#Tanomattinale 19 aprile 1982: “Barca nostra” e i 1000 morti in mare di 6 anni fa, l’immunità di Breton, la Sicilia che si vaccina, femminicidio nel vicentino, i super-separatisti del calcio

Amiche e amici del #Tanomattinale buon lunedì.

Il filo conduttore delle mie sciocchezze di oggi segue quella che è ed è sempre stata la priorità delle attenzioni della mia anima: dai disperati del mondo ai più stratosfericamente ricchi che se ne strafottono dei drammi dell’umanità e si arricchiscono ancora di più proprio nei momenti peggiori della storia. E così il mattinale del 19 aprile 2021 voglio cominciarlo con il ricordo di una delle più spaventose tragedia che pesano sulla coscienza dell’umanità intera, avvenuta sei anni fa. La notizia di partenza è che ritornerà al porto Augusta domani, martedì 20 aprile, “Barca Nostra”, il relitto del barcone affondato nella notte tra il 18 e il 19 aprile 2015 nel Canale di Sicilia, a 96 km dalla costa libica e 193 km a sud dell’isola di Lampedusa, in acque internazionali. Noto alle cronache come “relitto della morte”, il peschereccio fu recuperato dai fondali del Canale di Sicilia circa un anno dopo il tragico affondamento. Nel naufragio morirono tra 700 e 1100 migranti: è considerata la più grande tragedia nel Mediterraneo fra i viaggi della speranza. Ci furono soltanto 28 superstiti. L’artista svizzero-islandese Christoph Büchel, ideatore del progetto “Barca Nostra”, ha portato il relitto alla Biennale di Venezia 2019, con l’idea di trasformarlo in memoria collettiva, in reliquia per ricordare il valore dei diritti umani; adesso, dopo lunghe vicissitudini, il ritorno in Sicilia. “Il relitto dismette ora la sua funzione artistica e riassume pienamente quella di pungolo delle coscienze, di testimone non muto, simbolo di tutte le luttuose tragedie delle genti costrette ad attraversare deserti e mari per cercare la felicità – hanno spiegato in una nota il sindaco di Augusta Giuseppe Di Mare e la portavoce del Comitato 18 aprile Cettina Saraceno – Noi continueremo ad impegnarci per farne il catalizzatore di iniziative di solidarietà, di pace e di fratellanza. Lavoreremo insieme perché esso rimanga un udibile ed ineludibile monito verso chi costringe all’esodo tanta umanità e poi, alzando recinti in terra e in mare, la respinge“.

E passiamo ai quotidiani annunci trionfali che ci proiettano verso il mondo, a mio avviso ancora molto lontano, dell’immunità dal virus maledetto, della serenità, della vita quasi normale. “Nei prossimi tre mesi arriveranno 54 milioni di dosi per l’Italia, ben 6 milioni in più di quelle previste. Non sono solo Pfizer, ma di tutto il portfolio, si tratta più di tre volte di quello ricevuto nel primo trimestre. C’è una fase di accelerazione. E’ importante farsi vaccinare perché solo dopo si arresterà l’epidemia”. Nel giorno in cui l’Italia supera i 15 milioni di vaccinazioni, dalla Ue arriva l’annuncio del commissario per il mercato interno Thierry Breton (uno che sembra insuperabile nel campo del marketing dell’ottimismo), intervistato ieri sera da Fabio Fazio, sottolineando che questo permetterà di “vaccinare il 70 per cento degli adulti entro luglio”. Di questo passo, secondo la ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini, l’immunità di gregge potrà essere raggiunto ad agosto o settembre. E mentre è in corso la distribuzione delle oltre 400 mila dosi di Moderna arrivate all’hub nazionale di Pratica di Mare, la nuova settimana della campagna vaccinale anti-Covid in Italia sarà segnata martedì dalla fondamentale decisione dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) su Johnson&Johnson, il monodose bloccato dopo pochi casi di trombosi su sette milioni di somministrazioni negli Stati Uniti.

