Amiche e amici del #Tanomattinale buona domenica.
Oggi la mia sciocchina rubrica sarà nerissima come la cenere dell’Etna (vedi foto) che mi appresto a raccogliere in quantità. Oggi tocca a noi del lato sud, graziosamente omaggiato ieri sera dalla carissima Muntagna fino a Catania. Vivere alle pendici del più alto vulcano attivo d’Europa significa anche questo: ammuttare cenere, oltre che godersi lo spettacolo magico.
Andiamo alle storiacce del mattinale. È stata una piazza silenziosa e molto commossa quella che si è raccolta nel piazzale antistante la chiesa di Santa Maria Regina Pacis di Ostia per dare l’ultimo saluto a Daniel e David Fusinato, i due fratellini di 10 e 5 anni uccisi nella strage di Ardea. In occasione della cerimonia sono state realizzate delle composizioni di palloncini bianchi e celesti, i colori della Lazio tanto amata dai fratellini. All’uscita del feretro dalla chiesa i presenti hanno acceso dei fumogeni biancocelesti e liberato nel cielo i palloncini, seguiti poi da due colombe che sono volate via assieme. Un bel modo di dare l’ultimo saluto alle piccole, innocenti vittime di una tragedia che ancora oggi appare insensata.
Due ergastoli e due pesanti condanne: è la sentenza per l’omicidio che colpì moltissimo l’opinione pubblica di Desireè Mariottini, la 16enne di Cisterna di Latina uccisa il 19 ottobre del 2018 a Roma in uno stabile abbandonato nel quartiere San Lorenzo. I giudici della III Corte d’Assise hanno emesso il loro verdetto: Mamadou Gara e Yussef Salia sono stati condannati al carcere a vita; 27 anni di reclusione sono stati inflitti ad Alinno China e 24 anni e sei mesi a Brian Minthe, il quale però torna libero per scadenza dei termini di custodia cautelare.
“Mi attendevo quattro ergastoli, non sono soddisfatta di questa sentenza soprattutto perché uno degli imputati torna libero e questo non doveva succedere. Non ho avuto giustizia”, ha commentato Barbara Mariottini, madre di Desireè dopo la sentenza.Milano insanguinata.
Un uomo ha ucciso ieri mattina a coltellate la moglie nella loro casa di Arese (Milano) ed è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Rho. La tragedia in un appartamento di un condominio di via Gran Paradiso dove, durante un litigio, l’assassino, un messicano 41enne, ha colpito mortalmente con un coltello la moglie, connazionale di 48 anni. L’uomo si era chiuso in bagno ma è stato arrestato dai carabinieri.
E poi ancora un uomo, durante un lite, ha ucciso il fratello a coltellate, alla presenza della loro madre. Sul posto sono intervenuti gli agenti delle Volanti, della Squadra Mobile e della Scientifica. Anche l’autore dell’omicidio è stato portato in gravi condizioni al Policlinico. L’episodio è accaduto nel cuore della notte tra venerdì e sabato: a scatenare la lite finita in tragedia potrebbero essere stati motivi economici. L’uomo arrestato ha 52 anni, mentre la vittima ne aveva 47, entrambi con precedenti penali.
Un po’ di Coviddi quotidiano. Mentre in Italia continua senza grande chiarezza a dividere la questione vaccinazione eterologa sì o no, guardandosi in giro per il mondo so ha la sensazione che nin ce ne usciremo molto presto. In Russia e Inghilterra la variante Delta fa di nuovo crescere assai i contagi, il Brasile ha superato la soglia del mezzo milione di morti causate dal Covid-19. Lo riferisce (fonte ANSA) la stampa locale, basandosi sui dati dei dipartimenti sanitari statali: il Paese conta ora 500.022 vittime del nuovo coronavirus. Il Brasile ha finora 17.822.659 casi confermati mentre la vaccinazione procede a rilento: in circa cinque mesi di campagna, meno del 12% della popolazione ha già assunto le due dosi. Il traguardo delle 500.000 vittime coincide con un nuovo giorno di proteste contro il presidente Jair Bolsonaro, accusato di non aver combattuto la pandemia e di aver favorito la circolazione del virus.
L'”ultra conservatore” Ebrahim Raisi è il nuovo presidente iraniano. L’annuncio ufficiale dei risultati è stato dato dal ministro dell’Interno Abdolreza Rahmani Fazli. Raisi si è aggiudicato 17.926.345 voti. Alle elezioni presidenziali di ieri in Iran hanno partecipato il 48,8% degli aventi diritto, la percentuale più bassa dalla nascita della Repubblica islamica. Pesantissima e molto preoccupante la reazione di Israele. “Il presidente più estremista ad oggi” eletto “da meno del 50% dei cittadini iraniani aventi diritti”. Così il ministero degli esteri israeliano ha commentato l’elezione di Ebrahim Raisi a nuovo presidente dell’Iran definendolo “il macellaio di Teheran denunciato dalla Comunità internazionale per il suo ruolo diretto nelle esecuzioni extra giudiziali di oltre 30mila persone”. “Un estremista – ha detto Lior Hayat portavoce del ministero retto da Yair Lapi – impegnato nel far avanzare il nucleare dell’Iran. L’elezione rende chiare le vere maligne intenzioni dell’Iran e deve suscitare grave preoccupazione nella Comunità internazionale”.
Insomma, il clima sempre caldissimo in quella parte del mondo rischia di subire una rapida escalation di tensione. Per oggi può bastare, il mattinale non si è fatto mancare nulla. Ma così va il mondo e dobbiamo guardarlo senza foderarci gli occhi di prosciutto.
Buona domenica amiche e amici, mi dedico alla graziosa cenere del vulcano.
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