Amiche e amici del #Tanomattinale buon giorno.
Sono uno di quei giornalisti profondamente convinto, per formazione e sentire personale, che i fatti debbano essere raccontati con chiarezza e se necessario con crudezza di parole e immagini. Ho davanti agli occhi le straordinarie e drammatiche prime pagine del giornale L’Ora con le grandi foto che raccontavano la sequenza dei terribili omicidi della mattanza dei corleonesi di Totò Riina. Era cronaca, la forza della fotonotizia.Trovo tuttavia particolarmente importante e significativo, in questi tempi di autocompiacente brutalità social per una bieca corsa al likes in più, l’invito rivolto dal Garante privacy ai media e agli utenti dei social network. E dunque ci apro oggi il mio mattinale.”In riferimento alla diffusione dei video che raccontano gli ultimi istanti della tragedia della funivia del Mottarone, il Garante per la protezione dei dati personali – sottolinea l’Autorità in una nota – invita i media e gli utenti dei social network ad astenersi dall’ulteriore diffusione delle immagini e da forme di spettacolarizzazione dell’evento, che possono solo acuire il dolore dei familiari delle vittime e di quanti erano loro legati. I video, il cui contenuto peraltro non era ancora stato portato a conoscenza degli stessi familiari, poco aggiungono, per quanto riguarda l’informazione dell’opinione pubblica, alla ricostruzione della dinamica del terribile incidente, già ampiamente trattata dai media”. Il Garante “richiama pertanto gli stessi media al rispetto del principio di essenzialità dell’informazione, fissato dalle Regole deontologiche in materia di attività giornalistica, e alla salvaguardia della dignità delle persone. L’Autorità lancia un particolare appello a quanti in queste ore stanno postando e condividendo i video sui social network affinché il dolore non diventi strumento per un like in più”. Sono uno di quelli che, dopo averlo visto sulla tv pubblica, ha deciso di non condividerlo. Ma mi rendo conto che è e sarà sempre più difficile arginare la inarrestabile catena di condivisioni di una rete che spesso non riflette sui contenuti.
Ancora parole importanti, che ancora una volta arrivano da Papa Francesco. Nel 2020 c’è stata “una perdita di posti di lavoro senza precedenti”, ha ricordato il Pontefice nel videomessaggio in occasione della 109.ma Conferenza Internazionale del Lavoro.”Con la fretta di tornare a una maggiore attività economica, al termine della minaccia del Covid-19, evitiamo le passate fissazioni sul profitto, l’isolamento e il nazionalismo, il consumismo cieco”, dice il Papa auspicando “un nuovo futuro del lavoro fondato su condizioni lavorative decenti e dignitose, che provenga da una negoziazione collettiva, e che promuova il bene comune”, un lavoro “che sia umano”. Il Papa chiede una particolare attenzione per le donne, per i lavoratori non protetti, per i migranti e chiede ai sindacati di occuparsi non solo dei pensionati ma anche di coloro che non hanno ancora diritti. Sulla proprietà privata dice che è “un diritto secondario” rispetto a quello della destinazione universale dei beni. Papa Francesco è sempre di più il leader mondiale di una visione più equa, giusta, solidale della società.
Sembra confermato il sospetto avanzato subito dopo la tragedia: una manomissione al quadro elettrico avrebbe consentito il funzionamento dell’orditoio anche senza la saracinesca di protezione al macchinario abbassata. E’ quanto riferito dal Tgr Rai Toscana sugli accertamenti in corso sul macchinario nel quale è stata trascinata Luana D’Orazio, la giovane che ha perso la vita nell’incidente del 3 maggio in un’azienda tessile di Montemurlo, in provincia di Prato. La perizia avrebbe rilevato anche una modifica che avrebbe consentito il funzionamento in automatico: in particolare il pulsante di avvio, che a saracinesca alzata dovrebbe essere inattivo, avrebbe funzionato lo stesso. La perizia sarà consegnata a giorni.
Chiudo con buone notizie sul fronte Coviddi. Dopo nove mesi di continui bollettini che hanno scandito la terribile conta dei morti per il virus maledetto, in Sicilia nelle ultime 24 ore non è stata registrata alcuna vittima. L’ultima volta era accaduto il 26 settembre dell’anno scorso: i deceduto per il virus rimangono 5.928. Mi pare un dato incoraggiante alla vigilia dell’atteso ingresso in zona bianca, che vi confesso qualche preoccupazione me la dà. E intanto il nostro Super Tutto Premier dei Draghi fiammeggianti ha firmato il Decreto che definisce le modalità di rilascio delle Certificazioni verdi digitali COVID-19, il famoso Green Pass, che faciliteranno la partecipazione ad eventi pubblici, l’accesso alle strutture sanitarie assistenziali (RSA) e gli spostamenti sul territorio nazionale. Con la firma del Dpcm – informa una nota – si realizzano le condizioni per l’operatività del Regolamento Ue sul “Green Pass”, che a partire dal prossimo 1° luglio garantirà la piena interoperabilità delle certificazioni digitali di tutti i Paesi dell’Unione. Sarà possibile ottenere una delle certificazioni verdi Covid 19 anche in farmacia. In alternativa alla versione digitale, sottolinea Palazzo Chigi, i documenti potranno essere infatti richiesti al proprio medico di base, al pediatra o in farmacia, utilizzando la propria tessera sanitaria. “A partire da oggi i cittadini potranno iniziare a ricevere le notifiche via email o sms con l’avviso che la certificazione è disponibile e un codice per scaricarla su pc, tablet o smartphone. L’invio dei messaggi e lo sblocco delle attivazioni proseguirà per tutto il mese di giugno e sarà pienamente operativo dal 28 giugno, in tempo per l’attivazione del pass europeo prevista per il 1° luglio”. Lo specifica il Ministero della Salute in una nota. Il Green Pass, aggiunge, “contiene un QR Code che ne verifica autenticità e validità, a tutela dei dati personali andrà mostrato soltanto al personale preposto per legge ai controlli”.E’ tutto per oggi, buona giornata. Di cose della politica per adesso non mi occupo, non mi ispirano nulla di buono per il futuro. Non intendo dare il minimo spazio all’irrefrenabile, quasi isterico movimentismo del rozzo selfista su tutto e tutti, che stando ai sondaggi è autolesionismo allo stato puro.
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