Buone decisamente le notizie dalla Sicilia: sono già oltre 25 mila le dosi di AstraZeneca somministrate negli ultimi tre giorni, ma attendiamo i dati definitivi, che potrebbero superare i 30mila. Tanti amici della mia generazione hanno rotto gli indugi e si sono vaccinati con AstraZeneca. L’accelerazione della campagna di vaccinazione è frutto dell’iniziativa “Open weekend” voluta dal governo regionale guidato da Nello Musumeci, con la quale è stata data la possibilità agli ultra sessantenni di potersi immunizzare, con il siero anglo-svedese prodotto a Oxford, anche senza prenotazione. Da venerdì scorso, complessivamente, nei 66 Hub e Centri delle nove province dell’Isola sono state iniettate oltre 71mila dosi dei tre vaccini a disposizione. Probabilmente l’iniziativa sarà ripetuta forse già nel prossimo weekend.

Passo all’ennesimo femminicidio, il mattinale non li dimentica mai. Un cinquantenne ha ucciso la moglie di 39 anni a martellate a Pove del Grappa (Vicenza). Dopo il delitto l’uomo si è costituito ai Carabinieri. A dare l’allarme con una chiamata al 112 è stato lo stesso omicida, fermato dai carabinieri della compagnia di Bassano del Grappa una volta arrivati nella sua abitazione. Secondo quanto si è appreso il delitto si è consumato all’interno dell’abitazione della coppia, originaria dell’Albania. I due hanno due figli di 13 e 9 anni e al momento non è dato sapere se l’omicidio è stato consumato davanti a loro. Secondo alcune indiscrezioni gli stessi militari avrebbero già recuperato l’arma del delitto.

Come avevo accennato, ho aperto con il ricordo di una tragedia della disperazione, chiudo con una notizia ufficializzata nella notte che riguarda gente con i soldoni, i super ricchi separatisti del pallone. Dodici club europei di calcio hanno annunciato di aver raggiunto un accordo per costituire una nuova competizione calcistica infrasettimanale, la Super League, “governata dai Club Fondatori, presieduta da Florentino Perez, presidente del Real Madrid, con vicepresidente Andrea Agnelli, presidente della Juventus. “AC Milan, Arsenal FC, Atlético de Madrid, Chelsea FC, FC Barcelona, FC Internazionale Milano, Juventus FC, Liverpool FC, Manchester City, Manchester United, Real Madrid CF e Tottenham Hotspur hanno tutti aderito in qualità di Club Fondatori – si legge nel comunicato notturno – È previsto che altri tre club aderiranno come Club Fondatori prima della stagione inaugurale, che dovrebbe iniziare non appena possibile. In futuro i Club Fondatori auspicano l’avvio di consultazioni con UEFA e FIFA al fine di lavorare insieme cooperando per il raggiungimento dei migliori risultati possibili per la nuova Lega e per il calcio nel suo complesso. La creazione della Super League arriva in un momento in cui la pandemia globale ha accelerato l’instabilità dell’attuale modello economico del calcio europeo. Inoltre, già da diversi anni, i Club Fondatori si sono posti l’obiettivo di migliorare la qualità e l’intensità delle attuali competizioni europee nel corso di ogni stagione, e di creare un formato che consenta ai top club e ai loro giocatori di affrontarsi regolarmente”.Contro l’iniziativa si erano già espresse alla vigilia la Uefa, l’Eca e lo stesso premier britannico Boris Johnson, che l’aveva definita ‘molto dannosa per il calcio”.

La Juventus ha annunciato di essere già uscita dall’Eca, l’Associazione dei club europei, e Andrea Agnelli si è dimesso anche dall’esecutivo della Uefa, precisando tuttavia che “i club fondatori continueranno a partecipare alle rispettive competizioni nazionali e, fino all’avvio effettivo della Super League, alle competizioni europee”. La Fifa, Federazione Mondiale del calcio, da parte sua ha espresso disapprovazione per una “lega separatista europea chiusa al di fuori delle strutture calcistiche internazionali” che non rispetti “i principi fondamentali di solidarietà, inclusività, integrità ed equa ridistribuzione finanziaria”.Insomma ce n’è a iosa per riempiere i social e animare a lunga e chiacchiere degli appassionati di pallone, tra cui il sottoscritto, che però non ama molto il potere neanche nel calcio. Ed è anche la conferma, qualora ce ne fosse bisogno, che il mondo lo comandano sempre di più i piccioli, a munita, “a pila”.

Buona giornata, carissimi

#Tanomattinale 19 aprile 2021: "Barca nostra" e i 1000 morti in mare di 6 anni fa; l'immunità di Breton; la Sicilia che…

Pubblicato da Gaetano Perricone su Domenica 18 aprile 2021