#Tanomattinale 19 aprile 2022: guerra in Ucraina, cominciata la grande offensiva nel Donbass; lo scambio di prigionieri che fa discutere; Putin premia i presunti massacratori di Bucha; orrendo femminicidio a New York

Amiche e amici del #Tanomattinale buon giorno.

Guerra Russia-Ucraina, giorno 55. Nel Donbass è cominciata la temutissima grande offensiva della Russia. Lo ha annunciato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un discorso video, come riferisce Ukrinform News, agenzia di stampa ucraina: “Ora possiamo dire che le truppe russe hanno iniziato la battaglia per il Donbas per la quale si stavano preparando da tempo. Gran parte dell’esercito russo è ora concentrato su questa offensiva. Non importa quanti soldati russi siano portati lì, combatteremo. Ci difenderemo. Lo faremo ogni giorno. Non daremo nulla all’ucraino e non abbiamo bisogno di qualcosa che non ci appartenga”, ha detto il presidente dell’Ucraina. Secondo Zelensky, negli ultimi tempi gli invasori russi hanno attaccato in modo leggermente più ponderato nell’Ucraina orientale e meridionale rispetto a prima.

Stanno facendo pressioni, cercando un punto debole nella difesa del Paese per dirigere lì le loro forze principali. “Apparentemente, i generali russi abituati a non contare le perdite hanno già ucciso così tanti militari russi che anche loro devono stare più attenti. Altrimenti, nessuno sarà lasciato ad attaccare. Ma non facciano sperare che questo li aiuterà. È solo questione di tempo, quando libereremo l’intero territorio del nostro stato”, ha sottolineato Zelensky. Il presidente dell’Ucraina ha espresso gratitudine a tutti i difensori ucraini, a tutte le città eroiche che mantengono la difesa e proteggono il destino dell’intero stato. “Rubizhne, Popasna, Zolote, Lysychansk, Sievierdonetsk, Kramatorsk e tutti gli altri insediamenti, che sono stati e rimarranno sempre con l’Ucraina”, ha aggiunto Zelensky”Argomento del giorno ieri un possibile scambio di prigionieri, con il coinvolgimento di due britannici combattenti per l’Ucraina. Ecco, in due note diverse, il racconto dettagliato della TASS, l’agenzia di stampa ufficiale russa, che ha definito “mercenari” i due prigionieri.

La prima notizia alle 13,30: “I mercenari britannici Aiden Aslin e Shaun Pinner, catturati dalle forze armate russe e dalla DPR (Repubblica Popolare di Donetsk, n.d.r.), hanno chiesto al primo ministro britannico Boris Johnson di scambiarli con il politico ucraino Viktor Medvedchuk. Il filmato del loro appello è stato mostrato lunedì nel programma 60 Minutes sul canale televisivo Rossiya 1. “Signor Boris Johnson, sono Shaun Pinner. Nelle ultime cinque o sei settimane sono successe molte cose di cui non sono pienamente consapevole, ovviamente. Capisco che il signor Medvedchuk è stato arrestato e cerchiamo di scambiare me stesso e Aiden Aslin per il signor Medvedchuk”, ha detto Pinner, “Ovviamente, apprezzerei davvero il suo aiuto in questa faccenda”. Pinner ha notato che è stato “trattato bene” in cattività. “Capisco appieno la situazione in cui mi trovo, siamo stati nutriti, abbeverati e questo è tutto ciò che posso davvero dire”, ha aggiunto. Inoltre, il britannico ha contattato i suoi parenti e ha chiesto loro di trasmettere la sua richiesta anche a Johnson. Ha suggerito che il legislatore del suo distretto, membro del parlamento, parlasse con Johnson in modo che il primo ministro britannico convincesse Zelensky a prendere una decisione sul possibile scambio. In precedenza, la moglie di Medvedchuk, Oksana Marchenko, ha fatto appello ai parenti e agli amici dei prigionieri britannici per chiedere al primo ministro britannico Boris Johnson di scambiarli con suo marito.

