#Tanomattinale 22 novembre 2021: la maledetta domenica nel Wisconsin, l’omicidio alla stazione di Rimini, la guerriglia di Bruxelles, la memoria di Dallas
Amiche e amici del #Tanomattinale buon lunedì.
Purtroppo è ancora un racconto nero quello che vi propongo oggi, anzi nerissimo: ma la cronaca è questa e non si può nascondere. Apro citando il titolo di un film del 1971, “Domenica maledetta domenica”: è quella che hanno vissuto i partecipanti alla parata che per tradizione apre le festività natalizie a Waukesha, cittadina di oltre 60 mila abitanti a circa 30 km da Milwaukee, in Wisconsin, Stati Uniti. Sarebbero almeno 30 le persone – secondo le notizie, fonte Ansa e Rainews, che vanno arrivando dalla notte americana – rimaste a terra dopo essere state investite da un Suv che ha centrato in pieno, ad alta velocità, la parata natalizia. Alcune di loro sarebbero morte, mentre almeno 28 sono state curate, di cui 23 in ospedale: 12 sono bambini, non se ne conoscono le condizioni. Su alcuni account social, che sono stati ripresi anche dalla Fox, si vede un Suv rosso (un Ford Escape, secondo alcuni) arrivare veloce da dietro la parata. In altre immagini si vede lo stesso mezzo fuggire.
Subito accantonata l’ipotesi di un atto terroristico: sarebbe stato un tragico incidente, con il conducente del mezzo che avrebbe perso il controllo per sfuggire alla polizia forse dopo un’aggressione. L’uomo è stato fermato e identificato: si chiama Darrell Brooks, ha 39 anni, è un afroamericano con una lunga lista di reati alle spalle, che vanno dal porto abusivo d’armi alla violenza domestica a casi di aggressione. Era uscito dal carcere da appena due giorni. Le prime ricostruzioni parlano di un tentativo di fuga dopo un accoltellamento, avvenuto in un’altra zona della città. Molte le testimonianze di gente terrorizzata. “Mentre stavo aprendo la porta del pub per uscire, la gente ha iniziato a urlare e a correre ed è stato allora che ho visto il Suv rosso”, è il racconto a Fox News di Jordan Woynilko, un uomo di Milwaukee tra i primi a condividere le immagini dell’incidente. “Ho visto l’auto colpire le persone, almeno 10.
C’era sangue, molto sangue. C’erano mamme e papà che urlavano per i loro figli, gente che correva”, aggiunge Woynilko: “Poliziotti sbucavano dietro ogni angolo, suppongo cercassero il conducente del Suv”. Nei primi momenti dopo l’incidente, gli investigatori avevano pensato a una vendetta per l’assoluzione di Rittenhouse, il giovane che ha ucciso un anno fa nelle vicinanze due manifestanti di Black Lives Matter. Ma a confermare l’ipotesi della tragica fatalità sarebbero le immagini dell’auto riprese con un cellulare da un terrazzo: nell’avvicinarsi alla parata il Suv rosso rallenta e prova a evitare gli ultimi della banda musicale, ma non ci riesce e travolge decine di persone. Si sentono le urla delle persone, mentre l’auto passa sopra alcuni corpi, finiti a terra. Il video è stato messo in rete dal giornalista della Cbs David Begnaud, ed è un documento agghiacciante del pomeriggio di terrore.
La Casa Bianca “sta monitorando attentamente la situazione a Waukesha” e ha espresso solidarietà “a tutti coloro che sono stati colpiti da questo terribile incidente”, offrendo sostegno e assistenza ai dirigenti statali e locali.Bruttissimo omicidio ieri sera a Rimini. Un 74enne di origine filippino è stato ammazzato con una coltellata che gli ha reciso la carotide alla fermata dell’autobus nel viale davanti alla stazione. L’aggressore l’ha colpito alle spalle con un coltello (o forse un punteruolo), poi è scappato in bici verso la zona mare. Si ignora per ora il movente. La Polizia ha avviato subito una caccia all’uomo, sulla base delle descrizioni rese da alcuni testimoni. L’uomo vestito di scuro “è arrivato alla fermata del bus, e ha aggredito da dietro la vittima con un colpo al collo, poi è scappato”, ha raccontato uno dei testimoni interrogato ieri dagli agenti. Sono stati alcuni passanti a dare l’allarme. C’erano centinaia di persone a quell’ora in piazzale Cesare Battisti e nella zona della stazione. Secondo la prima ricostruzione la vittima era in piedi, appoggiato alla pensilina, da solo ad attendere il bus. All’improvviso è arrivato l’uomo “vestito di scuro”, si è avvicinato al filippino e lo ha colpito con violenza una volta sola, alla gola. La vittima non ha avuto il tempo di reagire: si è accasciato ed è morto dissanguato. Nessuna traccia dell’assassino, scappato in bicicletta, secondo i testimoni, verso il portocanale. Una storiaccia tutta da chiarire.
Coviddi, no vax e no Green Pass. Mentre in Italia nei prossimi giorni saranno prese eventuali decisioni su quello che viene chiamato “Super Green Pass”, ci sono stati violenti scontri a Bruxelles tra polizia e migliaia di manifestanti protestavano contro le restrizioni anti-Covid. La marcia era iniziata pacificamente, ma in seguito la polizia ha usato i cannoni ad acqua e ha lanciato gas lacrimogeni in risposta al lancio di oggetti di un gruppo di manifestanti, molti dei quali con cappucci mostravano bandiere nazionaliste fiamminghe. Il Belgio è uno dei Paesi più colpiti dall’ultima ondata della pandemia. Gli scontri sono avvenuti nei pressi di Palazzo Berlaymont, che ospita la sede della Commissione europea. Secondo quanto riferito dalla polizia, 35.000 manifestanti hanno marciato in un corteo partito dalla stazione ferroviaria di Bruxelles Nord. In particolare i partecipanti all’evento, denominato ‘Insieme per la libertà’, protestano contro il divieto ai non vaccinati di entrare in luoghi come ristoranti e bar.
Chiudo con la memoria, che oggi ci propone il 58esimo anniversario dell’assassinio del presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy a Dallas, il 22 novembre 1963, mentre era in corteo in auto scoperta con la moglie Jacqueline. Fu uno degli eventi più drammatici della storia contemporanea, che colpì profondamente l’opinione pubblica. Per noi che lo abbiamo vissuto giovanissimi da testimoni di quel tempo, le immagini viste e riviste un’infinità di volte di Kennedy colpito in testa e abbracciato dalla moglie disperata sono ancora vive e presenti. E ci ricordano che, come allora, le tensioni tra “blocchi” nel mondo di oggi sono ancora altissime.
Buona giornata