Palermo, 14 dic. – Studenti in piazza a Niscemi (Caltanissetta) contro il Muos, il sistema di comunicazione satellitare delle forze armate statunitensi. Ad aprire il corteo, partito dal liceo Leonardo Da Vinci, uno striscione con su scritto “Gi’ le mani dalla nostra terra”. L’inziativa è organizzata dal coordinamento regionale Studenti No Muos. Il lungo serpentone si è diretto a piazza martiri di Nassiriya, dove si trova l’ospedale “Suor Cecilia Basarocco”, a rischio chiusura a causa dei tagli alla sanità.
Gli studenti contestano la realizzazione dell’impianto in contrada Ulmo, che insieme alle 46 antenne già esistenti, rappresentano il simbolo della “militarizzazione e devastazione della Sicilia”. “Le uniche grandi opere che vogliamo nei nostri territori – afferma Giulia Rinaudo studentessa del liceo Leonardo da Vinci e portavoce del coordinamento regionale Studenti NoMuos – sono servizi, case e redditto per tutti. Diritti fondamentali di cui i governi e le amministrazioni locali di qualsiasi colore politico ci hanno privato e continuano a privarci attraverso una gestione economico-politica del paese che vede studenti, precari, disoccupati e immigrati piangere le conseguenze di una crisi finanziaria e della sua risoluzione nella ‘politica del rigore’ dei tagli alla spesa pubblica e del caro vita”.
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