Si continuano a sperimentare nuove soluzioni che amplino ulteriormente le capacità della fibra ottica, come dimostra uno studio pubblicato lo scorso giovedì su Science che parla proprio della possibilità di nuovi traguardi nella trasmissione dati a costi più contenuti.
Gli ingegneri elettrici del Qualcomm Institute UC di San Diego hanno sperimentato un metodo che riesce ad incrementare la potenza del segnale ottico di circa 20 volte, decifrando tutti i dati dopo un viaggio di 12 mila km e senza l’ausilio di potenti generatori. All’interno della fibra ottica le informazioni viaggiano su diverse frequenze, più luci laser immettiamo e maggiori saranno le interferenze, più lontano viaggiano e più difficile risulta poi decifrarle.
Per risolvere questo problema della distorsione, gli ingegneri di San Diego hanno sviluppato una ‘frequenza a pettine’ e condizionato a priori il flusso di segnali, in modo da poter prevedere le distorsioni seguenti e leggere il segnale alla fine della corsa. Potranno essere immessi quindi più segnali luminosi (aka più dati), ricomposti perfettamente grazie a questo ‘caos programmato’.
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