Si è tenuto ieri l’incontro tra i ministri dell’economia e delle finanze Bruno Le-Maire, Pier Carlo Padoan e il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda, presso il Mef di Via XX Settembre avviatosi con l’obiettivo di “mantenere i contatti, promuovere il dialogo e attenuare le tensioni” tra i due Paesi in merito alla trattativa STX Fincantieri .
Scopo dell’incontro è stata l’integrazione della cantieristica navale civile e militare dei due paesi e la ricerca di un accordo che supererebbe lo stallo creato dallo stop di Parigi all’acquisto della maggioranza dei cantieri Stx di Saint Nazaire da parte di Fincantieri. L’accordo contemplerebbe la creazione di un super gruppo industriale, con la partecipazione delle società pubbliche Naval Group e Thales, francesi, e dell’italiana Leonardo, ex Finmeccanica.
Quello che si cerca è uno schema che scavalchi alla radice il nodo della partecipazione di Fincantieri in Stx, quando fine maggio la presidenza Macròn, in violazione agli accordi precedenti presi da Hollande con l’Italia, ha stabilito di nazionalizzare i cantieri navali di Saint Nazaire con l’unico fine di sottrarli alla gestione di Fincantieri che deteneva la maggioranza assoluta delle azioni.
Diverse le ipotesi emerse in merito alla proposta del Ministro francese per raggiungere un’intesa. Tra le più attendibili quella del lancio di una join venture militare che istituisca un “maxi-polo” a tre tra STX France, Naval Group e Fincantieri che ne coadiuvi le capacità. L’ambizione è dunque quella di creare un leader mondiale non solo civile ma anche militare nel settore della cantieristica navale.
Nel corso del Forum Ambrosetti che si è tenuto a Cernobbio era stato annunciato da Le Maire che Parigi avrebbe presentato un’offerta migliorativa rispetto a quella risalente all’ultima tavola tra i vertici e che è stata ampiamente respinta dal governo italiano.
La proposta francese prevedeva infatti, per la società guidata da Giuseppe Bono, una detenzione massima del 50 % delle azioni STX con la facoltà di nominare il presidente del consiglio di amministrazione.
“Il nostro obiettivo comune: un accordo tra la Francia e l’Italia per il vertice del 27 settembre”, scrive su Twitter il ministro Le Maire al termine dell’incontro. Nessuna conferenza stampa a termine dell’incontro: questo lascerebbe intendere che la situazione di stallo ancora persiste.
Dalla nota rilasciata dal Mef pare invece che sia stato “molto utile per fare passi avanti verso la costruzione di una soluzione di reciproco interesse per sviluppare la collaborazione italo-francese”. Ma non viene aggiunto altro. Per i tre vertici l’esigenza comune è quella di predisporre un’intesa che possa essere discussa il 27 Settembre a Lione, data in cui è previsto l’incontro tra il Premier Gentiloni e Macròn.
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