Amiche e amici del #Tanomattinale buona domenica.
Apro oggi con il Coviddi, che spinto dalla pur non cattivissima variante Omicron impazza con i contagi in tutto il mondo e soprattutto in Europa – in Italia sono più di un un milione – e si conferma male planetario con la notizia, fonte Adnkronos, che ci arriva dall’Antartide in capo al mondo e praticamente disabitato, dove un focolaio si è sviluppato nella base scientifica belga Princesse Elisabeth. Il primo caso, come ha raccontato il quotidiano Le Soir, si è scoperto il 14 dicembre scorso all’interno di una squadra arrivata sette giorni prima. Malgrado tutte le precauzioni il contagio si è esteso a 16 dei 25 residenti della stazione polare. Joseph Cheek, della International Polar Foundation, parlando con la BBC ha assicurato che “la situazione non è drammatica” perché tutte le persone presenti nella base polare sono vaccinate e i sintomi dei contagiati sono lievi. “Anche se c’è il problema della quarantena per chi ha preso il virus, ciò non ha avuto un particolare impatto sul lavoro in generale”, ha aggiunto, sottolineando che nessuno dei presenti ha chiesto di andare via nonostante ci sia un volo disponibile il 12 gennaio. Nella stazione sono in servizio due medici e per ora sono stati bloccati nuovi arrivi. Dunque, anche in questa situazione così complicata, si conferma l’importanza decisiva del vaccino per frenare le conseguenze del contagio.
Dopo avere ascoltato la sera di San Silvestro l’ultimo straordinario discorso da presidente della Repubblica di Sergio Mattarella e in attesa che martedì 4 gennai il presidente della Camera ci faccia sapere quando cominceranno le votazioni a Camere riunite per la incertissima elezione del nuovo Capo dello Stato, ci resta Papa Francesco con le sue potentissime parole, come quelle sulle madri e le donne ferite pronunciate nell’omelia della Messa di ieri dedicata a Maria Madre di Dio. Eccone uno stralcio: “Questo fanno le madri: sanno superare ostacoli e conflitti, sanno infondere pace. Così riescono a trasformare le avversità in opportunità di rinascita e in opportunità di crescita. Lo fanno perché sanno custodire. Le madri sanno custodire, sanno tenere insieme i fili della vita, tutti. C’è bisogno di gente in grado di tessere fili di comunione, che contrastino i troppi fili spinati delle divisioni. E questo le madri sanno farlo. Il nuovo anno inizia nel segno della Santa Madre di Dio, nel segno della Madre. Lo sguardo materno è la via per rinascere e crescere. Le madri, le donne guardano il mondo non per sfruttarlo, ma perché abbia vita: guardando con il cuore, riescono a tenere insieme i sogni e la concretezza, evitando le derive del pragmatismo asettico e dell’astrattezza. … Ma la Chiesa è madre, la Chiesa è donna. E mentre le madri donano la vita e le donne custodiscono il mondo, diamoci da fare tutti per promuovere le madri e proteggere le donne. Quanta violenza c’è nei confronti delle donne! Basta! Ferire una donna è oltraggiare Dio, che da una donna ha preso l’umanità, non da un angelo, non direttamente: da una donna. Come da una donna, la Chiesa donna, prende l’umanità dei figli”.
A proposito di Mattarella, i numeri ci dicono che il discorso di fine anno, e di fine mandato del presidente palermitano ha ottenuto ascolti da record. A seguirlo in tv oltre 13 milioni di telespettatori, con share al 65,99%. Nel dettaglio la platea si è attestata a 13.567.860 utenti, con Rai1 seguita da 6 milioni 336 mila spettatori pari al 30.8% di share, Rai2 con 847 mila e 4.1%, Rai3 1 milione 129 mila con il 5.5%. Su Rainews hanno seguito l’ultimo messaggio dell’inquilino del Colle in 131.571 mila (0.56%). Questi i dati dei canali Mediaset: su Canale 5 ci sono stati 3 milioni 591 mila spettatori con il 17.48% di share, su Rete4 in 410 mila con il 2%. Su Sky Tg24, sommando i dati del satellite e del digitale terrestre, il messaggio di Mattarella ha avuto 233.752 telespettatori, pari all’1.14% di share. Lo scorso anno il tradizionale discorso di Capodanno ha visto 15.272.170 telespettatori, pari a uno share del 64,95%, con un aumento di circa 5 milioni rispetto al 2019, quando si erano avuti 10.205.211 spettatori con un share del 60%. Numeri importanti, ma non elevatissimi per l’ultimo discorso pubblico di un presidente che ha tenuto in piedi il Paese, che testimoniano la popolarità di Mattarella ma anche, è mio parere, confermano complessivamente un modesto interesse degli italiani per le istituzioni e le questioni fondamentali ad esse inerenti.
