#Tanomattinale 1 gennaio 2022: il saluto di un grande Presidente, 10 indagati per la strage del gas a Ravanusa, “atto dovuto”, l”ultimo sbarco del 2021, Olivia, prima nata del nuovo anno
Amiche e amici del #Tanomattinale buon Capodanno 2022, con tantissimi auguri a tutti innanzitutto di tanta, tanta salute.
Comincia un anno di fondamentali appuntamenti e di importanti ricorrenze: l’elezione del Presidente della Repubblica, che avrà il difficilissimo compito di succedere al grande Sergio Mattarella; in Sicilia le elezioni regionali e quelle per il sindaco di Palermo; se dovessero saltare i delicati equilibri della maggioranza che sostiene il Governo di Mario Draghi, forse anche le elezioni politiche anticipate rispetto alla fine naturale della legislatura nel 2023, ma sono tra quelli che non le desiderano affatto. Poi le ricorrenze da brividi: trent’anni dalle stragi mafiose del 1992 che uccisero i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, quarant’anni da quelle del 1982 che trucidarono Pio la Torre e il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Appuntamenti con una tragica memoria, ma anche momenti importantissimi per una riflessione profonda sullo stato dell’arte della lotta alla mafia.Il saluto al 2021 e agli italiani lo ha dato ieri in diretta Tv dal Quirinale il presidente uscente Sergio Mattarella, confermando fino all’ultimo quella grandissima statura istituzionale e umana che gli ha permesso di rappresentare e guidare il Paese in anni tempestosi con formidabile competenza, equilibrio, saggezza, sobrietà. Per quanto mi riguarda, l’unico punto di riferimento vero insieme a Papa Francesco e francamente il miglior Presidente della Repubblica che io ricordi. Del suo discorso, emozionante nella chiarezza e semplicità, dal testo integrale che abbiamo ascoltato ieri sera voglio estrapolare 5 passaggi-chiave, parole importantissime, perché restino impresse in questa mia umile rubrica quotidiana.
1) L’addio: “Care concittadine, cari concittadini, ho sempre vissuto questo tradizionale appuntamento di fine anno con molto coinvolgimento e anche con un po’ di emozione. Oggi questi sentimenti sono accresciuti dal fatto che, tra pochi giorni, come dispone la Costituzione, si concluderà il mio ruolo di Presidente. L’augurio che sento di rivolgervi si fa, quindi, più intenso perché, alla necessità di guardare insieme con fiducia e speranza al nuovo anno, si aggiunge il bisogno di esprimere il mio grazie a ciascuno di voi per aver mostrato, a più riprese, il volto autentico dell’Italia: quello laborioso, creativo, solidale”.
2) La pandemia: “Dobbiamo ricordare, come patrimonio inestimabile di umanità, l’abnegazione dei medici, dei sanitari, dei volontari. Di chi si è impegnato per contrastare il virus. Di chi ha continuato a svolgere i suoi compiti nonostante il pericolo. I meriti di chi, fidandosi della scienza e delle istituzioni, ha adottato le precauzioni raccomandate e ha scelto di vaccinarsi: la quasi totalità degli italiani, che voglio, ancora una volta, ringraziare per la maturità e per il senso di responsabilità dimostrati … Cosa avremmo dato, in quei giorni, per avere il vaccino? La ricerca e la scienza ci hanno consegnato, molto prima di quanto si potesse sperare, questa opportunità. Sprecarla è anche un’offesa a chi non l’ha avuta e a chi non riesce oggi ad averla”. Va ricordato che sono ancora 5.560.532, tantissimi, gli italiani che a ieri non hanno copertura contro il Covid: è quanto emerge dal report del governo sui vaccini, aggiornato a ieri mattina.
3) Il messaggio al successore: “Unità istituzionale e unità morale sono le due espressioni di quel che ci tiene insieme. Di ciò su cui si fonda la Repubblica. Credo che ciascun Presidente della Repubblica, all’atto della sua elezione, avverta due esigenze di fondo: spogliarsi di ogni precedente appartenenza e farsi carico esclusivamente dell’interesse generale, del bene comune come bene di tutti e di ciascuno. E poi salvaguardare ruolo, poteri e prerogative dell’istituzione che riceve dal suo predecessore e che – esercitandoli pienamente fino all’ultimo giorno del suo mandato – deve trasmettere integri al suo successore”.
