Striscioni contro Lamorgese in Sicilia: solita scorribanda di Casapound
Striscioni contro Lamorgese in Sicilia. “La Lamorgese odia la Sicilia: basta immigrazione al covid-19” è il testo degli striscioni affissi da CasaPound a Palermo, Catania, Siracusa, e Ragusa in riferimento alla scelta del Ministro degli Interni Lamorgese di rigettare l’ordinanza con cui il presidente della Regione siciliana Musumeci ha richiesto lo stop agli sbarchi di migranti e l’allontanamento di quelli già presenti nell’isola.
“Il governo nazionale ha deciso di umiliare una regione ed il suo massimo rappresentante – riporta la nota di CasaPound – un atteggiamento odioso che fonda esclusivamente sui rapporti di forza la decisione di non tenere conto della volontà politica e popolare espressa dal presidente Musumeci”.
“E’ ridicolo minacciare nuovi lock-down colpevolizzando esclusivamente i comportamenti dei propri cittadini se poi non si è in grado di impedire agli immigrati affetti da covid-19 di scappare dagli hot spot o dagli alberghi in cui sono ospitati – prosegue CPI – il dato più allarmante è stato quello del 12 agosto, quando il Ministero della Salute ha reso noto che degli 89 nuovi contagi registrati in Sicilia, ben 71 fossero immigrati: le minimizzazioni di certa sinistra, riprese dalla Lamorgese, si fondano sulla speranza/certezza che questi dati non si ripetano in futuro, che i continui sbarchi non porteranno il covid-19 in una regione che non riuscirebbe a sopravvivere ad un secondo lock-down. Una speranza che somiglia più ad un’utopia”.
“Ci auguriamo che l’ordinanza di Musumeci non sia il solito tentativo di scrollarsi di dosso la responsabilità di gestire un problema che per troppo tempo lo ha visto come timido spettatore – conclude CPI – vada fino in fondo per preservare la salute del proprio popolo e la sua dignità”