“Penso che Boris debba ascoltare ciò che ha detto Oksana [la moglie di Medvedchuk]”, ha detto Eslin a sua volta, “Se Boris Johnson si preoccupa davvero dei cittadini britannici come dice di fare, allora lo aiuterà”.La seconda notizia poco dopo, alle 13,37: “Il politico ucraino Viktor Medvedchuk ha invitato i presidenti Vladimir Putin della Russia e Vladimir Zelensky dell’Ucraina a scambiarlo con militari e residenti di Mariupol. “Io, Viktor Vladimirovich Medvedchuk, voglio chiedere al presidente russo Vladimir Putin e al presidente ucraino Vladimir Zelensky che la parte ucraina mi scambi con i difensori e i residenti di Mariupol, che sono ancora lì e non possono lasciare la città in sicurezza attraverso i corridoi umanitari”, ha detto in un indirizzo video pubblicato lunedì sul canale Telegram del Servizio di sicurezza ucraino (SBU)”.

E poi c’è la decisione, evidentemente ed estremamente provocatoria, del presidente russo, che ha voluto “premiare” il reparto di stanza nella città ucraina di Bucha accusato degli spaventosi massacri emersi in questi giorni oggetto di investigazioni internazionali come crimini di guerra. Traduco dall’inglese la notizia dal sito del Cremlino, da notare il tono pomposo e platealmente retorico. Sentite un po’: “Il presidente Vladimir Putin ha firmato un ordine esecutivo per conferire il titolo onorifico di Guardie alla 64a brigata di fucili a motore distaccati che, d’ora in poi, sarà chiamata 64a brigata di fucili a motore distaccati delle guardie. Questo ordine esecutivo onora l’eroismo del personale della brigata, così come la loro forza d’animo e il loro coraggio durante le operazioni di combattimento per difendere la Patria e gli interessi dello stato nei conflitti armati.

Il messaggio recita, in parte: “Questa alta distinzione riconosce i tuoi meriti speciali, il grande eroismo e il coraggio nel difendere la tua Patria e nel proteggere la sovranità e gli interessi nazionali della Russia. Attraverso azioni astute e audaci durante l’operazione militare speciale in Ucraina, il personale dell’unità è diventato un modello nell’adempimento del proprio dovere militare, valore, dedizione e professionalità. Sono convinto che voi, soldati e ufficiali – guardie, continuerete a essere fedeli al vostro giuramento, servirete la Patria con onore e garantirete in modo affidabile la sicurezza e la vita pacifica dei cittadini della Russia”. Sembra incredibile, dopo tutto quello che abbiamo visto, ma la guerra è anche questo, propaganda offensiva dell’intelligenza.

Chiudo con la cronaca nera. L’ANSA ci racconta di un orrendo omicidio a New York, dove una donna, la 51enne Orsolya Gaalm, madre di due figli, è stata uccisa e il suo corpo infilato in un borsone ritrovato vicino ad un parco nel Queens. La polizia ha definito il caso un vero guallo e ora è caccia al killer, ripreso dalle telecamere di sorveglianza mentre trascinava la borsa per strada poche ore prima del ritrovamento. La vittima viveva in una enorme villa in stile Tudor e il corpo è stato rinvenuto verso nella mattina di sabato su Metropolitan Avenue nei pressi di un parco da un uomo che portava a spasso i suoi due cani.

“E’ stato scioccante”, ha raccontato Glenn Van Nostrand. La polizia ha portato via in manette il figlio 13enne, interrogato e poi rilasciato. L’altro figlio di 17 anni era invece in viaggio con il padre e marito della vittima a Portland, in Oregon. Come emerso dalle prime indagini, la 51enne era uscita venerdì sera tornando nella sua villa di Forest Hills intorno alle 23: sembra che abbia detto al 13enne che andava a teatro mentre invece si sarebbe incontrata con un uomo.

Il New York Post ha inoltre riferito che il killer avrebbe inviato al marito della donna un messaggio: “La tua intera famiglia sarà la prossima”. Fonti delle forze dell’ordine a conoscenza dei risultati dell’autopsia hanno rivelato al New York Post che la donna è stata brutalmente accoltellata per quasi 60 volte.

Orsolya Gaal e’ stata colpita all’arteria carotide e alla trachea, ma sono state trovate ferite da coltello pure sulle dita e sui palmi delle mani. E altre ferite sono state rivenute al collo, al busto e al braccio sinistro. Non sembra per ora che la vittima abbia subito violenze sessuali.

E tutto, buona giornata. (le foto dal web)