#Tanomattinale 20 novembre 2021: Mattarella, l'”alleanza tra ricerca e informazione” e la sfida all’anti-scienza; Rotterdam, proteste anti-lockdown e spari della polizia, il paziente uno a Wuhan, paura a Vulcano, 32 anni dopo la morte di Leonardo Sciascia

Amiche e amici del #Tanomattinale buon sabato.

La linea ce la detta ancora Sergio Mattarella, presidente della Repubblica italiana purtroppo in uscita, con le parole ancora importantissime. chiare e forti, pronunciate al Quirinale in occasione della cerimonia de “I giorni della ricerca”, promossa dall’AIRC, l’Associazione per la ricerca contro il cancro. Eccone lo stralcio più significativo, dal sito Quirinale.it: “Viviamo, ancora, in tempi di pandemia. Le sofferenze dei mesi trascorsi hanno lasciato segni profondi, e il virus continua a provocare allarme. Non si è esaurito il nostro dovere di responsabilità, particolarmente verso i più fragili. Abbiamo, però, eretto un argine. Siamo riusciti a imboccare la strada della ripartenza. Grazie alla scienza, che ci ha fornito gli strumenti per proteggerci e per riconquistare spazi di libertà, cui eravamo stati costretti, per qualche tempo, a rinunziare. Siamo riusciti a registrare una ripresa economica incoraggiante. I vaccini sono stati la nostra maggiore difesa. Hanno salvato migliaia e migliaia di vite. Hanno ridotto le sofferenze. Hanno consentito le riaperture. Sono stati realizzati e prodotti in un tempo così breve e in quantità così grandi come mai era accaduto nella storia. Anche questo è, in larga misura, merito della ricerca … La comunità scientifica ha saputo concentrare risorse e conoscenze; e ha saputo condividere gli avanzamenti; ha saputo accorciare i tempi di sperimentazione; ha saputo mettere in comune i risultati.

I Giorni della Ricerca sono giorni di alleanza. Anzitutto alleanza tra ricerca e informazione. Divulgare, far conoscere, sensibilizzare – particolarmente nelle scuole – sono leve per sollecitare la partecipazione. Questi messaggi devono misurarsi anche con i nuovi strumenti della comunicazione rapida e globale, laddove si annidano nuclei che propagano l’anti-scienza. È una sfida nei luoghi della modernità. Occorre affrontarla e vincerla. Ne va della prosecuzione di quel percorso virtuoso iniziato cinquant’anni or sono”. Sono profondamente d’accordo. Aggiungerei alleanza tra ricerca, informazione e scienza per una campagna di comunicazione intensa, martellante contro tutte le fake news, le sciocchezze, i deliri, i personalismi nel mondo della sanità e della politica che hanno contribuito fortemente a orientare le scelte no vax. Una campagna che forse, in questi termini, è finora mancata pur nel diluvio mediatico. E intanto, mentre in Italia si discute di richiamo vaccinale anticipato, di Green Pass “rafforzato”, di nuovo di vaccino obbligatorio, in altri parti d’Europa si prendono forti decisioni restrittive anti Coviddi e la tensione sociale cresce.

Come ci racconta l’Ansa, in Olanda, nel centro di Rotterdam, durante una protesta contro il lockdown per il Covid, la polizia ha sparato e almeno due persone sono rimaste ferite, secondo quanto riferisce l’emittente olandese Nos. Non si conoscono ancora o dettagli, in precedenza gli agenti avevano già sparato colpi di avvertimento. La protesta contro le misure restrittive disposte dal governo olandese per fronteggiare l’epidemia è sfuggita di mano. Diverse centinaia di persone, al grido “libertà”, hanno fatto esplodere pesanti fuochi d’artificio e hanno lanciato oggetti contro la polizia. La polizia e il reparto antisommossa hanno utilizzato un cannone ad acqua. Almeno un’auto della polizia è stata incendiata, altre sono state danneggiate dai manifestanti. Anche i vigili del fuoco sono stati colpiti mentre spegnevano l’incendio. Anche altri veicoli e oggetti sono stati dati alle fiamme.

