#Tanomattinale 21 maggio 2021: Sicilia, “Proteggi te e i nonni”, tregua, ambulanza della morte, Zahira, Letta e Draghi
Amiche e amici del #Tanomattinale buongiorno.
Oggi, condizionato fortemente dallo status di nonno innamorato, apro il mio umilissimo notiziario con una nota che mi piace assai del commissario per l’emergenza Covid a Palermo Renato Costa, che ci informa che parte oggi in tutti gli hub vaccinali della Sicilia la campagna “Proteggi te e i nonni” lanciata dalla Regione siciliana: vaccinare nonni e nipoti insieme, anche i “nonni” in senso metaforico, non direttamente parenti del giovane che li accompagna. A Palermo la Fiera del Mediterraneo, dalle 8 alle 24, aprirà le porte del padiglione 20: per tre giorni, fino a domenica, over 18 e over 80 potranno andare insieme senza prenotazione. “Per partecipare basta aver compiuto i 18 anni, accompagnare un ultraottantenne a vaccinarsi (anche se non si è legati da vincoli di sangue) e aderire alla vaccinazione con un siero a vettore adenovirale, il monodose Johnson & Johnson o Vaxzevria, nuova denominazione del vaccino AstraZeneca. Agli anziani sarà invece somministrato un vaccino a mRna, Pfizer o Moderna. Gli accompagnatori over 18 possono essere anche più di uno. Un’opportunità importante, specie per i più giovani, per vaccinarsi in tempi brevi”.
Bellissima iniziativa a mio avviso, speriamo riesca a dare davvero una bella spinta ulteriore alla campagna vaccinale. Sono 600 intanto le persone vaccinate da mezzanotte alle 8 alla Fiera del Mediterraneo di Palermo nel primo turno che ha portato l’hub provinciale a funzionare no stop per 24 ore al giorno e anche questa mi sembra una buona notizia.
Com’è certamente molto buona, comunque la si pensi, quella arrivata stanotte dal Medio Oriente: all’undicesimo giorno di guerra, Israele e Hamas hanno dichiarato un cessate il fuoco “reciproco e simultaneo” a partire dalle prime ore di oggi. Le forti pressioni internazionali, a cominciare da quelle del presidente Usa Joe Biden, si sono infine concretizzate portando le parti ad accettare l’iniziativa egiziana. Varie fonti indicano che lo sforzo di mediazione, condotto dall’Egitto e dall’inviato dell’Onu Tom Wennesland in Qatar, abbia sortito l’effetto sperato. Il cessate il fuoco è “una vera opportunità” per fare progressi dopo il conflitto israelo-palestinese, ha detto il presidente Joe Biden parlando dalla Casa Bianca, mentre il dipartimento di Stato Usa ha annunciato che il segretario di Stato americano Antony Blinken si recherà in Medio Oriente “nei prossimi giorni” per incontrare le sue controparti “israeliane, palestinesi e regionali” per “lavorare insieme per costruire un futuro migliore per israeliani e palestinesi”. Un plauso è arrivato dal segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, che ha chiesto a “entrambe le parti di osservare la tregua”.
Tutti contenti, insomma, anche se sappiamo bene che ci vorrà ben altro per spegnere definitivamente una miccia pronta a innescare nuovi fuochi di guerra tra Israele e Palestina, mai sedati da tante altre precedenti iniziative di pace. Troppi gli interessi in gioco al di là di quelli dei contendenti, troppi i Paesi interessati a mantenere la destabilizzazione di quell’area geopolitica.Torno in Sicilia per due notizie di cronaca giudiziaria e nera. fonte ANSA. La prima Corte d’assise di Catania ha condannato all’ergastolo Davide Garofalo, 46 anni, a conclusione del processo di primo grado per omicidio aggravato e estorsione aggravata dal metodo mafioso scaturito dall’inchiesta sulla cosiddetta ‘ambulanza della morte’. L’imputato, in qualità di barelliere, è accusato di avere ucciso, tra il 2014 e il 2016, tre persone. Le vittime erano pazienti gravi a cui, secondo l’accusa, Garofalo avrebbe iniettato aria nelle vene per causarne il decesso. La tecnica, contesta la Procura di Catania, era quella di iniettare a pazienti terminali un’iniezione d’aria nelle vene, nel tragitto su ambulanze private dall’ospedale a casa, procurando il loro decesso per embolia gassosa e sostenendo che erano morti per cause naturali. Obiettivo guadagnare i 200-300 euro di ‘regalo’ che la famiglia gli avrebbe dato per la ‘vestizione’ della salma. Soldi che sarebbero stati poi divisi con i clan mafiosi di Biancavilla e Adrano. Una vicenda che definire schifosa, oltre che ignobile, è un eufemismo.
