#Tanomattinale 1 ottobre 2021: Mimmo, trattato come un assassino, spaccio familiare ad AciBonaccorsi, ancora strage sul lavoro, il missile antiaereo di Kim, il volto del super boss
Amiche e amici del #Tanomattinale buongiorno.
E’ vero che le sentenze si rispettano e io le rispetto, tutte. Ma si possono anche non comprendere e non condividere affatto, si possono trovare sproporzionate, assurde e soprattutto inique: io penso esattamente questo sulla sentenza emessa ieri dal Tribunale di Locri, che ha addirittura quasi raddoppiato (13 anni anni e 2 mesi a fronte di 7 anni e 11 mesi) la pena chiesta dal PM contro Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace, accusato di illeciti nella gestione dei migranti.Non mi piacciono le semplificazioni arrabbiate da social e i confronti tra sentenze e storie diverse, tra cose tinte e cose belle, tra mafia ed accoglienza ad esempio. Credo, voglio credere nella giustizia, ma che sia giustizia giusta. E non sono così sicuro, è un mio pensiero, che un giudice che infligge una pena da assassino a un signore che, piaccia o non piaccia, ha rappresentato nel mondo un magnifico modello per l’integrazione e l’inclusione dei migranti, sia stato un giudice giusto. Vedremo le motivazioni, ma in ogni caso spero fortemente che, nei successivi gradi di giudizio, altri giudici siano più giusti e ribaltino questa sentenza che appare nella migliore delle ipotesi assolutamente sproporzionata.
Di Mimmo Lucano, con il quale mi sento di solidarizzare dal profondo del cuore, riporto un breve brano che mi sembra emblematico da una sua nota che pubblicai sul mio blog IlVulcanico.it il 14 ottobre scorso: “Le motivazioni che ci spingono ad andare avanti sono perché non vogliamo che il sogno di un’altra umanità possibile diventi un sogno infranto, non rimanga un’opera incompiuta e il contributo per la causa degli ultimi, di tutte le persone che hanno subito torture, decisioni di guerre, povertà, gravi ingiustizie e discriminazioni non venga mai meno, che continui anche solo nell’illusione dell’utopia di una nuova umanità”.”Forse nemmeno a un mafioso…”. Così ha commentato Lucano con l’AdnKronos la condanna nel processo ‘Xenia’. “Io non voglio disturbare più nessuno, mi ritiro da tutto, non mi importa più, voglio solo evitare dispiaceri ai miei familiari e ai miei amici, se devo morire, non c’è problema. Io sono morto dentro oggi. Non c’è pietà, non c’è giustizia”. Poi ha aggiunto: “Ribaltano completamente la realtà, la distruggono. Quando sono tornato dalle misure cautelari, perché mi avevano sospeso da sindaco e cacciato da Riace, i rifugiati mi aspettavano. Adesso Riace è finita”.
Cronaca fresca. Una notizia Ansa delle 6,30 di stamattina mi colpisce e preoccupa molto perché riguarda il paese etneo dove vive mio nipote. I Carabinieri della Compagnia di Acireale hanno arrestato sette persone indagate, a vario titolo, per associazione per delinquere, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. L’indagine, denominata ‘Demolition’, ha fatto luce su un sodalizio criminale, principalmente fondato da un nucleo familiare, che, partendo da una base logistica allestita in un bar di Aci Bonaccorsi, estendeva i suoi interessi di spaccio al minuto di cocaina in altri comuni dell’hinterland del Catanese. I militari dell’Arma, oltre a tratteggiare i ruoli ben definiti di ciascuno degli indagati all’interno dell’associazione, hanno registrato la presenza di bambini durante alcune fasi dell’attività illecita.
Ancora morti sul lavoro, altre tre persone hanno perso la vita in tre diversi incidenti, la strage non si ferma. Infortunio mortale sul lavoro in uno stabile della frazione di Borzano ad Albinea, nel Reggiano, dove un operaio edile 56enne è deceduto per le gravi lesioni riportate a seguito di una caduta da circa 10 metri d’altezza mentre stava lavorando alla manutenzione del tetto. Un uomo di 60 anni che lavorava nel suo campo di nocciole a Roddi, in provincia di Cuneo, è stato travolto e ucciso dal trattore che guidava e che si è ribaltato. A perdere infine la vita a Mosciano Sant’Angelo (Teramo), è stato Gabriele Grosso, 71 anni, del posto. L’uomo era alla guida del suo trattore e stava percorrendo una strada scoscesa quando il mezzo, che aveva un carrello attaccato dietro, si è anche in questo caso rovesciato, schiacciandolo. E’ la 14esima vittima del lavoro dell’ultima settimana.
Inquietanti notizie sono ancora arrivate stanotte dalla Corea del Nord, che ha testato un missile antiaereo “di recente sviluppo”, l’ultimo di una serie di recenti lanci di reste armi. Lo hanno annunciato i media statali: “La Repubblica Democratica Popolare di Corea ha testato un missile antiaereo di recente sviluppo il 30 settembre”, ha riferito la Korean Central News Agency. Il segretario di Stato americano Antony Blinken in precedenza aveva detto che la Corea del Nord sta aumentando l’instabilità con la sua una serie di test di varie armi, tra cui uno che Pyongyang sostiene essere un missile a planata ipersonico. “Siamo preoccupati per queste ripetute violazioni delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza che creano maggiori prospettive di instabilità e insicurezza”, ha detto Blinken ai giornalisti dopo i colloqui commerciali USA-UE a Pittsburgh. Gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la Francia hanno convocato una riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu.
Riporto qui la foto, che mi sembra particolarmente interessante, dal servizio esclusivo del TG2 di ieri sera: l’uomo seduto accanto al guidatore in questo filmato del 2009 sarebbe niente poco di meno che Matteo Messina Denaro, il super boss latitante di Cosa Nostra.
Oggi vi risparmio cose che avete sentito e visto mille volte ieri sul Super Tutto Premier Mario Draghi, che si è preso ancora la scena incontrando Greta Thunberg e le altre giovani attiviste di Youth4Climate e ammettendo che “a volte il bla-bla-bla è solo un modo per nascondere la nostra incapacità di compiere azioni”. Non solo a volte, direi. Chiudo con l’incredibile, divertentissima storia, degna di una novella di Pirandello, del signore turco ubriaco che ha partecipato alle ricerche di un disperso che poi era lui stesso. Mi fa venire in mente un altro signore che attacca ogni giorno in Italia il Governo di cui fa parte senza rendersi conto che è dentro quel Governo.
Buona giornata