Tanomattinale

Tanomattinale 21 agosto 2021: ecco l’umanoide, Coviddi, Mattarella e Ricciardi, l’Afghanistan e le ambasce del vecchio Joe

Amiche e amici del #Tanomattinale buon giorno.
Da anzianotto nato più o meno a metà del secolo scorso del millennio scorso, sono sempre molto affascinato e anche un po’ turbato, anzi in questo caso specifico molto inquietato, da certe novità tecnologiche assai dirompenti. Mi fanno scantare, va. E dunque oggi non ho dubbi sull’apertura del mio mattinale.


Eccolo l’umanoide, elegante, bianco e lucido “bipede per uso generale in grado di eseguire compiti non sicuri, ripetitivi o noioso”, da nota ufficiale. E’ l’ultimo progetto che Elon Musk, Ceo di Tesla, ha presentato a Los Angeles.


Musk ha mostrato una diapositiva con le specifiche del robot: sarà alto un metro e ottanta e peserà 125 libbre, circa 57 chili, con una velocità massima di 5 mph (8 chilometri all’ora). Avrà inoltre cinque dita, una silhouette androgina in bianco e nero ed una maschera nera lucida al posto del volto. Chiamato Tesla Bot, sarà pronto per la presentazione in forma di prototipo il prossimo anno.


“È destinato ad essere amichevole, naturalmente”, ha detto. “Avrà profonde implicazioni per l’economia, che si basa sul lavoro”, ha aggiunto. Musk ha anche parlato della necessità di un reddito universale per coloro che perderanno il loro lavoro quando i robot prenderanno il sopravvento: “In futuro, il lavoro fisico sarà una scelta”. Insomma, mentre il mondo va a pezzi per la pandemia e un’infinità di gente perde il lavoro, c’è chi pensa per evidenti e bieche ragioni economiche a fare robot che sostituiranno il lavoro già scarso e precario. Mah, un poco inorridisco, ma ribadisco che sono un anziano d’altri tempi e certe cose le capisco poco.
Ed ora vi riporto un po’ di parole, tutte a mio avviso molto importanti e significative, credo da leggere e ascoltare con attenzione. Comincio da quelle dette a Rimini dal nostro grande presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che con i suoi interventi non finisce mai di farci riflettere su quanto sarà difficile trovare a marzo 2022 una persona degna di sostituirlo: “La pandemia ci ha dimostrato quanto ci sia bisogno di responsabilità. Nell’opera dei medici e di tutto il personale sanitario. Nel lavoro di chi svolge mansioni sociali. Nell’impegno di chi opera nel tessuto produttivo e economico. Nell’azione dei governi e degli organismi internazionali. Ma anche nei comportamenti di ciascuno di noi.


La responsabilità comincia da noi. Vaccinarsi – tra i tanti esempi possibili – è un dovere non in obbedienza a un principio astratto, ma perché nasce dalla realtà concreta che dimostra che il vaccino è lo strumento più efficace di cui disponiamo per difenderci e per tutelare i più deboli e i più esposti a gravi pericoli. Un atto di amore nei loro confronti, come ha detto pochi giorni fa Papa Francesco”.
Chiaro e forte, chapeau, nulla da commentare e aggiungere.


Sempre da Rimini, dal meeting di CL, ecco il drammatico e più che realistico quadro sul Coviddi tracciato da Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute e della Speranza e docente di Igiene all’università Cattolica di Roma, uno dei non molti che a mio avviso sa quello che dice: “La pandemia da Covid-19, se non vengono prese determinate decisioni, durerà per anni, lo dobbiamo dire forte e chiaro. Non c’è nessun Paese al mondo che ha seguito completamente le indicazioni della scienza. Tanto è vero che nessuno ha risolto il problema della pandemia”. “Anche l’Australia e la Nuova Zelanda che in questo momento sono in lockdown, in un primo tempo avevano seguito i loro consiglieri, ma poi il pensare che tutto fosse finito, li ha portati a non far partire una vera ed efficace campagna vaccinale. Per cui oggi in questi Paesi la vaccinazione non supera il 20% della popolazione”.


Ricciardi ha sottolineato che “oggi abbiamo dei vaccini che sono straordinariamente sicuri ed efficaci”. Ma anche “dei Paesi che a tutt’oggi hanno vaccinato il 65%” della popolazione ed altri all’1% o 2%, non ne usciamo. Quindi una decisione forte, che può essere presa solo in ambito internazionale, è quella di sospendere, temporaneamente i brevetti, e consentire con il trasferimento tecnologico la produzione di miliardi di dosi, perché sono queste che servono”. Ad oggi “sono state somministrate al mondo 4 miliardi e 800 milioni di dosi di vaccino. E un miliardo e 300 milioni sono i cittadini vaccinati. Ma sono tutti nei Paesi ricchi. Il che significa che la perdurante presenza del virus in 4-5 o 6 miliardi di persone, fatalmente ci porterà a varianti che prima o poi bucheranno anche il vaccino”. E ancora: “Dobbiamo avere il coraggio di dire delle verità scomode, e capisco che a tutti noi, dopo due anni, verrebbe la voglia di dire ‘rilassiamoci e torniamo alla normalità’. Per esempio, mi preoccupa moltissimo l’apertura delle scuole, il modo con cui si sta programmando, perché guardando alla Scozia, dove hanno aperto la settimana scorsa, i casi sono schizzati verso l’alto in quanto i bambini sotto 12 anni non possono essere vaccinati e diventano il vettore principale per la trasmissione dell’infezione agli adulti e a quelli che stanno a casa non vaccinati”. Anche in questo caso dati, notizie, messaggi chiarissimi, che devono soltanto fare agire chi deve agire.


Infine le ambasce del vecchio Joe, costretto ancora una volta a parlare agli americani, stavolta con alle spalle i suoi principali collaboratori, la Harris e Blixen innanzitutto. Tra le tante cose dette in modo piuttosto ripetitivo dal presidente degli Stati Uniti, mi hanno colpito queste: “Non c’è nessun dubbio sulla mia credibilità da parte degli alleati della Nato, sono tutti allineati. Siamo arrivati insieme con gli alleati, lasceremo insieme l’Afghanistan. Mettiamo le cose in prospettiva. Che interessi abbiamo a questo punto in Afghanistan con Al Qaeda che non c’è più? Siamo andati in Afghanistan con l’obiettivo di sbarazzarci di Al Qaeda Afghanistan e di Osama bin Laden, e l’abbiamo fatto” – ha detto Biden – “conoscete la mia posizione da lungo tempo. Era tempo di mettere fine a questa guerra”. Personalmente, da ignorante delle cose del mondo, non credo affatto che il temutissimo terrorismo sia scomparso e credo anche che la posizione di Biden ricalchi fin troppo quella del truce Donaldo che lo ha preceduto.


Nel frattempo, “porta per porta”, i fascisti e narcos barbuti che odiano le donne stanno ricordando a tutti che ora comandano di nuovo loro, con le loro idee e con i loro meriti. Per adesso sappiamo solo questo, se i Talebani fanno altro non si sa.
L’ultima parola per il grande calcio che ricomincia con il green pass e un po’ di pubblico allo stadio. Spero che lo spirito in campo sia quello che la Nazionale ci ha fatto vedere nel suo magnifico trionfo europeo, ma ci credo poco.


Buona giornata

Gaetano Perricone

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