Si riscrive la storia del “paziente uno” del SARS-Cov: in base a quanto emerge da uno studio di Michael Worobey, virologo dell’Università dell’Arizona, – che ne ha scritto un articolo sulla rivista Science riportato dai media americani – sarebbe stata una commerciante del mercato degli animali di Huanan, a Wuhan, la prima persona al mondo ad aver contratto il Covid-19 in modo sintomatico, iniziando a stare male l’11 dicembre 2019. Worobey ha scritto che un gruppo di primi casi sintomatici al mercato di Huanan – in particolare legato alla zona dove erano ingabbiati dei procioni – fornisce “una forte evidenza di un’origine animale della pandemia”. Per il virologo dunque, quello che finora era indicato come il ‘caso uno’ – un contabile di 41 anni che viveva a 30 km dal mercato di Huanan e non aveva alcun collegamento con esso – in realtà si sarebbe ammalato ben più tardi dell’8 dicembre. “Quando è stato intervistato – ha scritto Worobey – ha riferito che i suoi sintomi di Covid-19 sono iniziati con la febbre il 16 dicembre.

La malattia dell’8 dicembre era un problema legato ai denti da latte che ha avuto fino all’età adulta”.Cambio argomento. Cresce la preoccupazione per la salute dei cittadini di Vulcano, nelle isole Eolie: il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni ha emesso un’ordinanza che da lunedì 22 novembre, nell’area portuale della cittadina, vieta di uscire di casa dalle 23 alle 6 del mattino a causa del “livello di gas per l’attività vulcanica”.

Inoltre 150 residenti devono lasciare la propria casa L’annuncio è stato dato in una riunione alla presenza di vulcanologi – l’INGV segue la vicenda da tempo con un monitoraggio H24 – e protezione civile locale. Il comune darà un contributo per “pagare gli alberghi”. Limitazioni anche per i turisti che da lunedì, per un mese, non potranno sbarcare sull’isola, l’ingesso sarà consentito solo i pendolari.

“Ci sono dei dati che riguardano l’aumento dei gas” – ha spiegato il sindaco nella riunione – “che creano preoccupazione molto forte perché possono essere pericolosi per la salute pubblica”. Si tratta, ha detto Giorgianni, di un “gas pesante al suolo che riduce la quantità di ossigeno, e crea difficoltà respiratorie che possono avere effetti letali”. Questo il dato giornaliero: 480 tonnellate di C02 – il dato normale è di 80 – “Se si distribuisce in un territorio limitato diventa pericoloso, se in un territorio più vasto è meno pericoloso. Qualcosa quindi dobbiamo fare”. Da parte sua, il governo regionale ha dichiarato lo stato di crisi e di emergenza regionale per l’isola di Vulcano, “allo scopo di attivare tutte le iniziative necessarie a garantire la risposta operativa sul territorio, la mitigazione dei rischi e l’assistenza alla popolazione colpita dal progredire dei fenomeni vulcanici nelle ultime settimane”, come si legge in un comunicato dell’ufficio stampa.

E ancora: “Le massime istituzioni nazionali e regionali, l’Ingv, l’Arpa garantiscono il monitoraggio della situazione che si conferma in forte evoluzione … Il Dipartimento di Protezione civile regionale, guidato da Salvo Cocina, ha chiesto l’innalzamento del livello di fase operativa da quella attuale di “attenzione” (giallo) a “preallarme” (arancione) e il potenziamento del monitoraggio dei gas letali”.Chiudo con la memoria, per me come sapete fondamentale. Per onorare oggi Leonardo Sciascia, lo straordinario intellettuale di Racalmuto che considero un faro luminoso della mia formazione culturale e della mia anima, che ci lasciò 32 anni anni fa, il 20 novembre del 1989. Lo faccio con la prima pagina di quel giorno del giornale L’Ora, il mio giornale, di cui il Maestro fu illustre collaboratore con meravigliosi articoli.

E’ tutto, buona giornata