Tanomattinale

#Tanomattinale 25 novembre 2021: Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, ultimi dati sui femminicidi in Italia, uccise il padre per difendere la madre, assolto; strage di migranti nella Manica, Mattarella e i giudici, Coviddi e Super Green Pass, Taiwan, Cina contro USA, un anno senza Maradona

Amiche e amici del #Tanomattinale buon giorno.

Nel giorno, che per me è ogni giorno, contro la violenza sulle donne, parlano chiaro sulla gravità del problema – di cui questa umile rubrica si occupa costantemente – i dati aggiornati del Servizio Analisi Criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza della Direzione Centrale della Polizia Criminale, che riporto integralmente. Nel periodo 1° gennaio – 21 novembre 2021 sono stati registrati 263 omicidi, con 109 vittime donne di cui 93 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 63 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner. Analizzando gli omicidi del periodo sopra indicato, rispetto a quello analogo dello scorso anno, si nota un lieve incremento (+2%) nell’andamento generale degli eventi (da 257 a 263), con le vittime di genere femminile che, invece, mostrano un aumento più consistente passando da 101 a 109 (+8%). In crescita anche i delitti commessi in ambito familiare/affettivo (+5%) che passano da 130 a 136; le vittime di genere femminile, da 87 nel periodo 1° gennaio – 21 novembre 2020, raggiungono le 93 nell’analogo periodo dell’anno in corso (+7%). Nell’arco temporale dell’anno in corso, le donne vittime del partner o ex passano da 59 a 63 (+7%).

Voglio ricordare che la data del 25 novembre , che ogni anno pone una marcata attenzione sul fenomeno della violenza contro le donne, è stata ufficialmente istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 17 dicembre 1999 con la risoluzione 54/134 che richiamava i principi espressi nella precedente risoluzione 48/104 del 23 dicembre 1993 sull’eliminazione della violenza contro le donne. E’ stato scelta questa data per commemorare le “Sorelle Mirabal”, tre donne che furono uccise il 25 novembre del 1960 nella Repubblica Dominicana per essersi opposte alla dittatura di Rafael Trujillo, presidente che aveva governato il paese centroamericano dal 1930 al 1961. E a proposito di violenza sulle donne, colpisce molto e segna un precedente importantissimo la sentenza della corte di Assise di Torino: è stato assolto perché il fatto non costituisce reato Alex Pompa, lo studente diciannovenne che il 30 aprile 2020, a Collegno nel Torinese, uccise il padre Giuseppe Pompa, operaio di 52 anni, per difendere la madre e il fratello dalle violenze del genitore. Alex aveva ucciso il padre violento sferrandogli 34 coltellate, usando sei coltelli diversi, spezzando la lama nell’ultimo fendente mortale. Ma il ragazzo, 18 anni compiuti da poco quando quel giorno chiamò i carabinieri confessando subito il delitto commesso, agì per difendere la madre dalle continue aggressioni di un marito ossessivamente geloso e continuamente aggressivo. Motivazione che la Corte ha riconosciuto in pieno.

Orrore e strage nel Canale della Manica: almeno 31 migranti che cercavano di raggiungere le coste britanniche sono morti affogati. La terribile tragedia è la più pesante mai avvenuta in quel tratto di mare nel quale, da due anni, sono ripresi con particolare insistenza gli attraversamenti e sicuramente rinfocolerà le polemiche tra Francia e Gran Bretagna, in un momento in cui le tensioni tra i due Paesi non mancano. La Francia ha reso noto di aver fermato quattro presunti scafisti. La tragedia è avvenuta nel primo pomeriggio di ieri: la barca sovraccarica, probabilmente un lungo gommone di quelli che imbarcano acqua quando sono troppo pesanti, si è capovolta nel mare agitato, sotto la pioggia e nel freddo. Sono stati i pescatori francesi a lanciare l’allerta perché avevano visto cadaveri galleggiare a fior d’acqua.