4) I giovani e il futuro. “I giovani sono portatori della loro originalità, della loro libertà. Sono diversi da chi li ha preceduti. E chiedono che il testimone non venga negato alle loro mani. Alle nuove generazioni sento di dover dire: non fermatevi, non scoraggiatevi, prendetevi il vostro futuro perché soltanto così lo donerete alla società. Vorrei ricordare la commovente lettera del professor Pietro Carmina, vittima del recente, drammatico crollo di Ravanusa. Professore di filosofia e storia, andando in pensione due anni fa, aveva scritto ai suoi studenti: “Usate le parole che vi ho insegnato per difendervi e per difendere chi quelle parole non le ha. Non siate spettatori ma protagonisti della storia che vivete oggi. Infilatevi dentro, sporcatevi le mani, mordetela la vita, non adattatevi, impegnatevi, non rinunciate mai a perseguire le vostre mete, anche le più ambiziose, caricatevi sulle spalle chi non ce la fa. Voi non siete il futuro, siete il presente. Vi prego: non siate mai indifferenti, non abbiate paura di rischiare per non sbagliare…”. Faccio mie – con rispetto – queste parole di esortazione così efficaci, che manifestano anche la dedizione dei nostri docenti al loro compito educativo”.
5) Il saluto: “Tante volte abbiamo parlato di una nuova stagione dei doveri. Tante volte, soprattutto negli ultimi tempi, abbiamo sottolineato che dalle difficoltà si esce soltanto se ognuno accetta di fare fino in fondo la parte propria”. Grazie dal profondo del cuore, di tutto, presidente Mattarella!Due notizie. Nell’ultimo giorno del 2021 c’è stata la prima svolta, comunque attesa, nell’inchiesta sulla strage del gas dell’11 dicembre di Ravanusa: la Procura della Repubblica di Agrigento ha notificato 10 avvisi di garanzia ai vertici di ‘Italgas Reti’, sia regionali che nazionali. Un atto “dovuto”, come riferisce Adnkronos, in vista di un esame irripetibile che si farà il prossimo 4 gennaio in via Trilussa proprio nel luogo dell’esplosione della palazzina, nella quale persero la vita 9 persone, tra cui una donna al nono mese di gravidanza. Parole chiare nella nota del procuratore Luigi Patronaggio: “In relazione alle notizie uscite in queste ore sulle maggiori agenzie di stampa e sulle testate on line di diversi quotidiani, in ordine al disastro di Ravanusa, la Procura della Repubblica di Agrigento, nel confermare l’invio di 10 avvisi di garanzia nei confronti di dirigenti e tecnici della società Italgas Reti, precisa che gli avvisi sono stati notificati unicamente a garanzia dei possibili indagati dovendosi svolgere accertamenti tecnici irripetibili sui luoghi, sulle reti e sui materiali degli impianti di distribuzione del metano”. E ancora: “Il collegio peritale, in particolare, coordinato dal procuratore aggiunto Salvatore Vella, effettuerà operazioni di scavo, di campionamento di terre di scavo, analisi visive e strumentali, a partire dal giorno 4.1.2022. Ulteriori notizie, nel rispetto del segreto investigativo e a garanzia della privacy degli indagati, perdurando la rilevanza pubblica dei fatti, saranno fornite in prosieguo unicamente con comunicati ufficiali di quest’Ufficio secondo la nuova normativa vigente”.
L’anno è finito bene per i 440 migranti a bordo della nave Sea Watch 3, approdata ieri sera alla banchina del porto siciliano di Pozzallo. Ad attenderli forze dell’ordine, Croce rossa, Protezione Civile, operatori dell’Usmaf e della Misericordia. La Cri ha anche portato dei giocattoli da donare ai bambini. Buona vita a tutti loro.
Chiudo con gioia, con il primo italiano nato nel 2022. Anzi la prima, si chiama Olivia, è venuta al mondo neanche un secondo dopo l’inizio del nuovo anno nella Casa di cura Santa Famiglia di Roma. Olivia pesa 3,800 Kg e sta bene come la mamma, Alexandra, per la gioia del padre Luca. La neo mamma, già Miss Roma 2014, lavora come modella. Le parole di Donatella Possemato, direttrice della Casa di cura Santa Famiglia, che racconta un particolare fondamentale e bellissimo: “Questa nascita rappresenta una doppia vittoria della vita: primo perché ogni nuovo nato è un inno alla vita, secondo perché entrambi i genitori erano risultati positivi a pochi giorni dal termine della gravidanza ma sono riusciti a sconfiggere il Covid”.
E con questa notizia all’insegna della speranza vi saluto e vi auguro una serena e gratificante prima giornata del VentiVentidue. Ora si dice così, no?