#Tanomattinale 14 giugno 2021: Daniel, David, Salvatore, Andrea, Christian, Simon. La morte e la vita
Amiche e amici del #Tanomattinale buongiorno.
Pietà, infinita, per i fratellini Daniel e David (nella foto da Repubblica.it), vittime innocenti di una immensa tragedia. Due poveri figli. Avevano 5 e 10 anni, tutta la vita davanti. Stavano giocando di mattina in un parco davanti a casa, in un comprensorio residenziale, Colle Romito, ad Ardea, quaranta chilometri a sud di Roma, quando improvvisamente hanno sparato a bruciapelo e li hanno uccisi senza un motivo apparente. Erano due bambini, ha raccontato la nonna, “educati e rispettosi. Daniel, il più grande, aveva solo 9 e 10 in pagella”. Pietà, infinita, per il pensionato Salvatore Rainieri, in vacanza con la moglie a Colle Romito, dove aveva una seconda casa. Aveva 74 anni, passava da lì in bicicletta e non conosceva né il suo assassino né i fratellini. L’uomo che aveva colpito a morte i bambini ha tolto la vita anche a lui. Infine si è barricato in casa e si è suicidato con la stessa pistola prima dell’irruzione dei carabinieri.Una quarta possibile vittima, un uomo che stava andando a buttare la spazzatura, sarebbe sfuggita alla morte solo perché troppo distante per la gittata della pistolaPietà infinita anche per l’assassino-suicida, protagonista di questa strage feroce e apparentemente senza senso. Aveva 35 anni, si chiamava Andrea Pignani, viveva con la madre in una villetta acquistata nel 2019, a poche decine di metri dal campetto del triplice omicidio. Laureato in ingegneria informatica, disoccupato, un anno fa, a maggio, era stato sottoposto a Trattamento sanitario obbligatorio (Tso) per aver aggredito la madre, ma non risulta che fosse attualmente in cura per problemi mentali. Secondo i carabinieri non usciva di casa praticamente da un anno. I vicini, altri abitanti del comprensorio, raccontano di quella pistola che tirava fuori per minacciare ogni volta che c’era una discussione, qualcosa che lo infastidiva, che fosse la potatura degli alberi o qualche rumore intorno a casa sua. Una pistola che faceva paura a molti, ma pare non fosse stata denunciata. Si cerca un movente, ma non ci sarebbero stati contrasti tra Pignani e il padre dei bambini, quest’ultimo comparso nel 2018 in un’operazione dei carabinieri a Ostia contro gli scissionisti del clan Triassi, ritenuto avversario degli Spada. Difficile pensare a una vendetta spietata. Sarà pressoché impossibile capirlo, chi ha sparato non potrà più dire nulla. Sono tantissime, inquietanti, angosciose, le domande che ci poniamo di fronte a una storia così terribile, che ci fa venire i brividi perché potrebbe accadere anche a noi e ai nostri figli e nipoti. Ma ora è tempo del silenzio e del dolore di fronte a tanta morte.
Poi, per fortuna, c’è anche la vita, che talvolta rispunta anche quando sembrata già volata via. “Christian se n’era andato, praticamente era morto. Era in arresto cardiaco. Non so come abbiamo fatto a rimetterlo al mondo, è successo tutto in maniera così veloce. Io non sono un cardiologo, non posso scendere nei dettagli, per quello ci sono gli specialisti, esperti della materia”. Lo ha detto Morten Boesen, responsabile medico della Danimarca, nel corso della conferenza stampa organizzata dalla Federazione all’indomani dell’arresto cardiaco in campo di Eriksen. “Non abbiamo ancora una spiegazione sul perché è accaduto tutto questo, in questo momento non so rispondere”. Ma è ormai accertato che l'”angelo” che ha contribuito in modo decisivo con il suo intervento immediato ad aprire la bocca e salvare il compagno di squadra e carissimo amico si chiama Simon Kjaer, difensore e capitano della Danimarca, ex giocatore del Palermo di Zamparini. E ci fa grandissimo piacere, in un giorno ancora una volta devastato dalla signora morte, rendere onore a questo biondissimo eroe della vita.”Questa mattina abbiamo parlato con Christian Eriksen, ha mandato i suoi ringraziamenti a tutta la squadra. Le sue condizioni sono stabili, resta in ospedale per ulteriori esami”, ha rassicurato ieri la Federcalcio danese in un tweet.
Pietà infinita per la morte, gioia per la vita. Per il mio mattinale di oggi basta così; il resto, le strategie del G7 e le risposte piccate dei cinesi, le incasinatissime grandi manovre sui vaccini in Italia, il Coviddi che è lì sempre in agguato, ve lo lascio raccontare in abbondanza dalla stampa quella vera.
A domani, preannuncio ai fedelissimi che per qualche giorno gli orari del #Tanomattinale saranno ballerini assai. Ma spero di non mancare.