Amiche e amici del #Tanomattinale buona domenica.
Sono anche oggi con voi, anche se il nettissimo calo d’interesse per questa evidentemente stupida rubrica mi dovrebbe indurre a fermarmi. Ma domani, 26 luglio, il mio mattinale, nato quasi per gioco e comunque per divertimento – che ancora c’è – compie addirittura sei mesi di vita, che per Facebook, luogo dell’effimero che tutto brucia e dimentica in un attimo, è davvero tanto. E dunque voglio almeno festeggiare, insieme a quelli tra voi che sonio stati amabilmente fedelissimi, questo piccolo traguardo.
Comincio con le cose belle che arrivano da Tokyo, distante 38mila chilometri da dove scrivo, Mascalucia alle pendici del vulcano, 10mila chilometri in linea d’aria. La più bella di tutte è la dedica di Vito Dell’Aquila, prima medaglia d’oro italiana alle Olimpiadi di Tokyo 2020: “Mio nonno è mancato un mese fa, fino ai primi mesi di quest’anno faceva tutto normalmente, poi è andato peggiorando e l’abbiamo perso. Lui era sicuro che avrei vinto, dedico a lui questa medaglia”, ha dichiarato il giovane pugliese, vincitore nel taekwondo, collegato con la dark room di Casa Italia. “Ieri guardavo le foto e mi mancava troppo – ha detto l’azzurro che ha lo stesso nome e cognome del nonno – Ho pensato molto a lui, mi dicevo che non potevo mollare e che dovevo vincere l’incontro, anche quando ero in svantaggio ho pensato a lui ed ho vinto l’incontro”.
Bella anche la medaglia d’argento di Luigi Samele nella scherma e subito cose belle anche dagli sport di squadra, molto attesi. Ottimo l’esordio per la nazionale italiana di pallavolo femminile: il sestetto allenato da Davide Mazzanti ha sconfitto la Russia 3-0 (25-23, 25-19, 25-14). “Dopo aver rotto il ghiaccio nel primo set è stato emozionante e divertente. Le difficoltà dell’Olimpiade? Non poter dormire sette ore piene a causa del fuso orario”, ha detto a Raisport Paola Egonu, già formidabile trascinatrice delle azzurre con 18 punti. “All’esordio non sai mai cosa aspettarti – ha aggiunto il ct Mazzanti – C’era tanta emozione e credo che le partite del girone ci aiuteranno ad aumentare il ritmo. C’è un grande clima dal primo giorno che le ragazze sono entrate in collegiale”. Martedì prossimo, 27 luglio, alle ore 16.25 giapponesi (le 9.25 italiane) l’Italia giocherà contro la Turchia.
Le cose brutte, anzi bruttissime. Ha 27 anni e si chiama Giuseppe Orazio Battaglia l’uomo arrestato a Catania dai carabinieri della compagnia di piazza Dante e in carcere a Piazza Lanza con accuse estremamente pesanti, dalla pornografia minorile, alla prostituzione minorile, all’estorsione e ad atti persecutori.
L’indagine è partita dopo la denuncia di una ragazza di sedici anni, che nell’agosto del 2017 era stata contattata tramite Messenger da Battaglia e successivamente vittima di abusi sessuali. Il sequestro del telefono cellulare da parte dei carabinieri e l’analisi del contenuto portava alla scoperta di altre cinque vittime minorenni di età compresa fra i 13 e 16 anni. L’indagato, dopo aver individuato in rete le minori più fragili e più facili da adescare, trovava informazioni personali sulle sue vittime e tramite chat e videochiamate instaurava con loro un rapporto di confidenza e complicità. Acquisita la loro fiducia, chiedeva in modo ossessivo l’invio di foto erotiche e materiale pornografico. In caso di rifiuto, l’indagato ricattava le giovani vittime, minacciandole di riferire delle conversazioni o dell’invio delle foto compromettenti ai genitori e ai fidanzati, ai servizi sociali o ai carabinieri o di pubblicare i loro numero di telefono su internet, così da terrorizzarle ed estorcere loro la produzione di altro materiale pedopornografico. Schifezze immonde, insomma, come ce ne sono tante da parecchie parti.
Cose brutte, è una mia opinione personale, da molte piazze italiane, che insieme a quelle francesi hanno visto in piazza no vax e contestatori del Green Pass. La bruttezza non sta tanto nella protesta, che non condivido affatto ma che se civile è legittima in un paese cosiddetto libero, ma nel fatto che c’erano in mezzo molti saluti romani, svastiche, insulti antisemiti, cose fascio-naziste sempre presenti in queste situazioni. Bruttezza ancora maggiore è quella che viene fuori dalle parole di chi sostiene la protesta contro il Green Pass, pur facendo parte del Governo che lo ha adottato e ne ha definito forma e contorni: “Fanno bene, fanno assolutamente bene, qualunque protesta facciano avranno il nostro sostegno perché è razzismo nei confronti delle discoteche e dei giovani”. Aizzare per raschiare voti e consensi è pericoloso, soprattutto in un momento così delicato e in clima così teso. Ma tanto chi ha detto queste parole se ne frega.
Buona domenica.
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