#Tanomattinale 13 maggio 2021: la “pandemia evitabile” il pericolo turco, la guerra in medio Oriente, il Coviddi e il bravo Figliuolo, la signora delle spie

Amiche e amici del #Tanomattinale buon giorno.

Oggi volevo cominciare “allietandovi” con i turchi, ma ho trovato sull’ANSA una notizia che mi sembra meriti l’apertura del mattinale, anche se non ne ho sentito grande eco.La pandemia poteva essere evitata, qualcuno lo afferma pubblicamente. Ecco il flash di agenzia: “Un vero e proprio “cocktail tossico” di negazione, scelte sbagliate e mancanza di coordinamento ha fatto precipitare il mondo in una pandemia che “avrebbe potuto essere evitata”. Lo sostiene in un rapporto pubblicato un gruppo di esperti indipendenti istituito dal direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Ci sono stati ritardi evidenti in Cina ma ci sono stati ritardi ovunque”: è la conclusione dell’ex primo ministro neozelandese Helen Clark, co-presidente del gruppo di esperti. Circa le responsabilità dell’Oms “è passato troppo tempo”, osservano gli esperti, tra la notifica di un focolaio di polmonite sconosciuta a metà dicembre 2019 e la dichiarazione il 30 gennaio dell’emergenza sanitaria. Ma anche agendo una settimana prima, le cose difficilmente sarebbero cambiate di fronte “all’inazione di così tanti Paesi”. Non mi pare il caso di aggiungere alcun commento.Passo ora a quello che non esito a definire il pericolo turco, a mio avviso fino ad adesso sottovalutato nel mondo, anche perché le mire imperialistiche del focoso Erdogan servono a qualcuno; ma bisogna stare molto, molto attenti perché non si sa dove possono arrivare le cose turche, la storia dovrebbe farci sempre da illuminante guida ma raramente accade.

Un nuovo tentativo di accerchiamento da parte dei pescherecci turchi nei confronti di imbarcazioni mazaresi, per farli allontanare dalla zona di pesca dove si trovano, dopo l’assalto di ieri con lancio di pietre e speronamento. È successo al motopesca ‘San Giorgio I’ che attualmente si trova in acque internazionali tra la Turchia e la Siria. Lo conferma all’ANSA l’armatore Carmelo Gancitano: “Anche questa mattina il nostro peschereccio ha subìto un nuovo tentativo di assalto da parte di alcuni motopesca turchi che lo stavano accerchiando, così il comandante Giuseppe Dell’Arno ha deciso di allontanarsi nuovamente”.Il giorno prima un altro peschereccio mazarese, il ‘Michele Giacalone’, era stato preso di mira a colpi di pietra e con un tentativo di speronamento; l’equipaggio del ‘San Giorgio I’, che si trovava a poche miglia, aveva deciso di allontanarsi. “In tutto il Mediterraneo ci sono alcune zone dove i fondali sono profondi e pescosi per il gambero rosso – spiega l’armatore – come in quel tratto di mare ed alcune zone di fronte la Libia. Se i nostri motopesca arrivano sino a lì è proprio per lavorare, visto che le nostre campagne sono focalizzate solamente sulla pesca del gambero rosso. Per noi rischiare la vita, con le minacce dei sequestri, dei colpi d’arma da fuoco e degli attacchi pirateschi seppur siamo in acque internazionali, è davvero un’assurdità”.Sul fronte della guerra in Medio Oriente, il presidente russo Vladimir Putin e quello della Turchia Recep Tayyip Erdogan, invitano israeliani e palestinesi a ridurre le tensioni e a trovare un accordo pacifico. Ma Erdogan butta anche benzina sul fuoco: “La Turchia farà tutto ciò che è in suo potere per mobilitare il mondo intero e soprattutto il mondo islamico per fermare il terrorismo e l’occpazione di Israele. La Turchia continuerà a sostenere la causa palestinese, a stare a fianco dei fratelli palestinesi e a proteggere la dignità di Gerusalemme”, ha twittato il dittatore turco, che qualche giorno fa aveva detto: “Condanniamo fermamente gli atroci attacchi di Israele contro la nostra prima moschea Al Aqsa, che purtroppo vengono effettuati ogni Ramadan. Come Turchia, continueremo a stare al fianco dei nostri fratelli e sorelle palestinesi in tutte le circostanze”.

