“Stellette” di legalità per le imprese, boom di richieste: Sicilia in testa

Richieste di rating di legalità: la Sicilia è in testa fra le regione italiane. Lo rende noto la stessa autorità garante della concorrenza e del mercato. Sono piu’ che raddoppiate nel 2014, rispetto al 2013, le richieste inviate all’Autorita’ dopo l’adozione del decreto del 20 febbraio sui criteri per tenere conto del Rating di legalita’ nella concessione dei finanziamenti pubblici e nell’accesso al credito. Nel 2013, quando entro’ in vigore il Regolamento dell’Agcm, le richieste furono 142. Nel 2014 sono state 402, per un totale di 544 al 31 dicembre scorso. Per la maggioranza, le richieste provengono dal Nord (43,3%), rispetto al 22% del Centro e al 31,7% del Mezzogiorno (Sud e Isole). Oltre il 62% sono concentrate in cinque regioni, con in testa la Sicilia (14%), seguita dalla Lombardia (13,2%), dal Veneto (13%), dal Lazio (12,3%) e dall’Emilia Romagna (10,3%).
Approvato dal Parlamento alla fine del 2012, il Rating di legalita’ e’ lo strumento con cui l’Agcm attribuisce un punteggio, da una a tre “stellette”, alle imprese virtuose che hanno un fatturato superiore ai due milioni di euro annui e rispettano una serie di requisiti giuridici e “qualitativi”. Per ottenere una “stelletta”, il titolare dell’azienda e gli altri dirigenti non devono avere precedenti penali per i reati di cui al decreto legislativo n. 231 del 2001 e per i principali delitti contro la pubblica amministrazione nonche’ per reati tributari. Nei confronti di tali soggetti non deve, inoltre, essere stata iniziata l’azione penale per reati di stampo mafioso. Per quanto riguarda l’impresa, non deve aver commesso illeciti amministrativi dipendenti dai reati di cui al decreto legislativo n. 231 e non deve essere stata condannata nel biennio precedente per illeciti antitrust e in materia di tutela del consumatore.