Amiche e amici del #Tanomattinale buon giorno.
Apro con una notizia molto importante della notte. La polizia congolese ha arrestato i cinque presunti assassini dell’ambasciatore italiano in Congo Luca Attanasio, ucciso in un’imboscata il 22 febbraio 2021 assieme al carabiniere di scorta Vittorio Iacovacci e all’autista Mustapha Milambo, e dell’uomo d’affari, Simba Ngezayo, freddato nel novembre 2020. Lo hanno annunciato le autorità del Nord Kivu in una conferenza stampa a Goma. A premere il grilletto sarebbe stato il capo della banda, specializzata in sequestri di persona, che risponde al nome di “Aspirant” e che però “è ancora in fuga”, ha aggiunto Aba Van Ang. “Ma sappiamo dove si trova, e speriamo di trovarlo”. I criminali avrebbero voluto sequestrare l’ambasciatore con l’obiettivo di ottenere un riscatto da un milione di dollari, ma il piano è fallito e hanno subito deciso di uccidere Attanasio. Il giornalista di France24 Justin Kabumba ha detto all’AGI che “solo due di loro sono i presunti assassini dell’ambasciatore Luca Attanasio, e uno ha confessato”. ll giovane diplomatico ha ricevuto a dicembre dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella la “Gran Croce d’onore” postuma ed è stato promosso ambasciatore di grado dalla Farnesina.
Flash Ansa delle 5,59. I carabinieri hanno arrestato un assessore del Comune di Palagonia per concorso nell’omicidio di Francesco Calcagno, ucciso o nel paese della Piana di Catania il 23 agosto del 2017.Per la Dda il delitto “sarebbe stato commesso per agevolare un gruppo mafioso legato alla ‘Stidda’ e avrebbe collegamenti con l’uccisione, il 5 agosto del 2016, del consigliere comunale Marco Leonardi”. Per l’uccisione di Calcagno, assassinato con cinque colpi di pistola in un fondo agricolo, i carabinieri il 7 settembre del 2017 avevano già arrestato il presunto autore materiale del delitto, Luigi Cassaro, 54 anni.
La procura di Milano ha indagato Beppe Grillo per i contratti pubblicitari sottoscritti nel 2018-2019 da Moby Spa con il blog beppegrillo.it. Al cofondatore e garante del Movimento 5 stelle viene contestata l’ipotesi di traffico d’influenze illecite. In comunicato della procura di Milano relativo all’inchiesta per i contratti pubblicitari sottoscritti nel 2018-2019 da Moby Spa, di cui Vincenzo Onorato è l’armatore, con il blog beppegrillo.it, si legge che Onorato, co-indagato per traffico di influenze illecite, “ha richiesto a Beppe Grillo una serie di interventi in favore di Moby” che il co-fondatore e garante del Movimento 5 stelle “ha veicolato a esponenti politici trasferendo quindi al privato richiedente le relative risposte”. Dall’inchiesta della procura di Milano sui rapporti tra Beppe Grillo e Vincenzo Onorato è emerso “allo stato che la società Beppe Grillo srl, di cui Grillo è socio unico e legale rappresentante, ha percepito da Moby spa 120 mila euro annui negli anni 2018 e 2019, quale corrispettivo di un ‘accordo di partnership’ avente a oggetto la diffusione su canali virtuali di ‘contenuti redazionali’ per il marchio Moby”. “Nel triennio 2018-2020, Moby ha sottoscritto un contratto con la Casaleggio associati srl che prevedeva il pagamento di 600mila euro annui – si legge nellanota della procura – quale corrispettivo per la stesura di un piano strategico e per l’attuazione di strategie per la sensibilizzazione dell’opinione pubblica e gli stakeholders alla tematica della limitazione dei benefici fiscali alle sole navi che imbarcano personale italiano e comunitario”.
