Tanomattinale

#Tanomattinale 19 dicembre 2021: morire a 20 anni, a Torino continua la strage del lavoro, la bolla di metano esplosa a Ravanusa, Omicron avanza in Europa, il bimbo afghano ritrovato

Amiche e amici del #Tanomattinale buona domenica.

Mi ha rattristato moltissimo vedere e rivedere in queste ore la bella faccia, piena di speranze per il futuro, di Filippo Falotico, il ventenne ennesima vittima, una delle ultime quattro di ieri, a Torino della strage infinita del lavoro in Italia. E dunque mi sembra doveroso aprire oggi con questa terribile notizia, l’ultima di una tragica sequenza che scandalizza il Paese per qualche ora, per poi essere dimenticata prima del prossimo incidente. Senza che si riescano a trovare le misure giuste per arginare il fenomeno. Secondo i dati Inail, a fine ottobre i morti sul lavoro in Italia erano 1017, oggi saranno qualche decina in più: numeri veramente impressionanti.Le ultime tre vittime sono gli operai morti ieri mattina a Torino a seguito del cedimento di una gru da cantiere in via Genova. Se ne stava ultimando l’allestimento per la ristrutturazione della facciata di un condominio quando si è verificato l’incidente. Le vittime si chiamano Roberto Peretto, di Cassano d’Adda (Milano), 52 anni, Marco Pozzetti, 54 anni, di Carugate (Milano) e il giovanissimo Filippo Falotico, 20 anni, di Coazze (Torino). I primi due sono morti sul colpo, il terzo poche ore dopo in ospedale, al Centro Traumatologico ortopedico di Torino. Feriti un altro gruista, Mirzad Svrka, 39 anni, bosniaco e residente a Chivasso (Torino), e due passanti.

In base alla prima ricostruzione, erano sulla gru e sono precipitati da decine di metri di altezza, uno è finito sotto il contrappeso in cemento. Il braccio dell’automezzo dell’azienda Calabrese si è spezzato in due, restando agganciato alla base, ed è piombato su una palazzina di sette piani di fronte. Gli uomini coinvolti sino rimasti incastrati sotto una parte dell’intelaiatura. Per il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Agatino Carrolo sarebbe stato un cedimento strutturale la causa del crollo: “Da un primo accertamento c’è stato un cedimento alla base della gru che ha comportato a cascata il crollo della struttura reticolare che serviva per le operazioni di manutenzione della facciata ma non escludo altri cedimenti localizzati lungo lo sviluppo della volata della gru”.

Tra le tante reazioni a questo ennesimo, tragico incidente, mi sembra molto chiara ed efficace, la condivido in pieno, quella del segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra dal palco della manifestazione nazionale a Roma, quando è arrivata la notizia da Torino: “Una strage indegna in un paese moderno e civile: ancora oggi tre morti e feriti. Non è possibile che persone perdano la vita per la mancanza di misure di sicurezza, per la non applicazione dei contratti e per il non rispetto delle norme”. Le ultime norme sulla sicurezza sul lavoro, ha aggiunto riferendosi ai recenti provvedimenti del Governo, “sono solo primi passi che vanno nella direzione giusta, ma ne servono ancora di più. Servono più ispettori e controlli, un grande investimento sulla prevenzione e sulla formazione. Una vera cultura della sicurezza e della legalità”.

Ma c’è anche un’altra povera vittima del lavoro che non dobbiamo dimenticare: Rossella Mastromartino, operaia 36enne investita ieri nella zona industriale di Melfi da un pullman dopo avere finito il turno di notte. E’ morta all’ospedale di Potenza, dove era stara ricoverata in gravissime condizioni. Per tragica beffa del destino, l’ha investita mentre attendeva il pullmann per tornare a casa un autobus di linea con a bordo gli operai che avevano terminato il turno di notte, nei pressi della Lear Corporation.

E ora, dall’ANSA, le importanti parole del del procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio per fare chiarezza, in maniera ufficiale, sulle cause della strage di via Trilussa a Ravanusa: “L’esplosione è stata prodotta da una ‘bolla’ o ‘camera’ di metano innescata da una casuale scintilla … Si sta cercando di ricostruire la dinamica dell’esplosione e del successivo propagarsi della ‘palla di fuoco’ e dell’onda d’urto. Viceversa, sul come e sul perché si sia creata la ‘bolla’, e perfino sul punto esatto dove la stessa si sia creata (al momento localizzata al di sotto o in adiacenza della abitazione del civico numero 65 di via Trilussa), permangono dubbi che saranno sciolti dalle investigazioni tecniche e di polizia giudiziaria in corso”.Nel corso dei diversi sopralluoghi “sono stati repertati, per le successive analisi, diversi ed eterogenei materiali rinvenuti sul luogo del disastro”, ha spiegato il procuratore Patronaggio.

Coviddi. Crescono i contagi, cresce la paura, in Olanda è già lockdown, in Inghilterra dovrebbe cominciare dopo Natale, nel nostro Paese il Governo prenderà qualche nuova decisione prima di Natale. E intanto l’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, rende noto che la variante Omicron e’ stata segnalata in 89 paesi e il numero di casi raddoppia in 1,5-3 giorni nelle aree ad alta trasmissione. L’organizzazione spiega: “Omicron si sta diffondendo rapidamente nei Paesi con alti livelli di immunità della popolazione, ma non é chiaro se ciò sia dovuto alla capacità del virus di eludere l’immunità, alla sua intrinseca maggiore trasmissibilità o a una combinazione di entrambi”. E ancora: “Sono necessari più dati per comprendere il profilo della gravità e in che modo é influenzata dalla vaccinazione e dall’immunità’ preesistente”. “I ricoveri nel Regno Unito e in Sudafrica continuano ad aumentare – ha aggiunto l’Oms – e, dato il numero di casi in rapido aumento, é possibile che molti sistemi sanitari vengano rapidamente sopraffatti”. Insomma non c’è da stare allegri, anche se qualche cretino – lo è pure se è professore e magari importante – continua a raccontare che sono i media a creare panico.

Voglio chiudere questo ancora triste mattinale domenicale con una bella notizia dal mondo. E’ stato ritrovato Sohail Ahmadi, il bimbo afghano disperso dopo essere stato affidato dai genitori a un marine Usa all’aeroporto Hamid Karzai di Kabul durante il caos del ritiro dall’Afghanistan la scorsa estate. Racconta il quotidiano inglese Times che il piccolo, che adesso ha sei mesi, è ora al sicuro ed è stato trovato nell’abitazione di un tassista a Kabul, che si sarebbe preso cura di lui fino a ora, dopo mesi di ricerche a seguito di un appello da parte dei genitori Mirza Ali Ahmadi e sua moglie Suraya, che erano all’aeroporto il 19 agosto per cercare di lasciare l’Afghanistan dopo l’arrivo al potere dei talebani. In mezzo alla calca davanti ai cancelli dell’Abby Gate, tra migliaia di altre persone in attesa di entrare nello scalo, avevano affidato il bambino a un militare americano nel timore, pensando che sarebbero presto arrivati all’ingresso per riprenderlo con loro. Da quel momento non avevano avuto più notizie del piccolo, ma adesso lo riabbracceranno.

E’ tutto, buona giornata

Gaetano Perricone

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