Amiche e amici del #Tanomattinale buon lunedì.
Oggi apro con una notizia dal mondo che mi regala gioia, con in mente e sulle labbra il ritornello di “Cancion del poder popular”, bellissimo brano del 1970 dei mitici Inti Illimani che cantammo spesso in tanti “compagni” della mia generazione. “Porque esta vez no se trata de cambiar un presidente, será el pueblo quien construya un Chile bien diferente” (Perché questa volta non si tratta di cambiare presidente, sarà il popolo a costruire un Cile molto diverso). Stavolta si tratta anche di cambiare presidente: la sinistra torna clamorosamente al potere in Cile, per un incredibile scherzo del destino tre giorni dopo la morte a 99 anni di Lucia Hiriart Rodriguez vedova del feroce e famigerato dittatore Augusto Pinochet, fortemente influenzato dalla donna negli anni del golpe contro Salvator Allende. “La vecia esta muerta”, la vecchia è morta, è stato lo slogan in piazza che ha salutato in Cile la fine di Dona Lucia. Il nuovo presidente è il giovane deputato della sinistra Gabriel Boric Font, una bella faccia barbuta, leader del Frente Amplio e del Partido Comunista. Ha superato al ballottaggio il candidato dell’ultra-destra Kast, che al primo turno aveva ottenuto la maggioranza. Boric, con 4,6 milioni di preferenze, è il presidente più votato della storia del Cile e queste elezioni, con 8 milioni di votanti, sono state in assoluto le più partecipate. Gabriel Boric Font è nato a Punta Arenas l’11 febbraio 1986, è stato figura di grande spicco del movimento studentesco del 2011, è deputato dal 2014. Entrerà in carica l’11 marzo 2022. È stata una vittoria clamorosa e parzialmente a sorpresa, anche se gli ultimi sondaggi lo davano in testa. Boric, che promette rottura con le politiche del passato, ha ottenuto più del 55,18% dei voti quasi alla fine dello scrutinio; il suo sfidante, il candidato di estrema destra, José Antonio Kast, chiamato anche il ‘Bolsonaro cileno’, si è fermato al 44,92% e gli ha già telefonato per ammettere la sconfitta e congratularsi con lui “per il suo grande successo”. Gabriel Boric è erede politico delle rivolte dell’ottobre 2019; propone di rafforzare il ruolo dello Stato nell’economia, un aumento delle tasse per finanziare la spesa sociale e la fine del sistema pensionistico privato ereditato dalla dittatura. Una bellissima notizia per la sinistra di tutto il mondo o comunque per quel poco che ne rimane.
Cambiamo argomento, tanto per non farcelo mancare mai potremmo trovarci di fronte all’ennesimo femminicidio dell’incredibile mattanza. Il cadavere di una giovane donna è stato scoperto ieri mattina a Bassano del Grappa all’interno di un camper, parcheggiato da due mesi almeno in un’area di sosta. A dare l’allarme è stato il compagno della donna, che ha raccontato ai Carabinieri di averla trovata morta dopo una caduta. La vittima aveva 31 anni, presenterebbe alcune ferite forse da corpo contundente e anche per questo gli investigatori propendono per l’ipotesi di femminicidio. L’uomo è stato portato in caserma per accertamenti. Di femminicidi ha parlato con le solite potentissime parole Papa Francesco a Santa Marta nella tradizionale, sempre bellissima intervista di fine anno su Canale 5 con il vaticanista Fabio Marchese Ragona. Dal sito Vaticanews.it: “È tanto grande il numero di donne picchiate, abusate in casa, anche dal marito. Il problema per me è quasi satanico”. All’incontro hanno partecipato quattro donne: Giovanna, una mamma rimasta senza lavoro con una vita familiare fatta di violenza; Maria, una senza tetto; Maristella, una diciottenne scout a cui la pandemia ha tolto la voglia di gioire; Pierdonato, un ex ergastolano che ha scontato 25 anni di carcere. A Giovanna, che ha chiesto come fare per ritrovare la dignità, il Papa ha risposto: “È umiliante, molto umiliante. È umiliante quando un papà o una mamma dà uno schiaffo in faccia a un bambino, è molto umiliante e io lo dico sempre, mai dare uno schiaffo in faccia. Come mai? Perché la dignità è la faccia. Questa è la parola che io vorrei riprendere perché dietro c’è la tua domanda: rimane dignità in me? Qual è la mia dignità dopo tutto questo, qual è la dignità delle donne picchiate, abusate? Mi viene un’immagine che è entrando nella Basilica alla destra, la pietà della Madonna, la Madonna umiliata davanti al figlio nudo, crocifisso, malfattore agli occhi di tutti, quella è la mamma che lo ha allevato, totalmente umiliata. Ma lei non ha perso la dignità e guardare quest’immagine in momenti difficili come il tuo di umiliazione e dove si sente di perdere la dignità, guardando quell’immagine ci dà forza… Guarda la Madonna, rimani con quell’immagine di coraggio”. Grande, grandissimo Papa Francesco, che resti ancora a lungo con noi.
