Tanomattinale

#Tanomattinale 11 marzo 2022: “vendevano” la figlia 14enne al padrino, arrestati nel Catatino; guerra in Ucraina: le preoccupazioni cinesi, la Russia vuole in Consiglio di Sicurezza ONU per “attività biologiche militari” USA, il fallimento di Antalya, l’UE prende tempo sulla richiesta di adesione di Kiev, il punto di vista di Putin sull’aumento dei prezzi dell’energia

Amiche e amici del #Tanomattinale buon giorno.

Apro con la cronaca, con una orrenda, schifosa storia raccontata dall’ANSA con un flash delle 6,47 di stamattina. Lo riporto così com’è, senza null’altro aggiungere: “Avrebbero usato come ‘merce di scambio’ la propria figlia 14enne con un amico di famiglia con il quale la ragazzina era costretta a convivere e ad avere rapporti in cambio di cibo e soldi. E’ la drammatica storia emersa da intercettazione della Dda della Procura di Catania che ha portato all’arresto, da parte dei Carabinieri, dei due genitori e dell’uomo, che era il ‘padrino’ di cresima della minorenne. Nei confronti dei tre indagati, che vivono in provincia (nel Calatino, come precisa nel suo approfondito resoconto LiveSicilia.it, n.d.,r,), i militari dell’Arma del comando provinciale etneo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere che ipotizza i reati aggravati di concorso in riduzione in schiavitù, atti sessuali con minorenne, violenza sessuale, sequestro di persona, cessione di sostanze stupefacenti, detenzione e porto abusivo di armi clandestine, ricettazione e minaccia a pubblico ufficiale. L’inchiesta, spiega la Direzione distrettuale antimafia, ha fatto luce “spregevoli condotte da parte dei due genitori “nei confronti di una delle figlie minorenni” facendo emergere “un contesto familiare assai degradato nell’ambito del quale il padre e la madre della vittima, in ragione della situazione di grave indigenza economica e dimostrando un’assoluta incapacità genitoriale, avrebbero esercitato nei confronti della figlia poteri corrispondenti al diritto di proprietà, inducendola con violenza e minaccia ad intrattenere una relazione anche sessuale con il suo padrino di cresima, per ottenere cibo e denaro”. La coppia avrebbe anche rimproverato e picchiato la figlia affinché si “comportasse bene” con l’uomo. Il padre avrebbe minacciato di ‘fare danni’ con un’assistente sociale che era intervenuta per problemi di dispersione scolastica di un’altra figlia più piccola. Al ‘padrino’ della ragazza è contestata anche la violenza sessuale nei confronti della ragazzina che avrebbe sequestrato a casa sua, l’avere ceduto della marijuana a un minorenne e avere detenuto armi e munizioni, compreso un fucile con le canne mozzate e una rivoltella 375 Magnum”. Cose luride, da vomito, di estremo degrado, ma anche fatti che accadono probabilmente dentro tante mura domestiche e vengono alla luce raramente e in modo eclatante e brutale come in questo caso.

Guerra Russia- Ucraina, giorno 16. Sul campo i bombardamenti a tappeto dei russi continuano a devastare le città e a uccidere, mentre secondo l’intelligence USA i carri armati e le truppe di Mosca si sarebbero molto avvicinate a Kiev. I profughi dall’Ucraina sono già oltre due milioni. La Cina si dice “profondamente preoccupata per la situazione in Ucraina e spera che la pace possa tornare il prima possibile”. Lo ha detto il premier cinese Li Keqiang parlando nella conferenza stampa finale della sessione annuale del parlamento, aggiungendo che Pechino “segue una politica diplomatica pacifica indipendente. E” importante sostenere Ucraina e Russia perché superino le differenze: lavoreremo con la comunità internazionale per evitare ulteriore escalation e che la situazione vada del tutto fuori controllo. Sosteniamo una normale cooperazione con tutte le parti sulla base del rispetto reciproco e di relazioni vantaggiose per tutti”. La Russia “ha richiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite l’11 marzo per discutere delle attività biologiche militari statunitensi sul territorio dell’Ucraina”. Accuse respinte dal portavoce del Dipartimento di Stato americano, Ned Price, che ha affermato in un briefing che gli Stati Uniti “non hanno e non gestiscono laboratori biologici in Ucraina”. Anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha respinto queste accuse: “Presumibilmente, staranno preparando un attacco chimico. Questo mi rende davvero preoccupato, perché di una cosa siamo convinti: se vuoi conoscere i piani della Russia, guarda di cosa la Russia accusa gli altri”, ha detto Zelensky. “Diffondere tali accuse nei media russi mostra che sono loro ad essere capaci di questo: l’esercito russo, i servizi speciali russi”, sottolineando che la Russia ha “già fatto cose del genere in altri Paesi” e “lo farà ancora se non vengono fermati”.Nulla di fatto, com’era prevedibile, nel tanto atteso incontro in Turchia tra i ministri degli Esteri di Russia e Ucraina, Serghei Lavrov e Dmytro Kuleba, primo abboccamento diplomatico ad alto livello dall’inizio dell’invasione, che fi fatto si è esaurito in un muro contro muro.