Intanto stanotte il segretario di Stato americano Antony Blinken ha avuto un colloquio telefonico con il leader palestinese Abu Mazen chiedendogli di fermare il lancio di razzi verso Israele: dunque la diplomazia internazionale prova ad accelerare, ma non sembra ci siano finora i presupposti per una tregua. La nuova esplosione di violenza, la più intensa in sette anni, ha provocato almeno 74 morti e centinaia di feriti in poco più di due giorni. La guerra tra Israele e Hamas non si ferma. Al suo secondo giorno il conflitto anzi si allarga, con lo Stato ebraico deciso ad andare avanti “fino a quando sarà necessario”. L’aria che si respira in Israele è quella di un conflitto destinato a prolungarsi. Lo dimostra, tra l’altro, la decisione del Comando del Fronte Interno di chiudere per l’intera settimana le scuole del centro e del sud di Israele. Così come sono state limitate le aperture dei negozi che non hanno accesso diretto ai rifugi e gli assembramenti di persone: non più di 10 all’aperto e non più di 100 al chiuso.

Sul fronte Coviddi una notizia interessante. Partirà alla metà di maggio l’arruolamento per il primo studio sull’uomo che valuterà l’efficacia di uno spray nasale nel trattamento di pazienti Covid-19 con un quadro clinico lieve. La sperimentazione, che sarà condotta presso il Policlinico San Martino di Genova, ne verificherà su 57 pazienti la sicurezza e l’efficacia a ridurre la carica virale nelle alte vie respiratorie, cosa che potrebbe rivelarsi utile nel prevenire sintomi più gravi. l meccanismo di azione dello spray AOS2020 si fonda sull’azione di lavaggio di una soluzione coadiuvata dalla potente efficacia antimicrobica dell’acido ipocloroso, che è in grado di rimuovere e uccidere in meno di un minuto virus e batteri, incluso il Sars-CoV-2 anche nelle sue diverse mutazioni. E intanto da lunedì prossimo le regioni italiane potranno aprire alle vaccinazioni degli over 40. Il generale commissario per l’emergenza, Francesco Figliuolo – che si sta dimostrando davvero un gran bravo figliuolo – lancia lo sprint della campagna in vista dell’estate, confortato dal calo della curva epidemiologica e dall’impennata delle somministrazioni, che ieri hanno superato quota 25 milioni, pari cioè ad un terzo della platea. Sulla questione del richiamo Pfizer, infine, l’Ema ha confermato ufficialmente l’efficacia della seconda dose a 42 giorni, come deciso da tempo dal Comitato Tecnico Scientifico, e ribadito questa mattina dallo stesso coordinatore Franco Locatelli. In una lettera inviata alle Regioni, Figliuolo ha raccomandato comunque ai governatori “l’assoluta necessità di continuare a mantenere particolare attenzione per i soggetti fragili, classi di età over 60, cittadini che presentano comorbidità, fino a garantirne la massima copertura”. Per questo l’inizio delle somministrazioni per i più giovani non partiranno contemporaneamente in tutta Italia, ma solo nelle regioni che sono già pronte e che hanno già completato la vaccinazione di gran parte delle categorie citate dal commissario.

L’ultima notizia di oggi è un doveroso omaggio alla nuova signora delle spie italiane. Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi – è il comunicato rilanciato dall’ANSA – ha nominato l’ambasciatore Elisabetta Belloni Direttore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, in sostituzione dell’attuale Direttore generale, prefetto Gennaro Vecchione. Il Presidente Mario Draghi ha preventivamente informato della propria intenzione il Presidente del Copasir, Raffaele Volpi, e ha ringraziato il prefetto Vecchione per il lavoro svolto a garanzia della sicurezza dello Stato e delle istituzioni.

Buon lavoro alla direttrice Belloni, che aveva già sfiorato la nomina a ministro e che evidentemente ha grandi capacità e qualità per essere chiamata a un ruolo così delicato in tempi così difficili.

Buona giornata e attenti alle cose turche.

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Pubblicato da Gaetano Perricone su Mercoledì 12 maggio 2021