Amiche e amici del #Tanomattinale buon giorno.
Oggi parlo di cose piuttosto tinte del mondo che ci circonda, che bellissimo non è. La parte del leone, con le due prime notizie, la fa la Cina. La prima è terribile, battuta stanotte dall’Ansa alle 5,42. Diciotto ragazzi, tra i 7 e i 16 anni, hanno perso la vita ed altre 16 persone sono rimaste ferite in seguito all’incendio che si è sviluppato in una scuola di arti marziali nel centro della Cina. Lo hanno annunciato le autorità locali. Il responsabile della struttura, che si trova nella provincia di Henan, è stato arrestato. Secondo quanto riportato dai media locali, gran parte delle vittime sono allievi della scuola e i soccorsi sono stati inutili. Sapremo di più di questa tragedia nelle prossime ore.
E intanto c’è un nuovo colpo di scena nella ricerca delle origini del SarsCov2: ANSA riferisce che il ricercatore americano Jesse Bloom, del Fred Hutchinson Cancer Research Center, ha identificato dati che contengono sequenze del virus che risalgono all’inizio dell’epidemia di Covid-19 a Wuhan e che erano state rimosse deliberatamente dall’archivio delle sequenze dei National Institute of Health (Nih) americani. Il ricercatore, come si legge su Biorxiv (che raccoglie gli articoli non ancora vagliati dalla comunità scientifica) e anche sul sito della rivista Science, ha recuperato i file cancellati da Google Cloud e ricostruito le sequenze parziali di 13 virus dei primi tempi dell’epidemia. Secondo Bloom un gruppo di ricercatori cinesi avrebbe raccolto campioni di virus dai primi malati di Covid-19 a Wuhan, pubblicato le sequenze virali sulla banca dati americana Sequence Read Archive e le avrebbe rimosse qualche mese più tardi “per oscurarne l’esistenza”. Bloom dice di aver chiesto ai ricercatori cinesi dell’ospedale universitario Renmin di Wuhan il perché della rimozione dei dati dal database americano, senza però ottenere risposta, mentre il Nih ha appena pubblicato una dichiarazione in cui spiega che le sequenze sono state rimosse su richiesta del ricercatore cinese, che aveva spiegato che le informazioni sulle sequenze erano state aggiornate e sarebbero state pubblicate su un’altra banca dati. Nuovi dubbi e nuovi misteri, che alimentano i dubbi sull’origine naturale del virus pandemico.
Riempie le pagine di giornali e siti lo scontro tra il nostro Super Tutto Premier dei Draghi fiammeggianti e il torvo dittatore (più o meno) ungherese amico del rozzo selfista e della fratellona fascio sovranista. Nel corso del dibattito sulle questione delle leggi ungheresi discriminatorie per la comunità Lgbt il premier Mario Draghi ha ricordato a Viktor Orban che l’Articolo 2 del Trattato Ue è lì per un motivo: l’Europa ha una storia antica di oppressione dei diritti umani. “Guarda che questo trattato, sottoscritto anche dall’Ungheria, è lo stesso che nomina la Commissione guardiana del trattato stesso,” ha detto Draghi a Orban. “Spetta alla Commissione stabilire se l’Ungheria viola o no il Trattato”, ha sottolineato. Da parte loro i commissari Didier Reynders e Thierry Breton, su disposizione della presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, hanno scritto “una lettera politica” alla ministra della giustizia ungherese, Judith Varga, in cui ravvisano gli estremi delle violazioni delle direttive sui servizi dei media audio-visivi, l’e-commerce e la Carta dei diritti fondamentali, se la legge anti-Lgbt entrerà effettivamente in vigore. Budapest ha fino alla fine di giugno per rispondere a Bruxelles. Secondo quanto spiegano fonti Ue, si tratta dell’anticamera di una procedura di infrazione.”Non abbiamo una legge” contro l’omosessualità in Ungheria. “Abbiamo una legge che difende genitori e bambini. E’ sempre meglio leggere prima e poi reagire”, aveva affermato Orban, arrivando al vertice europeo, ricordando di aver “lottato per la libertà sotto il regime comunista, anche per i diritti gay”. “Non si tratta di omosessualità”, ha insistito, dicendosi disponibile al confronto. Ma non ritirerà la legge, “già approvata e in vigore”. Secondo la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen “la legge ungherese è una vergogna, discrimina persone sulla base dell’orientamento sessuale va contro i valori fondamentali della Ue. Noi non faremo compromessi su questi principi”. Scontro totale, dunque, dalle conseguenze imprevedibili per gli equilibri europei e con possibili contraccolpi nazionali. Staremo a vedere, non credo finirà a tarallucci e vino in salsa UE.
Chiudo con l’impressionante crollo del palazzo in Florida. Sono 102 le persone ritrovate tra coloro che vivevano nel condominio crollato alle porte di Miami Beach. Lo ha reso noto nell’ultimo briefing di aggiornamento Daniella Levine Cava, sindaco della contea di Miami-Dade, confermando che invece mancano ancora all’appello 99 persone. Un palazzo di 12 piani sull’Atlantico che crolla come un castello di sabbia nella notte mentre decine di residenti stanno dormendo, un boato di 30 secondi simile ad un tuono e poi una nuvola di fumo, un cumulo di macerie, gente che urla e che scappa, con scene che rievocano l’11 settembre: è la tragedia accaduta a Surfside, piccolo comune a nord di Miami Beach, in Florida, che sta diventando una delle zone più esclusive della Biscayne Bay. Salgono ad almeno tre le vittime, riferisce Abc citando autorità locali. Sono una decina di feriti (di cui uno ricoverato) e 35 tratti in salvo. i tanti dispersi fanno temere il peggio in termini di vittime, come hanno avvisato le autorità locali, mentre centinaia di pompieri e soccorritori cercano sopravvissuti in uno scenario apocalittico, anche con cani e droni. Prima però sono necessari lavori di consolidamento per evitare altri cedimenti.E’ tutto, buona giornata, credo sarà ahimè ancora caldissima.
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