Amiche e amici del #Tanomattinale buon giorno.
Oggi devo aprire con la terribile tragedia de L’Aquila che ha sconvolto l’Italia, una di quelle storie all’insegna della più drammatica fatalità che ci fanno rabbrividire perché subito pensiamo che potrebbero accadere ai nostri bimbi, figli e nipoti. Un gruppo di bambini tra i 3 e i 5 anni, che giocavano nel giardino di un asilo, è stato investito da un’auto che ha sfondato la recinzione esterna ed è piombata sui piccoli. Uno di loro, Tommaso di appena 4 anni è morto, mentre altri 5 sono rimasti feriti. Due di loro sono stati trasferiti al Policlinico Gemelli a Roma: a quanto si apprende, la prima bambina, 4 anni è stabile in respiro spontaneo, ha eseguito Tac Total body e le sue condizioni allo stato attuale non sono gravi. La seconda bimba, con frattura osso temporale ed ematoma sottodurale è stabile e in respiro spontaneo ma in prognosi riservata. Un bimbo è stato portato al Bambin Gesù: in prognosi attualmente riservata, è vigile e cosciente, sarebbe arrivato con un politrauma da investimento e contusioni polmonari. Due piccoli sono invece ricoverati all’ospedale San Salvatore dell’Aquila, mentre per un altro non c’è stata necessità di ricovero. Le condizioni del piccolo che ha perso la vita sono sembrate subito disperate. I medici hanno fatto il necessario per rianimarlo, ma è deceduto nel corso del trasporto all’ospedale dell’Aquila. L’incidente è avvenuto nella scuola Pile Primo Maggio che comprende un asilo e una materna e si trova in via Salaria Antica Est, nella periferia de L’Aquila. L’auto, una Volkswagen Passat grigia, era parcheggiata in una strada in discesa quando, per motivi ancora da accertare, si è messa in marcia. La macchina era di una mamma che era andata a prendere suo figlio all’asilo; secondo le prime testimonianze raccolte sul posto la donna avrebbe lasciato nella Passat il figlio più grande, di 8-10 anni circa e, questa la prima terrificante ipotesi, il bambino sarebbe riuscito a togliere il freno. L’auto in discesa ha preso subito velocità. Un’ipotesi davvero tragica, che dovrà comunque essere confermata dagli inquirenti, oppure c’è stato un problema meccanico. Le cause devono essere accertate da perizie sull’auto, posta sotto sequestro, mentre la donna proprietaria dell’auto è indagata per omicidio stradale. I soccorritori hanno dovuto liberare nel più breve tempo possibile alcuni piccoli rimasti incastrati tra il vano motore dell’auto e la cancellata. Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ha proclamato il lutto cittadino per la morte di uno dei bimbi. “Sono profondamente addolorato, non riesco neppure a immaginare il dolore che stanno provando i genitori dei bambini. Da padre e da rappresentante delle istituzioni sono sgomento. È una notizia terribile: speriamo e preghiamo che il bilancio non si aggravi”, ha detto subito dopo avere visitato il luogo dell’incidente.
Guerra Russia-Ucraina giorno 85.
Sul campo almeno 5 civili, tra cui un bambino di due anni, sono rimasti uccisi in un raid aereo russo a Bakhmut, nella regione ucraina orientale di Donetsk. Lo ha reso noto l’ufficio del procuratore regionale, citato dall’Ukrainska Pravda, precisando le vittime sono emerse tra i detriti di edifici colpiti. Altre 4 persone sono state ferite, tra cui tre minori di età compresa tra 9 e 17 anni. La regione di Donetsk è stata poi colpita da 28 bombardamenti russi in 24 ore, che hanno causato un morto e diversi feriti, tra cui bambini. Lo riferisce la polizia ucraina su Facebook. I russi “hanno sparato su 12 insediamenti. Tra i feriti ci sono tre bambini. 52 strutture civili sono state distrutte: abitazioni, 3 scuole, fabbriche, una fattoria e infrastrutture critiche”, scrive la polizia. Ancora piene di incertezze la situazione dentro l’acciaieria di Azovstal: i russi parlano di 959 soldati arresi del battaglione Azov, ma dentro ce ne sarebbero almeno altrettanti con tutti i comandanti.