Quirinale. Il de profundis per il vecchio B lo ha intonato senza troppi giri di parole il suo telefonista scelto, che a quanto pare non è stato tanto bravo né produttivo. “Ieri era abbastanza triste”, ha raccontato Vittorio Sgarbi, che in queste settimane ha aiutato il capo di Forza Italia a contattare parlamentari per convincerli in vista del voto per il Quirinale, a “Un giorno da Pecora”, su Rai Radio 1. “Ci devono essere delle inquietudini di natura psicologica, non degli elettori, ma nel candidato, perché è rimasto a Milano. Credo che questa, come dire, pausa dipenda dal fatto che starà pensando se c’è una via d’uscita onorevole, con un nome che sia gradito a lui, forse Mattarella. E ha aggiunto che l’operazione “si è fermata oggettivamente”. A parte il fatto che il gradimento per il presidente uscente mi sembra una botta di frastornamento, viste le ripetutissime dichiarazioni di Mattarella sulla fine del suo mandato, devo dire che questa storia mi ha fatto venire in mente la bellissima “Canzone per te” di Sergio Endrigo: La festa appena cominciata è già finita. Il cielo non è più con noi …”. Non ho deciso, ma sono molto ottimista. Ma vecchio B non molla: “Non deluderò chi mi ha dato fiducia”. E intanto sembra avanzare con forza la candidatura quasi naturale al Quirinale del Super Tutto Premier Mario Draghi, che ieri è andato a incontrare Mattarella, quasi un passaggio di consegne.
E’ stata invece vera festa di compleanno da presidente dell’Assemblea del Parlamento d’Europa, come da previsioni, per Roberta Metsola, politica maltese, membro del Partito Nazionalista nel suo Paese: è nata 43 anni e un giorno fa, il 18 gennaio 1979. “La prima cosa che vorrei fare, come presidente, è raccogliere l’eredità che ci ha lasciato David Sassoli. David era un combattente per l’Europa, per noi, per questo Parlamento. Credeva nel potere dell’Europa di forgiare un nuovo percorso in questo mondo. Grazie David … Onorerò David Sassoli come presidente battendomi sempre per l’Europa. Voglio che le persone recuperino un senso di fede ed entusiasmo nei confronti del nostro progetto. Credo in uno spazio condiviso più giusto, equo e solidale”: sono le prime parole della neopresidente, che succede al compianto, amatissimo David. Metsola (del Ppe, Partito Popolare Europeo), politica maltese è stata eletta alla prima votazione a Strasburgo. I voti sono stati 690, schede bianche e nulle 74, voti espressi 616. La maggioranza era di 309 voti. La maltese ha raccolto 458 voti, la svedese dei Verdi Alice Kuhnke 101, la spagnola della Sinistra Sira Rego 57. “La disinformazione nel periodo pandemico ha alimentato isolazionismo, e nazionalismo, queste sono false illusioni, l’Europa è l’esatto opposto di questo. Mi sento onorata della responsabilità che mi affidate. Prometto che farò de mio meglio per lavorare a vantaggio di tutti i cittadini”, ha aggiunto Roberta Metsola pronunciando le sue prime parole da presidente in italiano. E ancora: “Il green deal è l’occasione per l’Europa per reinventarsi. La lotta al cambiamento climatico è un destino comune, non è possibile separare ambiente ed economia. Il Fondo per ripresa e resilienza sarà occasione per finanziare la transizione. Coloro che cercano di distruggere l’Europa sappiano che questo parlamento la difenderà. Dobbiamo combattere contro la narrativa antieuropea che prende piede così facilmente. Nazionalismo, autoritarismo sono false soluzioni che non offrono soluzioni. Per coloro che minacciano donne e cittadini Lgbt sappiano che questo Parlamento li difenderà, coloro che minacciano lo stato di diritto sappiano che non indeboliranno l’unità di questo Parlamento”.
Come informa un comunicato della Regione siciliana, dalle 14 di ieri (martedì 18 gennaio) “è consentito anche ai passeggeri privi di green pass, diretti verso la Penisola, di attraversare lo Stretto di Messina con i traghetti. La disposizione resta vigente fino alla cessazione dello stato di emergenza. La stessa facoltà è riconosciuta agli abitanti delle Isole minori siciliane. L’ordinanza è stata appena firmata dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. Il provvedimento è adottato «al fine di garantire e salvaguardare la continuità territoriale, l’accesso e l’utilizzo dei mezzi marittimi di trasporto pubblico per l’attraversamento dello Stretto di Messina nonché per i collegamenti da e per le Isole minori siciliane». Nell’ordinanza si legge inoltre che «i soggetti che si avvalgono delle navi aperte per i collegamenti marittimi nello Stretto di Messina a bordo di autovetture o di altro mezzo di trasporto è fatto divieto di abbandonare il mezzo medesimo per tutto il tempo della traversata. Se si tratta invece di pedoni, gli stessi sono obbligati a permanere negli spazi comuni aperti delle imbarcazioni, restando al contrario inibito l’accesso ai locali chiusi. In ogni caso, è fatto obbligo per tutti i passeggeri di mantenere indossata, per tutto il periodo di permanenza a bordo dei suddetti mezzi di trasporto marittimo, una mascherina Ffp2. L’accesso ai mezzi di trasporto marittimo per l’attraversamento dello Stretto di Messina e per il movimento dalle Isole minori, benché non si richieda il possesso del super green pass, è consentito soltanto a chi può esibire il referto negativo di un tampone antigenico o molecolare”. Stessa ordinanza ha firmato il presidente delle Regione Calabria Occhiuto.
