Stato Mafia, Martelli: Napolitano testimonianza inutile

“Il presidente Napolitano non e’ chiamato a testimoniare sulla trattativa Stato-Mafia, se c’e’ stata o meno, ma su una lettera di un suo collaboratore che e’ stato anche il mio, ovvero Loris D’Ambrosio, uomo straordinario per competenza e probita’, e non si capisce cosa dovrebbe testimoniare”. Cosi’ l’ex ministro della Giustizia Claudio Martelli, oggi presidente di Opera onlus, intervistato a Omnibus su La7 commenta la richiesta della procura di Palermo di chiamare a testimoniare nell’ambito del processo sulla trattativa Stato-Mafia il presidente della Repubblica.

“Non si capisce cosa dovrebbe testimoniare – insite Martelli – visto che si tratta di una lettera in cui D’Ambrosio in un passaggio, dice che non vorrebbe essere considerato dai suoi colleghi magistrati soltanto un ‘ingenuo e utile scriba di accordi indicibili’, ovvero un ufficiale scrivano di volonta’ politiche che sarebbero state compromesse da accordi con la mafia. Mi fa venire in mente la definizione che il presidente della Commissione parlamentare antimafia Beppe Pisanu ha dato a questa vicenda – prosegue – secondo cui ci sono state certamente delle ‘tacite intese’, ma un accordo indicibile e una tacita intesa – sottolinea Martelli – e’ il medesimo concetto, quindi se il giudizio di D’Ambrosio e Pisanu convergono, cosa dovrebbe aggiungere Napolitano su questo punto non riesco proprio a comprenderlo” obietta. “Scoraggerei quindi di deviare l’attenzione principale dal cercare di comprendere se ci sono stati reati in quella stagioni da parte di funzionari dello Stato, se vi sono stati crimini politici e errori politici perche’ di questo bisognerebbe approfondire natura e responsabilita’. Viceversa – conclude – questo particolare sembra essere servito solo a rovinare la vita di un eccellente funzionario come Loris D’Ambrosio e non riesco proprio a capire quale possa essere l’utilita’ nella ricerca della verita’ processuale, politica e storica”.