Amiche e amici del #Tanomattinale buon sabato.
Oggi apro, come spesso mi è accaduto in queste umile rubrichetta che sta per raggiungere i nove mesi di vita, con le parole ancora una volta potenti e chiarissime del presidente della Repubblica Sergio Mattarella contenute in una lettera inviata al Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Giuseppe Santalucia (fonte Quirinale.it): “L’indipendenza della Magistratura è un elemento cardine della nostra società democratica e si fonda sull’alto livello di preparazione professionale, che va accompagnata dalla trasparenza delle condotte personali e dalla comprensibilità dell’azione giudiziaria. Occorre impegnarsi per assicurare la credibilità della Magistratura che, per essere riconosciuta da tutti i cittadini, ha bisogno di un profondo processo riformatore ed anche di una rigenerazione etica e culturale”. Un monito forte, autorevolissimo e importante, che mi colpisce ancora di più subito dopo aver letto il libro “La stanza numero 30” della dottoressa Ilda Boccassini, che tra l’altro ricostruisce minuziosamente i gravissimi episodi di corruzione di cui sino stati protagonisti alcuni suoi colleghi negli ultimi trent’anni della vita italiana.
Passata la paura per quello che sarebbe potuto accadere nel nostro Paese nel Green Pass day esteso, trascorso senza incidenti, dopo l’assalto fascista alla sede nazionale della Cgil è in programma oggi alle 14 a Roma in Piazza San Giovanni la manifestazione «Mai più fascismi», convocata dai sindacati Cgil-Cisl-Uil, che si annuncia molto partecipata. Parleranno i segretari generali delle tre confederazioni (Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri). E’ la risposta di massa all’attacco squadrista di sabato scorso durante la manifestazione «No Green Pass» e un’occasione per rilanciare la contrattazione con il governo. La richiesta al Super Tutto premier Draghi è netta: le organizzazioni neofasciste e neonaziste siano messe nelle condizioni di non nuocere, sciogliendole per legge. C’è il rischio di nuove provocazioni e nuovi incidenti, speriamo non sia cosi.
Strage sul lavoro. E’ arrivato il decreto del Consiglio dei ministri che prevede una stretta sulle imprese che non rispettano le misure di prevenzione e che ricorrono a lavoratori in nero (se saranno accertate gravi violazioni in materia di sicurezza, l’attività dell’impresa sarà sospesa subito, non è più richiesta alcuna “recidiva”), ma anche l’aumento di risorse e organico degli ispettori dell’Inail, compreso l’incremento dei Carabinieri che avranno il compito di occuparsi di vigilanza. Nel frattempo, l’ecatombe sui luoghi di lavoro continua e ieri ha fatto registrare altre quattro vittime in diversi incidenti. A Barletta Luigi Riefolo, operaio 62enne che lavorava in una ditta esterna per i servizi di pulizia industriale, è morto mentre era al lavoro nello stabilimento Timac Agro nella zona industriale, investito nel piazzale da una pala meccanica. A Nerviano, paese a nord di Milano, un operaio è morto folgorato all’interno di una cabina elettrica. Sempre nello stesso paese è in codice rosso in ospedale un operaio di 44 anni precipitato dal tetto di un capannone alto circa 6 metri. E poi ancora un operaio di 43 anni è morto dopo essere stato schiacciato da un muletto all’interno dell’Ecocentro comunale di Sassari. E per chiudere lo spaventoso bollettino di ieri, un operaio di 49 anni è morto in un incidente agricolo nelle campagne della Bassa Modenese, a Disvetro di Cavezzo. Sarebbe rimasto incastrato in un macchinario, dalle prime informazioni utilizzato per l’irrigazione.
Nel mondo, ha fatto giustamente scalpore e impressione la morte del 69enne David Amess, deputato della maggioranza Tory che sostiene il governo britannico di Boris Johnson, aggredito da uno sconosciuto e accoltellato ripetutamente durante una riunione nell’Essex, nell’Inghilterra del sud. Amess, particolare ancora più sconvolgente, è stato ucciso all’interno di una chiesa metodista, durante una riunione con suoi elettori nel proprio collegio. Il parlamentare conservatore era intervenuto alla Camera dei Comuni proprio per chiedere misure più forti contro il crescente numero di omicidi all’arma bianca nel suo collegio elettorale e, più in generale, in tutto il Regno Unito. Il comandante delle polizia locale ha confermato l’arresto del presunto aggressore, un giovane uomo di 25 anni di origini somale. Gli investigatori, riferisce l’AGI, hanno indicato “potenziali motivazioni legate all’estremismo islamico”.
E poi ancora Afghanistan, ancora strage, ancora morti in quel Paese senza pace. L’Isis ha rivendicato la strage di Kandahar, dove un attentato contro una moschea sciita ha fatto almeno 47 morti e 70 feriti. Isis rivendica l’attentato In un comunicato pubblicato su Telegram, i jihadisti hanno scritto che due kamikaze si sono fatti esplodere in due distinti attacchi in parti diverse della moschea, mentre i fedeli stavano pregando. “Il primo attentatore – si legge – ha fatto deflagrare la sua cintura esplosiva nella sala della moschea, il secondo nella zona centrale dell’edificio”. La preghiera del venerdì è il giorno di massima concentrazione di fedeli durante la settimana. La nuova strage. che conferma la fragilità del nuovo-vecchio regime e le nuove mire dell’Isis evidentemente mai sconfitto del tutto, è arrivata esattamente una settimana dopo un attentato suicida contro i fedeli sciiti nella città settentrionale di Kunduz, rivendicato dall’Isis.
Ultimora ANSA, flash delle 7,27: la Guardia di Finanza di Catania ha arrestato due funzionari pubblici “per istigazione alla corruzione nell’ambito della procedura di esproprio per pubblica utilità di terreni adiacenti alla base militare di Sigonella. Indagini, coordinate dalla Procura distrettuale di Catania, sono state condotte in Sicilia, Puglia e Lazio”.
E’ tutto e anche tanto. Buona giornata
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