Tanomattinale

#Tanomattinale 24 febbraio 2022: la Russia attacca l’Ucraina, la guerra è cominciata

Amiche e amici del #Tanomattinale non è un buon giorno.

E’ un pessimo giorno ed è soprattutto uno dei terribili giorni della storia che hanno avuto come protagonista l’imperialismo russo. La Russia ha attaccato stanotte l’Ucraina, la guerra è cominciata. Come il 4 novembre 1956 quando l’Armata Rossa dell’URSS, l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, entrò in Ungheria; come il 20 agosto 1968, quando gli eserciti di quattro paesi del Patto di Varsavia – URSS, Bulgaria, Polonia e Ungheria – invasero la Cecoslovacchia.

Un giorno che fa tremare il mondo, dalle conseguenze imprevedibili per tutti noi, va detto senza drammatizzare ma con molto realismo. Sono sveglio dalle 4,30, dopo un sonno agitato. Ha acceso la Tv, l’ottima Rainews24 che seguo ininterrottamente da quell’ora e sto scrivendo con grande preoccupazione queste quattro righe mentre ascolto le notizie frenetiche e contradditorie, con intenti propagandistici diversi, informazione e disinformazione, che arrivano dal fronte di guerra. E’ ancora presto per fare un quadro lucido della situazione, più tardi si capirà meglio.

Tutto ha inizio alle ore 5,45 di Mosca, ore 3,45 italiane. Spunta in Tv il presidente Vladimir Putin, con una espressione truce, uno sguardo glaciale alle telecamera, che dice tutto. Le sue parole, destinate a restare nella storia, sono davvero terribili, le traduco dall’inglese dal sito della TASS, la famosa agenzia di stampa ufficiale russa: “Le repubbliche popolari del Donbass si sono rivolte alla Russia con una richiesta di aiuto. In relazione a ciò … ho preso la decisione di organizzare un’operazione militare speciale. Il suo obiettivo è proteggere le persone che subiscono abusi, il genocidio del regime di Kiev per otto anni e, a tal fine, cercheremo di smilitarizzare e denazificare l’Ucraina e di assicurare alla giustizia coloro che hanno commesso numerosi crimini sanguinosi contro persone pacifiche, compresi i cittadini russi”. Il presidente della Russia ha poi esortato le forze di Kiev a consegnare le armi e “andare a casa”, assicurando che i piani di Mosca non includono l’occupazione dell’Ucraina ma smilitarizzare il Paese con una operazione speciale. E ancora la Russia “non farà lo stesso errore due volte nel compiacere l’Occidente … Chiunque tenti di crearci ostacoli e interferire sappia che la Russia risponderà con delle conseguenze mai viste prima. Siamo preparati a tutto. Spero di essere ascoltato … Lo scopo è proteggere le persone che per otto anni sono state esposte all’umiliazione e al genocidio del regime di Kiev. Per questo cercheremo la smilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina, e faremo pressioni anche per assicurare alla giustizia coloro che hanno commesso numerosi crimini sanguinosi contro civili pacifici, compresi i cittadini russi”.

Putin ha poi osservato che “coloro che rivendicano il dominio del mondo, pubblicamente, impunemente e, sottolineo, senza alcun motivo, dichiarano noi, la Russia, il loro nemico. Hanno davvero grandi capacità finanziarie, scientifiche, tecnologiche e militari. Lo sappiamo e valutiamo oggettivamente le minacce che ci vengono costantemente rivolte in ambito economico, così come la nostra capacità di resistere a questo ricatto sfacciato e permanente”, ha continuato.

“Per quanto riguarda la sfera militare, la Russia moderna, anche dopo il crollo dell’Urss e la perdita di una parte significativa del suo potenziale, è oggi una delle più potenti potenze nucleari del mondo ed è in vantaggio in numerosi degli ultimi tipi di armi”, “Le forze nazionaliste radicali in Ucraina “ora affermano di possedere anche armi nucleari”, ha affermato il leader russo. “Non permetteremo loro di farlo”, ha aggiunto Putin.”I principali paesi della NATO stanno sostenendo i nazionalisti estremisti e i neonazisti in Ucraina in tutti gli aspetti per il raggiungimento dei propri obiettivi” ha osservato il leader russo.

