#Tanomattinale 12 aprile 2021: Francesco, Speranza, vaccini cinesi, Gagarin, Pelè, “Tutto in regola”

Amiche e amici del #Tanomattinale buon lunedì e buona settimana.

Ancora una volta è il nostro super Papa Francesco a prendersi la scena con una di quelle frasi che sembrano buttate giù così, ma in realtà sono destinate a fare riflettere e ad aprire grandi discussioni.Stavolta, dopo che in tanti avevano (avevamo … ) bisbigliato questa sorta di grande eresia storica, si è messo in concorrenza addirittura con Carlo Marx: “Condividere proprietà e beni non è comunismo, è cristianesimo allo stato puro”, ha detto il Papa durante l’omelia della messa celebrata nella chiesa di Santo Spirito in Sassia, a Roma, per la Festa della Misericordia. E riprendendo gli Atti degli Apostoli che raccontano che “nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era in comune”, ha lanciato un appello a non cedere all’indifferenza ma a vivere la condivisione.

Parole potenti, bellissime e piene di fascino del grande Pastore della Chiesa, fonte di luce anche per quelli come me che le chiese non le frequentano molto. Parole, però, alle quale dovrebbero seguire azioni forti e coerenti, cominciando dalla condivisione di tanti beni ecclesiastici e di potentissimi e ricchissimi alti uomini della Chiesa. Ma so bene che questo è un campo minato anche per Papa Francesco.

L’inevitabile e vi debbo dire ormai sempre più faticoso passaggio quotidiano su Coviddi e vaccini lo comincio con le parole del Ministro della Salute e della Speranza, che ieri sera si è barcamenato con più di qualche incertezza (lo dico pur con la grande stima che nutro nei suoi riguardi) nell’intervista a “Che tempo che fa” con Fabio Fazio: “Possiamo provare ora con molta accortezza e con molta cautela a capire come gestiamo una fase in cui le misure producono gli effetti e la vaccinazione sale – ha detto fra le altre cose – All’incrocio fra questi due elementi con grande attenzione e grande accortezza possiamo programmare settimane in cui mi auguro ci possano essere meno limitazioni ma dobbiamo farlo con grande cautela perché bruciare le tappe può produrre degli effetti. E la vicenda della Sardegna dimostra esattamente questo. La variante inglese è molto veloce”. Come dire: non forzeremo la mano sulle aperture, non è il caso e credo che abbia ragione, mentre oggi guardiamo con attenzione e qualche apprensione all’apertura di altre classi nelle scuole.Intanto la Cina, casa madre del mostro assassino (vale la pena ricordarlo sempre) ha ammesso che “l’efficacia” dei propri vaccini “non è alta”. Intervenendo in una conferenza stampa a Chendgu, il capo del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie, Gao Fu, ha dichiarato che il Paese sta esaminando due strade per “risolvere il problema”. Un’ipotesi sarebbe quella di aggiustare il dosaggio, l’intervallo tra le due dosi o aumentare il numero di dosi. La seconda opzione è invece quella di mischiare i vaccini che usano diverse tecnologie, che a sentirla così sembra un pasticcio inquietante e mostruoso. E poi sembra anche che i cinesi stiamo pensando di accattare vaccini in Europa. Mah, vedremo.

Oggi è la Giornata internazionale del volo dell’uomo nello spazio proclamata dall’Unesco e mi consente di parlare di un altro mio mito, dopo Papa Francesco. Sessanta anni fa, il 12 aprile 1961, il cosmonauta dell’URSS (Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche) Yuri Gagarin aprì la via alle missioni umane di esplorazione dello spazio. “Vedo la Terra. È blu”. Con queste parole, Gagarin, all’epoca ventisettenne, sancì l’alba di una nuova era. Da allora, il modo in cui l’uomo ha guardato l’universo non è più stato lo stesso. A neanche quattro anni dal lancio, anche questo sovietico, dello Sputnik che aveva inaugurato l’era spaziale, era l’uomo a varcare e per la prima volta a superare i confini dell’atmosfera. Era uno straordinario primato conquistato nel pieno della corsa allo spazio che vedeva Stati Uniti e Urss acerrimi rivali. Un evento che, in piena Guerra Fredda, fu un’altra prova della supremazia dell’Urss sugli Usa: Yuri Gagarin, al ritorno dallo spazio, fu osannato come un Dio in terra nella parata in Piazza Rossa e al Cremlino. La battaglia, però, fu persa al fotofinish da Mosca, quando il 20 luglio 1969 gli americani compirono il primo allunaggio, arrivando sul satellite della Terra con la missione Apollo 11.

Chiudo con il calcio, ma per parlare di un altro mio mito infinito. Mi ha emozionato moltissimo vedere e ascoltare ieri sera su Rai 3 Edson Arantes do Nascimiento, immenso fuoriclasse brasiliano di Santos, per me il più grande calciatore di ogni tempo. Semplice, carismatico, simpatico, un mito assoluto e intramontabile, protagonista di una favola di vita meravigliosa, dalla povertà dell’infanzia alla gloria del giocatore leggendario più vincitore e osannato del Pianeta con i suoi infiniti gol (sarebbero 1283, ma è dubbio). Mi ha commosso vedere quella sua faccia buona altrettanto commossa davanti alle immagini dei trionfi della sua favolosa carriera. E poi quelle, stupende, dell’abbraccio con #DiegoMaradona. È stato, lo è tuttora, uno dei pochi idoli veri della mia vita fin dall’adolescenza ed è stata una enorme emozione stringergli la mano al sorteggio dei Mondiali di Italia ‘90. Ieri mi ha regalato momenti di meravigliosa nostalgia e mi ha ricordato quando, da piccolo a fine anni Cinquanta del secolo scorso, avevo come un tesoro un giochino che si chiamava “View Master” e che era allora super tecnologico perché faceva girare alcune immagini con delle canzoncine. E con le immagini del campione, era questo l’indimenticabile ritornello: “Pelè, Pelè, è nero come il caffè, ma gioca vestito di bianco, nella sua squadra il Santos”. Cose bellissime di vicchiaglia incombente, chissà se qualcuno di voi che è mio coetaneo se le ricorda …Ho finito, buona giornata.

State accuorti …ULTIMORA. Dall’ANSA Sicilia: “Nuova inchiesta della magistratura sulla sanità siciliana. Il servizio trasporto dei pazienti all’interno del Policlinico di Palermo, affidato con un appalto alla Italy Emergenza, è finito sotto indagine dopo le denunce presentate dalla direzione del nosocomio. Nel corso dell’operazione “Tutto in regola”, i finanzieri del comando provinciale e i carabinieri del Nas hanno eseguito un’ordinanza agli arresti domiciliari emessa del gip di Palermo nei confronti di Maurizio D’Angelo, 63 anni, di Palermo già segretario del dipartimento dei servizi centrali dell’azienda ospedaliera universitaria Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo e Alessandro Caccioppo, 49 anni, di Messina, già rappresentante legale della Italy Emergenza Cooperativa Sociale, indagati per corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio. Con i due arrestati sono indagati per lo stesso reato altre tre persone. Con lo stesso provvedimento, il gip ha disposto il sequestro preventivo di 260 mila euro, ritenuti profitto della corruzione. L’indagine avviata dai carabinieri del Nas di Palermo, su segnalazione dell’azienda ospedaliera, ha evidenziato gravi anomalie nella gestione del servizio di trasporto ammalati, appaltato alla Italy Emergenza nel 2012 e svoltosi sino al 2018, con una spesa preventivata di 4,5 milioni di euro.

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Pubblicato da Gaetano Perricone su Domenica 11 aprile 2021