Cronaca nera, giustizia dopo una vicenda orribile. Il Gup del Tribunale di Siracusa ha condannato all’ergastolo Giampiero Riccioli, 51 anni, ristoratore siracusano, accusato del duplice omicidio di Alessandro Sabatino, di 40 anni, e Luigi Cerreto, di 23, i due badanti del padre. I due campani erano scomparsi nella primavera del 2014. Tracce dei loro corpi furono ritrovate nel febbraio dello scorso anno nella villa di Riccioli, in contrada Tivoli, a una decina di chilometri da Siracusa. Sabatino e Cerrato, secondo la ricostruzione della Procura, furono vittime di una autentica esecuzione: legati con delle fascette, fatti inginocchiare e uccisi con un colpo di pistola alla testa. Poi furono sepolti nel giardino della villa in un punto su cui poi è stato realizzato un barbecue in muratura. Causa del duplice omicidio sarebbero stati i dissapori sorti tra Riccioli e i badanti perché questi ultimi avevano denunciato i maltrattamenti del figlio nei confronti del padre. Di qui la decisione di ammazzarli per vendetta.
Una schifezza dal mondo. Si è presentato in aula con la testa rasata e con abiti scuri, ha fatto il saluto nazista e ha portato con sé cartelli dove in inglese era scritto: “Fermate il vostro genocidio contro le nostre nazioni bianche” e “Guerra civile-nazista”. Si è ancora una volta orrendamente preso la scena Anders Behring Breivik, il terrorista norvegese di estrema destra che nel 2011 uccise 77 persone tra Oslo e Utoya. Al giudice ha chiesto la libertà condizionale, in videocollegamento dalla palestra del carcere di Skien, dove sta scontando la sua condanna a 21 anni di carcere, il massimo della pena detentiva ammessa in Norvegia. “Come in qualsiasi altro stato di diritto, un detenuto ha il diritto di richiedere la libertà condizionale e Breivik ha deciso di avvalersene”, ha spiegato il suo avvocato Oystein Storrvik. Il giudice ha tempo fino a domani per valutare la richiesta, che quasi certamente non avrà successo, dato che Breivik ha dimostrato più di una volta di non essersi pentito del gesto che ha compiuto. Due mesi fa aveva inviato ai sopravvissuti e alle famiglie delle vittime di Utoya lettere in cui inneggia al potere bianco.
Coviddi per finire, non in bellezza. A proposito di cifre: fanno molta impressione i 434 morti comunicati ieri, ma sono in realtà 360, quelli in più non erano stati comunicati prima. Sempre troppi, ma questo dato tano sbagliato sollecita ancora una volta la necessità di sistemare la comunicazione. E poi c’è l’OMS a ricordarci sempre quanto siamo messi male: “Questa pandemia non è affatto finita e, con l’incredibile crescita di Omicron a livello globale, è probabile che emergano nuove varianti”, ha detto il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale per la sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus nel briefing sul Covid da Ginevra. E poi: “Omicron può essere in media meno grave, ma la narrativa che si tratti di una malattia lieve è fuorviante, danneggia la risposta generale alla pandemia costa più vite”. Come dire: statevi accuorti, non abbassate la guardia. Giusto. Ma come mai, mi chiedo, ogni volta che si parla di curve in calo e si cerca di guardare al futuro con meno pessimismo, arriva sempre questo signor Ghebreyesus e ci fa di nuovo scantare tutti? Mah …
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