Nessun cessate il fuoco per il momento, anzi continuano le accuse reciproche di brutalità nel conflitto, e una soluzione diplomatica resta difficile da immaginare. Minacciose assai, ancora una volta, le parole di Lavrov: “Vediamo quanto pericolosamente i nostri colleghi occidentali si stiano comportando, compresa l’Unione Europea, che, in violazione di tutti i suoi principi e valori, incoraggia la fornitura di armi letali all’Ucraina, inclusi migliaia di sistemi missilistici antiaerei, che possono essere spostati ovunque a spalla e che i terroristi molto spesso hanno utilizzato minacciare l’aviazione civile”. E poi il messaggio apparentemente rassicurante, ma più inquietante: “Non voglio e non credo all’inizio di una guerra nucleare”, ha spiegato Lavrov, ricordando che la Russia “non parla mai della possibilità di una Terza guerra mondiale”Sono pronti a nuove sanzioni ai leader Ue, che si sono pomposamente riuniti nella reggia di Versailles sotto la presidenza del semestre francese. Nel comunicato finale della prima giornata del vertice che si concluderà oggi, i capi di Stato e di governo dei 27 hanno chiesto alla Russia di fermare le operazioni militari, garantire gli accessi umanitari e la sicurezza delle centrali nucleari. Più interlocutoria, invece, la posizione sulla richiesta di adesione presentata da Kiev.

Nel comunicato si spiega che “il Consiglio ha invitato la Commissione a presentare il suo parere su tale domanda conformemente alle pertinenti disposizioni dei trattati. In attesa di ciò e senza indugio, rafforzeremo ulteriormente i nostri legami e approfondiremo la nostra partnership per sostenere l’Ucraina nel perseguire il suo percorso europeo”Chiudo, mi sembra molto interessante e in mezzo alla propaganda intravedo qualche verità, con il punto di vista di Putin sull’altra drammatica guerra, quella dei prezzi dell’energiam che sta mettendo in difficoltà la nostra vita di ogni giorno. Traduco dall’inglese dall’agenzia Tass: “Il presidente Vladimir Putin ritiene che l’Occidente stia cercando di incolpare la Russia per l’aumento dei prezzi dell’energia nel mondo. Il capo di Stato ha espresso questa opinione giovedì in un incontro con i membri del governo. “I prezzi lì (per i vettori energetici nei paesi dell’UE – TASS) stanno crescendo, ma non per colpa nostra. Questo è il risultato dei loro stessi errori di calcolo. Non dovrebbero biasimarci per questo”, ha detto Putin. “Lo stesso vale per l’impennata dei prezzi del petrolio e dei prodotti petroliferi negli Stati Uniti. Hanno annunciato che stavano chiudendo l’importazione di petrolio russo nel mercato americano, i prezzi sono alti, l’inflazione è senza precedenti, probabilmente raggiunta di tutti i tempi Stanno cercando di scaricare su di noi la colpa per i risultati dei loro stessi errori”, ha descritto il leader russo. Secondo lui, questo è ovvio per gli esperti di mercato, “perché la fornitura di petrolio russo al mercato americano non supera il 3%”.

“Si tratta di un volume trascurabile e i loro prezzi stanno aumentando. Non abbiamo assolutamente nulla a che fare con questo, e anche qui il divieto alle importazioni di petrolio russo non ha assolutamente nulla a che fare con questo. Si nascondono dietro queste decisioni per tornare ancora una volta ingannare la propria popolazione”, ha detto Putin. Il leader russo ha richiamato l’attenzione sul fatto che gli Stati Uniti stanno persino cercando di negoziare con quei paesi nei confronti dei quali Washington un tempo imponeva restrizioni illegittime. “Sono pronti a fare la pace con l’Iran, a firmare immediatamente tutti i documenti e con il Venezuela. Sono andati in Venezuela per negoziare, ma non avrebbero dovuto introdurre queste sanzioni illegittime”, ha detto il capo dello Stato russo. “Lo stesso accadrà nei rapporti con il nostro Paese, su questo non ho dubbi”, ha sottolineato”.

Come dire: il diavolo di oggi si difende attaccando altri diavoli. Tutto sulla pelle della gente comune. Per oggi è tutto, buona giornata (foto dal web)

Gaetano Perricone

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