Amiche e amici del #Tanomattinale buon sabato.
Oggi metto da parte l’Italia e faccio con la mia rubrichetta un piccolo giro del mondo tra storie e personaggi.
E apro proprio con l’omaggio a una grande figura alla quale, piaccia o non piaccia, va riconosciuto un ruolo fondamentale nella storia e nelle politiche dell’Unione Europea negli ultimi sedici anni, da quando, nel 2005, è diventata la cancelliera della Germania riunificata dopo il crollo del muro di Berlino.
Parlo della signora Angela Dorothea Merkel, nata ad Amburgo 67 anni fa. I leader della UE le hanno giustamente tributato quella che oggi con termine abusato e a me particolarmente antipatico viene definita “standing ovation”, grande ovazione con tanti applausi, al termine di una breve cerimonia informale organizzata dal presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, per salutare lei ed il premier svedese, Stefan Lofven, al loro ultimo summit.
Michel ha paragonato la cancelliera uscente della Germania ad un “monumento”. Ha detto: “il Consiglio ha detto europeo senza Angela è come Roma senza il Vaticano, o Parigi senza la Torre Eiffel. La sua saggezza mancherà soprattutto nei momenti complessi”. Michel ha voluto evidenziare tre caratteristiche della leader tedesca: “curiosità scientifica, intellettuale e semplicità”.
“Lascio in un momento preoccupante” per il futuro dell’Ue a causa delle inquietudini suscitate dal caso Polonia”, ha commentato Angela Merkel nella sua ultima conferenza stampa al termine di un vertice europeo. “Potrebbe esserci la sensazione che coloro che hanno aderito all’Unione europea in un secondo momento si trovino nella posizione di dover accettare qualcosa che esisteva” già “quando sono entrati e che non abbiano il diritto di metterlo in discussione”, ma “l’hanno accettato perché i Trattati erano ben noti, tutti li hanno firmati e ratificati”, ha aggiunto con molta chiarezza.
E adesso riparliamo, con qualche aggiornamento, di quello che sembra assumere già il carattere di un vero e proprio giallo: il colpo di pistola mortale esploso da Alec Baldwin sul set del film “Rust” nel New Mexico. L’attore si è detto “devastato” per la morte di Halyna Hutchins: “Non ho parole per esprimere il mio shock e la mia tristezza per il tragico incidente che ha tolto la vita a Halyna Hutchins, moglie, madre e nostra collega profondamente ammirata”, sono le parole in un tweet di Baldwin, insieme a una foto che ritrae la sua profonda prostrazione.
Per quanto riguarda le indagini, sulla base della ricostruzione dello sceriffo della contea di Santa Fe c’erano proiettili veri nella pistola usata dall’attore, ma lui non lo sapeva. Sia l’assistente che gliel’ha consegnata, che l’attore non sapevano che le munizioni fossero vere. La dichiarazione, di cinque pagine, lascia molte questioni aperte, ma chiarisce che non solo Baldwin ma anche l’assistente pensavano che si trattasse di una pistola scarica. E dunque, com’è evidente, bisognerà accertare chi l’ha caricata e perché.
La Cina risponde a muso duro dopo le ultime dichiarazioni al vecchio Joe invitando alla cautela e assicurando che su Taiwan “non ci sono margini per compromessi sulla nostra sovranità territoriale”, ha detto il portavoce del ministero degli esteri Wang Wenbin. E a sua volta la portavoce della Casa Bianca, l’ho ascoltata in tv, ha dovuto subito commentare che non c’è nessuna guerra fredda e manco calda, che su Taiwan per gli Usa non cambia nulla. Non è la prima volta che le impulsive affermazioni, imprudenti e guerrafondaie di Biden costringono il suo staff a precipitose precisazioni. Speriamo bene che stia più attento a ciò che dice.
Coviddi. Il Perù è il Paese con il più alto tasso di mortalità per Sars- Cov 2 al mondo e ha superato la soglia di 200.000 vittime a causa dell’epidemia. Lo ha detto il Ministero della Salute peruviano. Il Paese sudamericano da 33 milioni di abitanti ha registrato 25 morti e 1.043 casi di contaminazione nelle ultime 24 ore, per un totale dall’inizio dell’epidemia nel marzo 2020 di 2,2 milioni di contagi e 200.003. E in Italia, intanto, procede la campagna vaccinale: le dosi somministrate sono pari a 88.509.971.
E’ quanto emerge dal report del commissario straordinario aggiornato alle 21.13 di ieri. Le persone che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino sono 46.424.403, l’85,96% della popolazione over 12 mentre quelle che hanno completato il ciclo vaccinale sono 44.262.785, l’81,95% della popolazione over 12. Le persone che hanno ricevuto la terza dose addizionale sono 202.621.
Finisco con una bella notizia e una bella foto. Harrison Ford, il popolarissimo Indiana Jones, conserverà sicuramente un ricordo speciale di Palermo e dei palermitani. L’attore americano, in questo periodo in Italia per girare alcune scene di una serie cinematografica, ha smarrito a Mondello, dove stava trascorrendo alcune ore di relax, la carta di credito, ritrovata per strada da un palermitano che si è presentato al Commissariato di ‘Mondello’, diretto da Manfredi Borsellino, figlio del giudice Paolo ucciso nel 1992 nella strage in via D’Amelio. Nel giro di alcuni minuti i poliziotti sono riusciti a risalire alle sorprendenti generalità dell’intestatario della carta: Harrison Ford. Gli agenti di polizia in breve sono riusciti a scovare ‘Indiana Jones’ in un locale e gli hanno restituito la carta, con sua evidente sorpresa e soddisfazione. L’incontro con gli agenti è stato doverosamente suggellato da una foto ricordo da conservare.
Buona giornata
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