Amiche e amici del #Tanomattinale buona domenica.
Per noi siciliani sarà ancora di grande sofferenza e frustrazione per il caldo, con allerta per le ondate di calore su Catania e Palermo dove la temperatura percepita sarà di 39 gradi, ma anche di paura per il rischio incendi. Oggi, domenica 1 agosto, è infatti previsto un livello di allerta arancione su tutta l’isola e rossa per le province di Catania e Caltanissetta. Per dare il senso pieno del dramma della nostra terra che brucia (come ci fa vedere anche una nitida immagine satellitare della Nasa), della natura più bella che scompare sotto le fiamme, basta leggere questo post che l’amica Giusy Pedalino, fortemente impegnata da anni con l’Associazione Orione sul fronte della tutela e valorizzazione dell’ambiente, ha scritto ieri sera a proposito della bellissima Oasi del Simeto: “Tutto arso! Li dove il verde non faceva neanche intravedere il lago e occorreva andare da uno stretto sentiero. Lì dove ho visto più volte la volpe nelle ore pomeridiane, dove in questa stagione i pulli di specie rare e protette iniziavano a diventare adulti. Tuffetto, lo Svasso, la Moretta tabaccata, l’Airone la Nitticora e tantissimi altri uccelli che fanno il proprio nido nei pressi delle zone umide, coperti dalla vegetazione. Questo è uno sterminio. La biodiversità ha subito un colpo durissimo”. Una testimonianza davvero dolorosa e drammatica, che rende in pieno il senso di quanto è accaduto nel Catanese, insieme all’evacuazione di centinaia di persone tra mare e terra e alla distruzione di 60 case. Ma intanto sulla natura siciliana e sulla pelle dei suoi abitanti, si gioca la solita stucchevole partita tra Stato e Regione, tra chi deve e chi non deve intervenire.
Da un lato il presidente della Regione Musumeci ha chiesto al premier Mario Draghi la dichiarazione dello stato di mobilitazione del servizio nazionale di Protezione Civile per l’emergenza incendi sull’isola. La richiesta, si legge in una nota della presidenza della Regione, “si è resa necessaria di fronte al grave rischio di incendi dovuto alla eccezionale situazione meteoclimatica che interessa l’Isola”. La dichiarazione del Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio (fonte AdnKronos) non lascia adito a dubbi: “La responsabilità nella prevenzione, nel controllo e nella macchina di contrasto degli incendi è regionale. Quando non ce la fanno da sole, le Regioni chiedono il nostro intervento, ma alcune hanno corpi forestali autonomi. Noi comunque andiamo avanti per la richiesta di supporto alla Sicilia”. La mia idea è che il problema non si limiti alla caccia agli orrendi piromani e a “buttare le chiavi” una volta catturati, cosa che purtroppo non succede quasi mai: fino a quando non si pianificherà in tempo utile e con il giusto impiego di risorse, uomini e mezzi la tutela e la sorveglianza delle zone più a rischio, il dramma degli incendi si riproporrà ogni anno in misura maggiore, visto il progressivo e inesorabile aumento delle temperature a causa del riscaldamento globale.
E intanto la Sicilia, con i 901 contagi di ieri, si è ripresa il record nazionale dei contagi Covid – che lascia sempre più prevedere un imminente ritorno alla zona gialla -, mentre trovo estremamente preoccupante che la fascia di rischio si vada sempre più allargando a ragazzi e bambini.
Sul fronte olimpico, l’Italia del nuoto ha conquistato una splendida medaglia di bronzo nella staffetta 4×100 mista maschile. Gli azzurri Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Federico Burdisso e Alessandro Miressi hanno chiuso con il crono di 3’29″17 nuovo record italiano. Oro agli Usa con il nuovo record del mondo (3’26″78) e argento alla Gran Bretagna che migliora il record europeo (3’27″51). Antonino Pizzolato, siciliano di Salaparuta, Belice, si è preso la medaglia di bronzo nella categoria 81 kg e anche lui l’ha dedicata ai quattro nonni: 2Sì, questo bronzo è per loro: Baldassare, Ninfa, Antonino e Antonietta. Li ho persi tutti e quattro prima di Tokyo». Una bella soddisfazione dopo le ombre del passato, la squalifica per 10 mesi per bullismo nei confronti di atleti più giovani.Grande attesa oggi per le semifinali del 100 metri piani di Marcell Jacobs, scatenato nella batteria con un sensazionale 9.94, un centesimo al disotto del suo record italiano (realizzato a Savona il 13 maggio di quest’anno). Un risultato che apre scenari fino a ieri impensabili.
E’ tutto, per oggi con questo caldo può bastare.
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