Dalla Tass, agenzia di stampa ufficiale russa, una comunicazione che ci fa capire qual è lo stato dei rapporti tra Roma e Mosca: “La Russia ha deciso di espellere 24 diplomatici dell’ambasciata italiana a Mosca nell’ambito delle sue misure di ritorsione, ha affermato mercoledì la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. “Sì, questo è vero”, ha detto ai giornalisti in risposta alla domanda corrispondente. L’ambasciatore italiano a Mosca è stato convocato mercoledì dal ministero degli Esteri russo. Sempre mercoledì, il ministero degli Esteri russo ha dichiarato persone non gradite 34 diplomatici dell’Ambasciata di Francia a Mosca”. In risposta, la nota ufficiale del nostro Ministero degli Estero: “L’Italia prende atto della decisione della Federazione Russa di espellere 24 membri delle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane e dell’Ufficio ICE nella Federazione Russa. Il personale oggetto del provvedimento ha sempre esercitato le proprie funzioni nel pieno rispetto della Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche. Nel ribadire la ferma condanna per l’aggressione all’Ucraina da parte della Federazione Russa, l’Italia chiede con forza un immediato cessate il fuoco che ponga fine alle sofferenze della popolazione civile e garantisca l’avvio di negoziati concreti per una soluzione politica e sostenibile del conflitto”.
Intanto si è dichiarato colpevole il soldato russo, Vadim Shishimarin, 21 anni, originario di Irkutsk in Siberia è accusato di crimini di guerra nel primo processo che si è aperto in un tribunale di Kiev dall’inizio dell’invasione di Mosca. La corte giudicherà non solo Shishimarin, ma anche un altro russo che era con lui al momento dell’omicidio di un 62enne. L’accusa è di omicidio premeditato, il 28 febbraio scorso, nel nord dell’Ucraina; la vittima era in bicicletta, disarmato e parlava al telefono. “Durante l’udienza in tribunale, il pubblico ministero ha letto un breve atto d’accusa contro Vadim Shishimarin, il comandante dell’unità militare 32010 “4a divisione di carri armati Kantemirovskaya delle guardie della regione di Mosca”. Shishimarin ha confermato di ammettere pienamente la sua colpevolezza per l’omicidio di un civile nella regione di Sumy, il 62enne Oleksandr Shelipov. Ha anche confermato di essere pronto a testimoniare nel caso”, spiega Ukrinform news..Vadim Shishimarin era comparso in tribunale a Kiev il 13 maggio per l’udienza preliminare. Il giovane soldato rischia l’ergastolo. Le autorità ucraine fanno sapere che il giovane sta cooperando e ammettendo i fatti. Secondo gli inquirenti Shishimarin era a capo di un’unità russa su una divisione di carrarmati quando il convoglio è stato attaccato. Lui e altri 4 soldati hanno rubato una macchina e, mentre viaggiavano vicino al villaggio di Shupakhivka, nella regione di Sumy, avrebbero incontrato il 62enne su una bici. “Uno dei soldati ha ordinato all’accusato di uccidere il civile perché non li denunciasse”, ha spiegato l’ufficio del procuratore. Shishimarin ha fatto fuoco da un Kalashnikov dal finestrino del veicolo e “l’uomo – aggiunge l’accusa – è morto all’istante, poche decine di metri dalla sua casa”.
