Palermo diventa per due giorni capitale mondiale degli studi su questa malattia rara ereditaria del sangue che colpisce i globuli rossi riducendo la loro capacità di trasportare ossigeno e costringendo i talassemici a trasfusioni di sangue mediamente ogni 15 giorni.
Il tema di un nuovo inquadramento delle sindromi talassemiche vedrà confrontarsi ematologi provenienti da tutto il mondo, venerdì 15 e sabato 16 settembre all’Ospedale Cervello a Palermo per il 1° International Working Group on Thalassemia, organizzato dall’Azienda Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello, dalla Fondazione Franco e Piera Cutino, responsabile scientifico il professore Aurelio Maggio, Direttore del Campus di Ematologia Cutino dell’Ospedale Cervello.
“Un appuntamento – sottolinea Maurizio Aricò, Commissario dell’Azienda Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello – che vedrà presenti alcuni fra i maggiori ematologi esperti in talassemia al mondo. Si conferma ancora una volta il ruolo di primo piano rivestito in ambito internazionale dal Campus di Ematologia del Cervello, nell’azione di contrasto alla talassemia”.
I lavori si apriranno venerdì alle 8,30 con una sessione plenaria nell’Aula Magna Vignola del Cervello e si entrerà subito nel vivo con i temi legati alla Talassemia Major e il trattamento antivirale (con una comparazione di esperienze fra Francia, India, Iran, Italia e Arabia Saudita), la Talassemia intermedia, il trattamento chelante per eliminare gli accumuli di ferro post trasfusione, un confronto sul modo di affrontare la talassemia in Egitto e in Thailandia, l’utilizzo della risonanza magnetica, nuove strategie di trattamento.
Sabato si proseguirà sempre al Cervello con due panel in Aula Fici e in Biblioteca per l’elaborazione di proposte sulle sindromi talassemiche, sull’assetto e le classificazioni; infine nuovamente in sessione plenaria in Aula Magna per la valutazione delle proposte e le conclusioni. “L’obiettivo – afferma Giuseppe Cutino, presidente della Fondazione Franco e Piera Cutino – è di comprendere se e come l’approccio clinico terapeutico al paziente possa mutare, diventando più efficace, rivedendo l’attuale classificazione della malattia. Si tratta quindi di un tentativo per provare a migliorare la qualità di vita di tanti pazienti. Per questo auguriamo buon lavoro a tutti i partecipanti e ringraziamo in particolar modo il prof. Aurelio Maggio direttore scientifico del meeting e della nostra Fondazione”.
Da venerdi 15 e fino al 23 settembre, saranno inoltre presenti al Campus di Ematologia anche 15 giovani medici e ricercatori provenienti da diverse parti del mondo che presenzieranno nei primi due giorni all’International Working Group e poi parteciperanno ad un Corso teorico-pratico sulle malattie rare del sangue, organizzato dalla dr.ssa Santina Acuto. Assistiti da medici e biologi del Campus, i giovani discenti avranno la possibilità di seguire specifici percorsi formativi partecipando a diverse attività cliniche e di ricerca all’interno dell’ambiente ospedaliero del Cervello, di Villa Sofia e dell’Ismett.
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