#Tanomattinale 19 novembre 2021: Sicilia tra gioielli Covid free e paesi ancora sciolti per mafia, altro femminicidio, onore a Maria Grazia
Amiche e amici del #Tanomattinale buon giorno.
Oggi voglio essere decisamente più leggero e breve dei pesantissimi giorni scorsi: la cronaca me lo consente, anche se ahimè non manca il terribile appuntamento quotidiano con il femminicidio. Nelle ore in cui si parla sempre di più di possibili nuove restrizioni per i non vaccinati e di vaccini imminenti (sarebbe ora) per i bambini tra i 5 e gli 11 anni sempre più colpiti dal maledetto mostro invisibile, mentre in Sicilia il presidente della Regione Musumeci rilancia con ordinanza fino a fine anno le mascherine anche all’aperto in luoghi pubblici affollati, mi piace molto aprire con i due piccoli gioielli siciliani che non solo sono Covid free perché tutti gli abitanti si sono vaccinati, ma addirittura hanno superato il 100 per cento aggiungendo alle somministrazioni locali anche quelle di non residenti, turisti o persone che abitano in paesi vicini o anche all’estero. Parlo di Palazzo Adriano, nel Palermitano, 1870 abitanti, reso famoso dal film di Peppuccio Tornatore “Nuovo Cinema Paradiso” per esserne stato set, con il 104%, di vaccinazioni; e poi la piccolissima Roccafiorita, nel Messinese, 184 abitanti tra cui molti anziani, che ha raggiunto addirittura il 117% dei vaccinati. Una specie di Paradiso dei vaccinati, reso naturalmente possibile dalle popolazioni ridottissime, ma anche da quel clima di totale collaborazione tra amministrazione e cittadini favorito dalle piccole comunità, dove tutti si conoscono e comunicano tra loro, in questa caso l’importanza fondamentale di immunizzarsi dal virus.
A queste piccole gioie, si contrappongono nuovi dolori legati allo scioglimento per infiltrazioni mafiose di un altro comune siciliano, nel solco di una triste consuetudine che sembra non volere finire. Come si legge in un comunicato del Consiglio dei ministri, lo stesso, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, essendo emerse forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata nei confronti dell’amministrazione locale, a norma dell’articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Bolognetta (Palermo) e il contestuale affidamento della gestione del Comune, per la durata di 18 mesi, a una commissione straordinaria. Su proposta dello stesso ministro, non risultando esaurita l’azione di recupero e risanamento del Comune, il Consiglio dei ministri ha deliberato la proroga, per un periodo di sei mesi, dello scioglimento del Consiglio comunale di Partinico. Triste storia che si ripete in vari comuni siciliani, dove il nome e l’onorabilità della maggioranza di persone perbene viene umiliato da frange mafiose che ammorbano la vita amministrativa.
Non può purtroppo mancare il femminicidio quotidiano, in una terribile scia nella quale temo che lo spirito di emulazione cominci ad avere un ruolo significativo. E’ accaduto vicino a Montese, sull’Appennino modenese: un uomo di 71 anni – che sembra soffrisse di Alzheimer – ha ucciso la moglie con un coltello, prima di tentare, stavolta senza riuscirci, di togliersi la vita. Al loro arrivo i sanitari lo hanno trovato in gravi condiziono e lo hanno trasportato in eliambulanza all’ospedale di Baggiovara. E intanto emergono altri particolari agghiaccianti sulla strage di Sassuolo: il pluriomicida-suicida Nabil ha risparmiato il bisnonno 97enne gravemente ammalato, che dal suo letto non si sarebbe reso conto di nulla.
Ultime dal confine della vergogna. I media di Minsk hanno riferito che l’accampamento di migranti in Bielorussia al confine con la Polonia è stato sgomberato dalle autorità locali. Le persone che da giorni si trovavano nella zona tra il villaggio bielorusso di Bruzgi e quello polacco di Kuznica sono state trasferite in una struttura ad alcune centinaia di metri di distanza. Notizia tristissima: un bambino di un anno, secondo quanto riferisce un’organizzazione umanitaria polacca, è stato ritrovato privo di vita nel bosco vicino al confine, mentre i suoi genitori erano feriti e sono stati soccorsi. Sempre più terribile e disumana questa vicenda che contrappone interessi di Paesi confinanti giocati sulla pelle di gente disperata: adesso è Putin a rinfacciare all’Unione Europea di usare i migranti come forma di pressione sulla Bielorussia in un indecente scambio di accuse reciproche e uguali.
Chiudo con la memoria del 19 novembre del 2001: vent’anni fa la giornalista catanese Maria Grazia Cutuli, inviata del Corriere della Sera in Afghanistam, fu uccisa in un agguato a 40 chilometri da Kabul insieme a tre colleghi stranieri. Un pensiero commosso a lei e a tutti i giornalisti che hanno perso la vita per fare bene il loro, nostro mestiere.
Buona giornata