Stipendi, un’altra stangata: la ‘nuova tassa’ finisce direttamente in busta paga | Colpa del ‘taglio del cuneo fiscale’

Busta paga - fonte_adobe - sicilianews24.it-
Busta paga – fonte_adobe – sicilianews24.it-

Aumento di stipendio, ma nella busta paga l’importo è ridotto. Questo è il paradosso italiano del più hai e meno hai. 

Pensa se ti fosse concesso un aumento di stipendio, ma nella busta paga a fine mese trovassi meno soldi. Questo è il vero paradosso dell’economia italiana, ciò che si potrebbe verificare nelle tasche di chiunque alla luce delle modifiche apportate dalla nuova legge di bilancio.

Questa cara Legge di Bilancio fa discutere e non poco, tutti coloro che ancora non riescono a comprenderne i reali benefici che se ne possono ottenere e che, anzi, notano come se ne ricavino, a volte, dei veri e propri paradossi.

A raccontarlo sembra assurdo, eppure può succedere veramente. Il capo ti chiama in ufficio e vuole premiarti con un aumento di stipendio di tutto rispetto, peccato, che però poi, nella realtà questo aumento non riesci a vederlo nel concreto della tua busta paga, che anzi risulta essere più bassa.

No, ovviamente non stiamo parlando della solita crisi economica che ha di gran lunga ridotto il potere di acquisto del consumatore, ma di ben altro, di un cambiamento che interesserà le tasche di tutti i dipendenti italiani, senza alcuna eccezione.

Aumento di stipendio ma busta paga netta minore di prima: il paradosso

Un noto film diceva “Tutta colpa di Freud”, invece occorre dire, tutta colpa del taglio del cuneo fiscale di cui tanto si parla in queste ultime settimane. Se l’aumento di stipendio in questione porta la retribuzione a un importo superiore ai 35 mila euro, allora il taglio non viene più riconosciuto al lavoratore e paradossalmente, al netto delle tasse, ti spetterebbe meno di quanto non ti spettasse col vecchio stipendio.

Venendo meno l’esonero contributivo Ivs, che in un primo momento aveva fatto alzare lo stipendio, ecco che la retribuzione si abbassa. Inoltre l’aumento fa in modo che vi sia un taglio delle detrazioni che aumentano l’Irpef. Quindi, se quello appena trascorso era il primo anno di assunzione, da quest’anno verranno inserite anche le addizionali regionali e comunali. 

Aumento - fonte_depositphotos - sicilianews24.it
Aumento – fonte_depositphotos – sicilianews24.it

Un minore aumento sarebbe stato meglio…

Insomma, potrebbe essere possibile che, un minore aumento dello stipendio faccia più contento il lavoratore. Perchè un aumento di importo minore avrebbe permesso di godere di tutti i benefici e anche del taglio del cuneo fiscale.

Un vero e proprio paradosso vero? Ok, l’aumento, ma che la retribuzione resti almeno al di sotto dei 35 mila euro annui.