#Tanomattinale 20 ottobre 2021: i neonazisti dell'”Ordine di Hagal”, Renzi e Open, Van Gogh da record
Amiche e amici del #Tanomattinale buon giorno.
Com’è mia abitudine, non vado appresso alle notizie ancora incerte e poco chiare sulle prime decisioni del Governo in materia di manovra economica, scriverò qualcosa quando ci saranno i provvedimenti. La notizia con cui apro oggi e che mi inquieta molto sono le indagini, coordinate dai PM di Napoli, che hanno portato alle perquisizioni a Napoli, Caserta, Avellino, Siena, Roma, Torino, Ragusa, Lecce e Ferrara, eseguite dalla Digos con la collaborazione del servizio della polizia postale e delle comunicazioni e che riguardano una organizzazione sovversiva suprematista e neonazista, l'”Ordine di Hagal”.
Sono state setacciate abitazioni e uffici di 26 persone che usavano per cominicare chat e piattaforme Telegram e WhatsApp, si addestravano costantemente e avevano rapporti con organizzazioni ultranazionaliste ucraine apertamente neonaziste quali il Battaglione Azov.Già a maggio scorso i pm di Napoli avevano disposto perquisizioni nei confronti di alcuni degli indagati, dopo avere intercettato messaggi nei quali si faceva riferimento alla disponibilità di armi e alla programmazione di azioni violente eclatanti. Le perquisizioni hanno portato al sequestro di munizioni, armi – tra cui alcuni lanciagranate – abbigliamento tattico militare e dispositivi elettronici che sono stati oggetto di accertamenti tecnici.
L’associazione neonazista si era organizzata ed era caratterizzata gerarchicamente, addestrava militarmente i suoi componenti e alcuni hanno frequentato anche all’estero corsi per l’utilizzo di armi da sparo corte e lunghe e per il combattimento corpo a corpo. Per fare proseliti, l’associazione neonazista individuata dai pm di Napoli era vicina a posizioni no vax. Il motto dell’Ordine di Hagal, come si evince dal sito, è “Nec spe nec metu, sed ardore! (Nè con speranza nè con timore, ma con ardore!). E si legge anche: “Non è un vaccino! E’ una terapia genica sperimentale. Vaccinarsi significa accettare una modifica del proprio DNA irreversibile e perpetua”. Tra o simboli adottati dalle SS, Hagall lo è stato per eccellenza, con il significato fanatico di “fede incrollabile” “fino alla morte”; utilizzato anche nei matrimoni.A capo del gruppo, Maurizio Ammendola e Michele Rinaldi, rispettivamente di 40 e 46 anni, presidente e vice presidente dell’Ordine di Hagal ai quali viene contestato anche il possesso di armi.
La base operativa dell’associazione neonazista era in provincia di Napoli, dove si vedevano capi e adepti si vedevano, gestivano i contenuti da inserire sulle pagine web e soprattutto, come emerge dalle indagini venivano svolte anche attività paramilitari e addestramento all’uso delle armi, simulazioni di corpo a corpo e assalti nei campi del Napoletano e del Casertano con ex militari e combattenti ucraini. Nell’arsenale armi ‘soft air’ modificate per sparare proiettili veri. Il gruppo effettuava lezioni in presenza e via social per estendere la propria rete di proseliti. Un ‘insegnamento’ dalla forte matrice suprematista e negazionista della shoah con simbologia e riti hitleriani. Cose brutte assai, a conferma che anche in Italia, come in molti Paesi europei e non solo, si agitano sempre di più nostalgie hitleriane da guardare con molta attenzione.
La procura di Firenze ha notificato l’avviso di chiusura delle indagini nell’inchiesta sulle presunte irregolarità nei finanziamenti a Open, la fondazione attiva tra il 2012 e il 2018 per sostenere finanziariamente l’attività politica di Matteo Renzi, prima come sindaco di Firenze e poi come segretario del Pd. Tra le 11 persone indagate, oltre allo stesso ex premier e leader di Italia Viva Matteo Renzi, ci sono l’ex ministra e attuale capogruppo di Italia Viva alla Camera Maria Elena Boschi, il deputato del Pd Luca Lotti, l’ex presidente della Fondazione Open Alberto Bianchi e l’imprenditore Marco Carrai. A Renzi, Lotti e Boschi è contestato il reato di finanziamento illecito ai partiti, la procura, tramite il procuratore aggiunto Luca Turco e il sostituto Antonino Nastasi, ritiene la Fondazione Open un’articolazione di partito. Sono indagate anche 4 società. “La fine delle indagini sulla vicenda Open è realmente un’ottima notizia – è il commento di Renzi, fonte Adnkronos – Dopo due anni di incessanti indagini, perquisizioni giudicate illegittime dalla Cassazione, veline illegalmente passate ai giornali finisce il monologo dell’accusa. Finalmente arriva il momento in cui si passa dalla fogna giustizialista alla civiltà del dibattimento. E lì contano finalmente i fatti e il diritto. Alla fine di questa scandalosa storia emergerà la verità: non c’è nessun finanziamento illecito ai partiti perché tutto è bonificato e tracciato”.
L’ultima storia che racconto oggi, finte AGI, è quella di un acquerello di Vincent Van Gogh intitolato “Meules de blé”, (pile di grano), trafugato dai nazisti, che andrà all’asta da Christie’s l’11 novembre a New York e che probabilmente segnerà un nuovo record mondiale per un’opera su carta del pittore olandese. Realizzato da Van Gogh nel 1888, durante uno dei suoi periodi creativi, due anni prima della morte , l’acquerello venduto nel catalogo “The Cox Collection: The Story of Impressionism” è stato stimato tra 17,2 e 25,9 milioni di euro, ma per gli esperti verrà battuto ad una somma superiore. Attualmente è in mostra a Londra, fino al 21 ottobre, esposto per la prima volta in pubblico dopo la storica retrospettiva di Van Gogh nel 1905 allo Stedelijk Museum di Amsterdam.
“Meules de blé” è tutt’ora al centro di un contenzioso tra gli eredi di due famiglie ebree che l’hanno posseduto durante il dominio nazista e quelli di Edwin Cox, collezionista deceduto nel 2020, proprietario dell’opera dal 1979. Il ricavato della vendita è quindi conteso tra la famiglia dell’attuale proprietario e quelle dei precedenti – gli eredi di Max Meirowsky e Alexandrine de Rothschild – ebrei perseguitati dai nazisti e costretti a separarsene.
E con questa storia d’arte per oggi è tutto, buon proseguimento.