“Le forze sono sempre necessarie, ma possono essere di qualità diversa. E sappiamo che la vera forza è nella giustizia e nella verità che sono dalla nostra parte”. Parole agghiaccianti, per contenuti, determinazione, intensità delle minacce. Particolare importante, che ascolto ora su Rainews24: pare siano state registrate il 21 febbraio, come evidenziato nei metadati del sito web del Cremlino, tre giorni fa. Tutto era già deciso. Da aggiungere che l’inviato di Mosca alle Nazioni Unite ha affermato che la Russia sta prendendo di mira la “giunta al potere a Kiev”. Notizie confuse sulle operazioni militari. Esplosioni sono state segnalate a Kiev in altre città dell’Ucraina. L’agenzia di stampa Afp ne segnala alcune a Mariupol e a Kramatorsk. Altre esplosioni sono segnalate anche dalle città di Charkiv e di Odessa presumibilmente oggetto dell’offensiva russa. Gli attacchi sarebbero psrtiti oltre chev dalla Russia anche dalla Bielorussia e dalla Crimea. Fonti ucraine parlano di centinaia di soldati uccisi, ma non ci sono conferme. E’ evidente comunque che i morti non mancano. Ancora dalla TASS: “Le forze armate russe non stanno effettuando artiglieria o attacchi aerei contro le città ucraine e stanno colpendo le infrastrutture militari con armi di precisione, ha riferito il ministero della Difesa russo. “Le armi di precisione stanno degradando le infrastrutture militari, le strutture di difesa aerea, gli aeroporti militari e l’aviazione delle forze armate ucraine”, ha affermato il ministero. I civili non sono minacciati, ha assicurato il ministero della Difesa russo”. Sarebbe stato dunque annientato il sistema difensivo aereo ucraino. Intanto il presidente ucraino Zelensky ha proclamsto la legge marziale e tanta gente sta cercando di fuggire. Reazioni evidentemente durissime in tutto il mondo. Imminenti riunioni del G7, del consiglio europeo, della Nato.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha definito “non provocato e ingiustificato” l’attacco russo all’Ucraina e promette che la Russia “dovrà rendere conto” davanti al mondo. In un messaggio scritto, il Biden ha commentato le notizie che arrivano dal confine tra Russia e Ucraina. “Le preghiere dell’intero mondo sono con il popolo dell’Ucraina mentre stasera soffrono un attacco non provocato e ingiustificato dalle forze militari russe. Il presidente Putin ha scelto una guerra premeditata che porterà una perdita catastrofica di vite umane e di sofferenza”.

“Soltanto la Russia è responsabile per la morte e la distruzione che questo attacco porterà. Gli Stati Uniti e i suoi alleati e partner risponderanno in un modo deciso e unito. Il mondo farà rendere conto alla Russia”. Joe Biden annuncerà a breve “ulteriori conseguenze” contro la Russia l’operazione militare in Ucraina. Poche ore fa inoltre, riporta la Cnn citando fonti della Casa Bianca, Biden ha avuto un colloquio telefonico con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, al quale ha detto che gli Stati Uniti e gli alleati “imporranno sanzioni dure alla Russia”: “continueremo a fornire sostegno e assistenza all’Ucraina e alla sua popolazione”. Poi le parole di Antonio Gutierres: “E’ il momento più triste del mio mandato da segretario generale Onu. Presidente Putin, nel nome dell’umanità, porta indietro le truppe russe. Questo conflitto deve fermarsi ora”, ha aggiunto: “Quello che mi è chiaro è che questa guerra non ha senso e viola i principi della Carta Onu”.

Poi Boris Johnson “inorridito”, anche se nei giorni scorsi si era detto certo dell’attacco russo così come l’intelligence USA, Macron, la Von der Leyen, tutti a condannare ovviamente. Ma c’è da capire cosa accadrà in concreto nelle prossime ore, quasi saranno le reazioni effettive e il contenute delle annunciate sanzioni. Reagisce anche l’Italia, con il Super Tutto premier Mario Draghi: “Il Governo italiano condanna l’attacco della Russia all’Ucraina. è ingiustificato e ingiustificabile. L’Italia è vicina al popolo e alle istituzioni ucraine in questo momento drammatico. Siamo al lavoro con gli alleati europei e della Nato per rispondere immediatamente, con unità e determinazione”.

Ricordo a me stesso che dalla base di Sigonella sono partiti e forse partono ancora i droni che spiano quanto accade in Ucraina e che il mare intorno alla Sicilia è pieno di navi russe a della Nato. Questa guerra è molto più vicina a noi di quanto si possa pensare. E i mercati reagiscono com’era prevedibile: il prezzo del petrolio sale oltre i 100 dollari, il massimo dal 2014. E’ tutto, solo un bollettino di guerra che mai avrei voluto scrivere anche se purtroppo immaginavo che sarebbe arrivato il momento. Anzi non è tutto, aggiungo due parole sulla notizia che sarebbe stata oggi la mia apertura se non fosse scoppiata la guerra in Ucraina: lo stato di emergenza per il Coviddi non sarà prorogato oltre il 31 marzo. Mario Draghi ha scelto simbolicamente il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, un grande luogo della cultura drammaticamente colpita dalla pandemia, per annunciare il ritorno, graduale, alla normalità: “Il governo è consapevole del fatto che la solidità della ripresa dipende prima di tutto dalla capacità di superare le emergenze del momento. La situazione epidemiologica è in forte miglioramento, grazie al successo della campagna vaccinale, e ci offre margini per rimuovere le restrizioni residue alla vita di cittadini e imprese. Voglio annunciare che è intenzione del governo non prorogare lo stato d’emergenza oltre il 31 marzo”.Dal 31 marzo non sarà più in vigore il sistema delle zone colorate; le scuole resteranno sempre aperte per tutti con l’eliminazione delle quarantene da contatto; cesserà ovunque l’obbligo delle mascherine all’aperto e quello delle mascherine FFP2 in classe.

Gradualità, invece, sull’eliminazione del green pass rafforzato, che non sarà più obbligatorio per le attività all’aperto tra cui fiere, sport, feste e spettacoli.E’ tutto, per oggi basta. Tutto si evolve, drammaticamente. Seguiremo con trepidazione e anche paura. Foto dal web

Gaetano Perricone

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