Strage di Capaci. Il Paese si ferma per commemorare la figura del giudice Giovanni Falcone, ucciso dalla mafia insieme alla moglie e alla scorta il 23 maggio di 26 anni fa lungo l’autostrada A29 che collega Palermo a Mazara del Vallo.
In un tunnel sotto della A29 furono collocati 500 chili di tritolo che fecero saltare in aria l’autostrada uccidendo il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i 3 uomini della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Il ricordo e il riscatto parte dalla scuola ed è per questo che quest’anno lenzuoli e manifesti della legalità realizzati dai bambini della scuola elementare “Emanuela Loi” di via Agordat, in commemorazione di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, sono stati esposti oggi a Palazzo delle Aquile, al Teatro Massimo e nell’edificio che ospita il Comando della Polizia Municipale, sulla facciata prospiciente la sede della scuola elementare.
Il Sindaco Leoluca Orlando, sposando l’iniziativa del Comandante della Polizia Municipale, Gabriele Marchese ha espresso “sincero ed affettuoso apprezzamento per l’impegno quotidiano degli alunni di oggi e cittadini di domani, che, con la loro testimonianza, contribuiscono a fare del ricordo memoria collettiva”.
Anche la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana ricorda i magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e gli agenti deceduti nella strage di Capaci aderendo ai “lenzuoli della legalità.
“Volentieri accogliamo le testimonianze di impegno civile delle giovani generazioni – dichiara il Comandante Gabriele Marchese – ognuno di noi deve operare per la legalità e apprezziamo l’iniziativa dei bambini del quartiere Passo di Rigano, finalizzata a ricordare la strage che ha visto cadere servitori dello Stato impegnati nella lotta alla mafia”.
La Fondazione vuole dare il suo contributo alla memoria, in occasione del ventiseiesimo anniversario della strage, ricordando l’impegno del comitato dei lenzuoli che si costituì all’indomani della strage di Capaci. Furono la giornalista de L’Ora Giuliana Saladino e la figlia Marta Cimino le ideatrici di questa iniziativa e di quella grande mobilitazione popolare contro Cosa nostra.
E’ arrivata al porto di Palermo questa mattina la Nave della legalità con a bordo i mille ragazzi che hanno viaggiato tutta la notte partendo da Civitavecchia dopo il saluto del capo dello stato Sergio Mattarella. Ad accoglierli il presidente della Camera Roberto Fico, la presidente della Fondazione Falcone, Maria Falcone, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il vicepresidente del Csm Giuseppe Legnini.
“Il 23 maggio è una data che non si può dimenticare, viene ricordata ogni anno la data del vile attentato di Capaci. Da allora si è sviluppato un movimento di reazione civile prezioso e importante, contro la mafia che ha ottenuto risultati importanti ma che richiede ulteriori impegni” ha dichiarato Sergio Mattarella alla partenza.
Saranno in tutto oltre 70.000 le ragazze e i ragazzi, provenienti da ogni parte d’Italia, che parteciperanno oggi alle iniziative di #PalermoChiamaItalia, la giornata promossa dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dalla Fondazione Falcone per sensibilizzare le nuove generazioni al rispetto della legalità.
Nell’Aula Bunker del carcere dell’Ucciardone, luogo simbolo del Maxiprocesso a Cosa Nostra, si terranno le manifestazioni istituzionali, mentre nelle piazze e nelle scuole della città ci saranno tante altre iniziative ed attività.
Alle manifestazioni del 23 maggio parteciperà il Presidente della Camera, Roberto Fico, che sarà presente a Palermo. Presenti anche i parenti delle vittime e i superstiti delle stragi di Capaci e di via d’Amelio.
Nel pomeriggio partiranno i due tradizionali cortei che vedono protagoniste le scuole ma che saranno aperti a tutta la città: il primo si muoverà alle ore 15.30 da via D’Amelio, il secondo alle ore 16 dall’Aula Bunker. Entrambi si ricongiungeranno sotto l’Albero Falcone, in via Notarbartolo.
La giornata si concluderà in serata con una messa, alle ore 19, presso la Chiesa di San Domenico, in ricordo delle vittime di mafia. La celebrazione sarà seguita da un concerto della banda della Polizia di Stato, al Teatro Massimo.
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