“Il comune non può ampliare il numero delle strisce blu a proprio piacimento solo per fare cassa e in Sicilia da Palermo a Cefalù, da Catania a Trapani spesso sono diventate un balzello per l’automobilista. Lo chiarisce la sentenza 11 gennaio – 10 febbraio 2017, n. 95 emessa dalla seconda sezione del Tar Liguria”.
Lo afferma in una nota il presidente dell’Unione dei Consumatori, Manlio Arnone che prosegue: “Per aumentare i parcheggi a pagamento, spiega la sentenza, occorrono ragioni ben precise, ponderate sulla base di particolari esigenze urbanistiche o di traffico, come ad esempio la viabilità nei centri storici. Se invece tale motivazione non sussiste e la decisione del Comune è dettata dalla mera volontà di rimpinguare le casse cittadine, allora l’ordinanza è da considerarsi illegittima e, conseguentemente, anche la sanzione amministrativa comminata a chi ha parcheggiato sulle strisce blu”.
“Inoltre – conclude Arnone – sebbene motivate le strisce blu devono essere sempre e comunque proporzionate a quelle bianche, la normativa in materia è chiara ma oggi la giurisprudenza non è copiosa sull’argomento per chi vuole impugnare i verbali contestati può contattarci al numero 091/9439038, valuteremo caso per caso”.
Esiste una piattaforma per studiare ad Harvard senza pagare: ecco come funziona. Fondata nel 1636…
Così il bollo auto sarà solo un lontano ricordo: non lo pagherai mai più Il…
“Da oggi a domenica i nostri iscritti potranno votare online e decidere quel che saremo.…
Nel 2024 sono stati eseguiti in Sicilia 253 trapianti di organi, rispetto ai 125 del…
“In appena due anni di governo la Sicilia è cresciuta oltre ogni attesa. Lo certifica…
Ha cercato ostinatamente di sfuggire ai controlli della Polizia di Stato, scappando per le vie…