Da Ukrinform news, agenzia di stampa ucraina, apprendiamo che un grande e popolare ex calciatore diventa figura di rilievo per le iniziative a sostegno dell’Ucraina invasa: “Andriy Shevchenko, ex allenatore e giocatore della nazionale di calcio ucraina, diventa il primo ambasciatore dello United24 (u24.gov.ua). “Andriy ha guadagnato grande fiducia nell’arena internazionale con il suo lavoro e i risultati sportivi. E ora ha una nuova importante missione: raccontare al mondo gli eventi in Ucraina e incanalare la sua autorità per aumentare gli aiuti internazionali al nostro paese. Sono sicuro avrai successo!” Il presidente Volodymyr Zelensky ha pubblicato su Telegram. Durante una visita a Varsavia, il primo ministro ucraino Denys Shmyhal ha presentato la piattaforma United24 a partner e donatori internazionali. Il 17 maggio, il presidente Zelensky ha firmato un decreto sull’iniziativa di istituire il marchio nazionale United24 per unire gli sforzi dei partner internazionali a sostegno dell’Ucraina”.
Parole di forte sostegno del Presidente del Consiglio, Mario Draghi alla Prima Ministra della Repubblica di Finlandia, Sanna Marin, nell’incontro di ieri a Palazzo Chigi. “Il nostro colloquio avviene in un momento storico per l’Europa e per la Finlandia. La richiesta di adesione alla Nato è una chiara risposta all’invasione russa dell’Ucraina e alla minaccia che rappresenta per la pace in Europa, per la nostra sicurezza collettiva. L’Italia appoggia con convinzione la decisione della Finlandia, così come quella della Svezia. Sono due Stati Membri dell’Unione Europea, che già cooperano strettamente con la NATO, della quale condividono i valori fondanti e di cui contribuiranno a rafforzare le capacità. Vogliamo velocizzare le procedure interne per rendere l’adesione effettiva nel più breve tempo possibile. E intendiamo sostenere la Finlandia e la Svezia in questo periodo di transizione”. «Finlandia e Svezia daranno un gran contributo alla sicurezza», ha detto a sua volta Sanna Marin. «Abbiamo un esercito forte e moderno e già collaboriamo con la Nato. Sono molto grata al premier Draghi per il sostegno: la Finlandia sarà un partner affidabile e contribuirà alla sicurezza globale».
Da “The Kyiv Independent” l’ultimo bilancio dei civili uccisi: “Onu: 7.814 vittime civili in Ucraina a causa della guerra russa. Secondo l’agenzia delle Nazioni Unite per i diritti umani, al 16 maggio la guerra della Russia contro l’Ucraina ha ucciso almeno 3.752 civili e ferito almeno 4.062 dal 24 febbraio. L’agenzia ritiene che le cifre effettive siano considerevolmente superiori ai numeri confermati. La maggior parte delle vittime registrate sono state causate da armi esplosive con un’ampia area di impatto, inclusi i bombardamenti di artiglieria pesante e sistemi di lancio multiplo di razzi, ha scritto l’agenzia nel suo rapporto”.
E infine un comunicato laconico, ma dai contenuti significativi, tradotto dal sito della Casa Bianca: “Il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha parlato oggi al telefono con Yang Jiechi, membro del Politburo del Partito Comunista Cinese e Direttore dell’Ufficio della Commissione per gli Affari Esteri. Questa telefonata, che ha fatto seguito all’incontro del 14 marzo a Roma, si è concentrata sui problemi di sicurezza regionale e sulla non proliferazione. Il signor Sullivan e il direttore Yang hanno anche discusso della guerra della Russia contro l’Ucraina e di questioni specifiche nelle relazioni USA-Cina”. Non sappiamo e non sapremo cosa si siano detti, ma è certo che si tratta di un contatto importante.
Solo due parole, per chiudere, sull’elezione della forzista Stefania Craxi alla presidenza della commissione Esteri del Senato, rivendicata dal M5s dopo le dimissioni del putiniano Vito Petrocelli. Tante le polemiche, tira di nuovo brutta aria per la maggioranza del Governo di disunità nazionale e della questione, anche per espressa richiesta del leader pentastellato Giuseppe Conte, dovrà farsi presto carico il premier Super Tutto Mario Draghi.
E’ tutto, buona giornata.
(le foto dal web)
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