Ancora parole molto importanti, sui giudici e la giustizia, del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al decennale della Scuola superiore della magistratura. Eccone uno stralcio fondamentale: “Le vicende registrate negli ultimi tempi nell’ambito della Magistratura non possono e non devono indebolire l’esercizio della “funzione giustizia” – essenziale per la coesione di qualunque società, anche della nostra comunità – attività, del resto, svolta quotidianamente, con serietà, impegno e dedizione, negli uffici giudiziari. Se così non fosse, ne risulterebbero conseguenze assai gravi per l’ordine sociale e un nocumento per l’assetto democratico del Paese. Ma occorre un ritrovato rigore. Nella storia della Repubblica, la Magistratura ha avuto un ruolo significativo nell’accompagnare l’evoluzione della società, assicurando la tutela di diritti individuali, a volte sollecitando il Parlamento, anche attraverso l’attività ermeneutica, con il richiamo a principi e valori contenuti nella Costituzione. L’esercizio della giurisdizione è stato sempre influenzato dalle sensibilità del contesto storico-sociale. Pertanto oggi, ancor più che in passato, le decisioni della Magistratura devono essere “comprensibili e riconoscibili” e, per essere tali, vanno improntate ai canoni costituzionali della ragionevolezza e dell’equità, valori che devono guidare nel giudizio”. Parole che, alla fine del mandato presidenziale, sembrano una sorta di messaggio per il futuro. Coviddi.

Mentre il Governo ha varato, come sapete da tutti, le nuove misure del cosiddetto Super Green Pass che tutelano di più i vaccinati e mettono alle strette, forse, i no vax e no Green Pass, sulla somministrazione del vaccino contro il Covid-19 ai bambini tra i 5 e gli 11 anni, “l’Ema potrebbe anticipare una decisione”, in queste ore, rispetto alla data prevista del 29 novembre. Lo ha detto Giorgio Palù, presidente dell’Agenzia italiana del Farmaco e membro del Comitato tecnico scientifico, ai microfoni di SkyTg24. Se la decisione dell’Ema arriverà entro domani “da lunedì potremmo avere in Italia il vaccino per i bambini”. E intanto esprime le sue preoccupazioni, nella Sicilia che ieri ha fatto registrare una escalation di contagi arrivati a 690, il presidente della Regione Musumeci: “Oggi siamo consapevolmente convinti che il vaccino rimane l’unico rimedio non per tirarci fuori, ma per consentirci di non andare a finire al cimitero. In Sicilia abbiamo 384 ricoverati per Covid, e l’80% non ha fatto il vaccino. I numeri parlano chiaro. Fino a quando non avremo fatti progressi e passi avanti dobbiamo convincerci che il vaccino è l’unica soluzione che ci consente di realizzare, con le dosi necessarie, il diritto a restare in queste terra”.

Dal mondo. Com’era prevedibile, la Cina ha accusato gli Stati Uniti di aver commesso un “errore” invitando Taiwan al summit virtuale sulla democrazia, al quale invece è stata esclusa Pechino. “La Cina si oppone fermamente all’invito degli Stati Uniti alle autorità di Taiwan a partecipare al cosiddetto Summit per la democrazia”, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian, aggiungendo che Taiwan è “una parte inalienabile del territorio cinese”. E dunque la tensione si alza alle stelle.

Chiudo con la memoria, da un anno a noi appassionati di calcio, non credo solo a noi, manca il Pibe de Oro, la Mano di Dio. La statua dedicata a Diego Armando Maradona verrà inaugurata oggi, giorno del primo anniversario della morte del fuoriclasse argentino, che nell’immaginario collettivo dei tifosi del pallone si contende con l’immenso Pelé il titolo di più grande calciatore di ogni tempo. Lo ha comunicato il Comune di Napoli: la statua in bronzo, realizzata dall’artista Domenico Sepe, verrà scoperta nel piazzale antistante gli ingressi del settore Distinti dello Stadio San Paolo – Diego Armando Maradona di Fuorigrotta, per poi essere collocata in un secondo momento in un’altra posizione che sarà sempre nei pressi dello stadio napoletano. Il Comune di Napoli omaggerà Maradona con una composizione floreale che raffigura lo stesso Diego e che sarà posta ai piedi della statua. Tante le manifestazioni sia spontanee sia organizzate da parte dei napoletani, che già lo scorso anno scesero in strada appena appresa la notizia che arrivava dall’Argentina per omaggiare il Pibe De Oro, scomparso improvvisamente dopo un arresto cardiaco nella sua casa di Buenos Aires. Una manifestazione d’affetto che riunì, simbolicamente, Napoli e l’Argentina unite dal cordoglio per la morte di Diego.

Buona giornata

Gaetano Perricone

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