Come altrettanto schifosa è la storia portata alla luce dalla nota Facebook di Arcigay Catania, che qui riporto: “Un’aggressione di matrice transfobica ai danni di una giovane di 21 anni è avvenuta in pieno centro, in un noto locale della movida cittadina sito in piazza Currò. I fatti risalgono al 2 maggio scorso, quando Zahira, questo il nome della vittima, si accorge di essere fissata con insistenza da un ragazzo e non sentendosi al sicuro decide di telefonare a un’amica. Poco dopo l’aggressore le si avvicina e le sferra un pugno in un occhio, facendola cadere a terra tramortita. Alcuni presenti chiamano un’ambulanza e Zahira si risveglia al pronto soccorso del Policlinico Vittorio Emanuele. Ha la mascella rotta. Gli amici le suggeriscono di denunciare, ed è quello che fa, prima alla caserma della polizia di piazza Teatro Massimo e poi in uno sfogo affidato al suo profilo Instagram: “All’inizio non ero molto sicura di pubblicare questa foto – si legge nel social – ma penso che sia necessario per denunciare l’accaduto. Circa due settimane fa sono stata assalita da un ragazzo bianco, eterosessuale e cisgender senza alcun motivo apparente ma a quanto pare anche questo non è abbastanza per far sì che si approvi la ddl Zan. E’ successo di sera, all’ostello e se siete di Catania immagino che sappiate quanto sia affollato di solito, nessuno è intervenuto”. «Spero che la persona che mi ha aggredita – afferma Zahira – venga fermata perché c’è il rischio che faccia del male a qualcun altro. Dobbiamo fermare tutto ciò. Nel 2021 non possono più accadere queste cose. Sono veramente grata all’Arcigay e a tutti quanti per l’onda di solidarietà che sto ricevendo».
Alla vittima la solidarietà dell’Arcigay di Catania, tramite il presidente Armando Caravini: «Abbiamo offerto il nostro supporto psicologico e legale a Zahira – dichiara – rendendoci disponibili a seguire tutto l’iter per fare in modo che l’aggressore non resti impunito. Questo ennesimo atto di violenza verso una persona della nostra comunità è la prova di quanto sia urgente l’approvazione del disegno di legge Zan contro l’omobilesbotransfobia, misoginia e abilismo”. Non aggiungo commenti, non ce n’è bisogno.Chiudo velocemente con la proposta del segretario del Pd, Enrico Letta, di finanziare una “dote per i diciottenni” – la generazione più danneggiata dalla pandemia – con una tassa di successione, stoppata a stretto giro dal Super Tutto Premier Mario Draghi, per il quale non è il momento di togliere i soldi ai cittadini ma di darli. Obiezione in linea generale condivisibile, ma in altri Paesi è una forma di solidarietà che non scandalizza nessuno. Letta non ha forse scelto il momento giusto per la sua proposta, ma non credo abbia detto una cosa così grave e insensata da attirargli i peggiori insulti e sberleffi della stampa di casa vecchio B, sempre preoccupatissima di difendere i piccioli del principale. D’altronde il Governo di disunità nazionale, appiccicato con la sputazza come si dice dalle nostre parti, non permette certe esternazioni e Draghi deve per forza rintuzzarle.
Buona giornata, carissime amiche e amici