E confermano anche “i gusti” diversi di chi, forse, sogna già il vecchio B al Quirinale … E’ morto a 83 anni un uomo che fu potentissimo e poi si sbriciolò come un idolo di cartapesta, fu prima mito di tanti italiani, poi mostro odiatissimo. Dal piedistallo alla polvere, con conseguenze devastanti per tantissime famiglie. Parlo come sapete già di Calisto Tanzi, ex patron della Parmalat. Grazie a lui l’azienda alimentare salì al top dell’industria,, fino al crac del 2003 che portò l’omprenditore in carcere insieme ad alcuni dei massimi dirigenti dell’azienda. Tanzi era nato a Collecchio il 17 novembre 1938 da una famiglia di piccoli imprenditori nel settore dei prodotti alimentari fondata a Parma dal nonno e a 21 anni interruppe gli studi universitari per aiutare il padre a gestire l’impresa. Fu l’inventore del latte a lunga conservazione (UHT), con il quale Parmalat si affermò a livello mondiale arrivando negli anni ’70 a fatturare 100 miliardi di lire annui. Negli anni ’90 l’approdo in Borsa, poi varie campagne sponsor e di acquisizione, attraverso Parmatour, Parma Calcio, Odeon Tv, in un’avventura finanziaria sempre più spericolata. I guai più pesanti per il patron di Parmalat iniziarono tra fine anni ’90 e inizi del 2000, dall’acquisizione di Eurolat dal gruppo Cirio di Sergio Cragnotti; poi la scoperta del crac Parmalat, nel 2003, che porterà Tanzi in carcere e successivamente imputato in diversi processi. Il procedimento per bancarotta fraudolenta a Parma, quello principale, si concluse il 9 dicembre 2010 con la condanna a 18 anni di reclusione, condanna poi praticamente confermata in Cassazione. I bond Parmalat, che nei mesi e negli anni precedenti di gloria per Tanzi erano stati acquistati da migliaia di risparmiatori grazie all’intermediazione di alcuni istituti bancari, divennero carta straccia. Ne seguì una lunga e complessa vicenda giudiziaria, con vari filoni, vari reati contestati e un imponente mole di imputati.L’ex patron di Parmalat e Parma calcio era in regime di detenzione domiciliare perché stava scontando la condanna a 17 anni e 5 mesi a seguito dei processi sul crac del gruppo lattiero-alimentare. Da metà dicembre era ricoverato all’ospedale Maggiore di Parma per una infezione polmonare, non da Covid.
Due notizie dal mondo. Almeno una persona è stata uccisa e diverse ferite nell’attacco di una banda armata contro il primo ministro di Haiti Ariel Henry e il suo staff, avvenuto nella città di Gonaives. Henrye i suoi uomini stavano lasciando una chiesa dopo una messa per commemorare il 218esimo anniversario dell’indipendenza. La persona, la cui identità al momento non è nota, è stata uccisa in una sparatoria tra i membri della banda armata e le forze di sicurezza che proteggevano Henry e altri funzionari.E infine, notizia freschissima di stamattina, un vasto incendio è scoppiato nella sede del Parlamento del Sudafrica, a Città del Capo. Tante le immagini nei social in cui si vede una colonna di fumo alzarsi dall’edificio. Al momento non si sa quale sia la causa dell’incendio. Le fiamme, attualmente, “non sono sotto controllo” e sono state segnalate “diverse crepe nei muri dell’edificio”, ha detto un portavoce dei servizi di emergenza di Città del Capo all’AFP. “Il tetto ha preso fuoco e anche l’edificio dell’Assemblea Nazionale è in fiamme”, ha ricostruito il portavoce. Momenti drammatici, dunque, di cui sapremo di più nelle prosime ore.
Buona giornata
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