all’11% di occupazione delle terapie intensive. Entrambi i dati sforano le soglie massime, del 15% per i ricoveri ordinari e del 10% per le intensive. Sale anche la Sardegna, ma alla voce terapie intensive: l’occupazione di questi reparti aumenta di un punto percentuale raggiungendo quota 12%, dunque sopra la soglia del 10% prevista per il passaggio di colore. Mentre resta stabile al 14% l’occupazione dei reparti di area non critica (appena sotto la soglia massima). Isole in giallo, potrebbe essere il triste titolo del noir per la fine di questa tormentatissima estate.
Buona giornata
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