Oggi pochi argomenti, ma importanti. Chiudo con il Coviddi, con il clima ansioso, da panico, quasi isterico che si sta diffondendo anche in Italia con il notevole aumento di contagi e anche di morti e la paura sempre più forte per l’avanzata della variante Omicron del mostro maledetto invisibile. Il giorno decisivo sarà giovedì, quando il Governo deciderà eventuali nuove misure. Come sempre e peggio di sempre, sto notando un problema di comunicazione confusa da parte di chi comanda in questo Paese, con qualche fuga in avanti del Cts, come l’inconcepibile e inaccettabile ipotesi di chiedere il tampone per eventi pubblici anche a chi come me ha fatto tre dosi, significherebbe creare ulteriore panico rispetto all’efficienza dei vaccini in chi ha seguito le regole con grande diligenza e serietà, nel rispetto di se stesso e della comunità.
Nel caos, le parole della Speranza: “Valuteremo la congruità delle misure anti-Covid in campo facendo una riflessione con i nostri scienziati”, ha detto tra le altre cose il ministro della Salute Roberto Speranza, che è intervenuto ieri sera a Che tempo che fa su Rai Tre facendo il punto della situazione pandemica in Italia. “È sicuramente vero che c’è una situazione non semplice a livello italiano ed europeo e i numero sono in crescita e tale crescita rischia di mettere in crisi le strutture sanitarie … nessuna decisione è stata assunta, ci sarà un ‘flash survey’ domani e solo giovedì sulla base dei dati faremo la nostra valutazione”. E con chiarezza: “C’è un elemento di preoccupazione da parte del Governo. Ci stiamo confrontando e valuteremo le soluzioni possibili”. “Oggi l’Italia è il Paese dell’Ue che ha l’obbligo vaccinale più esteso per varie categorie – ha ricordato il ministro – Dopo di che verificheremo i dati epidemiologici e anche la portata della variante Omicron. Le misure che sceglieremo saranno sempre ponderate rispetto alla situazione” “E del tutto evidente che c’è una crescita significativa piuttosto costante nelle ultime settimane e che se continua così può rischiare di mettere in difficoltà strutture sanitarie”. Ma anche un pizzico di Speranza tra mille preoccupazioni: “Penso comunque che siamo in una fase diversa rispetto allo scorso anno: a Natale dell’anno scorso eravamo in zona rossa in tutti i giorni festivi e prefestivi, con chiusure durissime. I decessi erano molti di più, avevamo il triplo di ricoveri in terapia intensiva. Ora non ci sono limitazioni, le attività economiche sono aperte: abbiamo fatto una grande campagna di vaccinazione, l’88,5% delle persone sopra i 12 anni ha fatto la prima dose e l’85,3% ha fatto anche la seconda”.Vedremo, di sicuro non c’è da stare allegri.
Buona giornata
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