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di redazione
Palermo, 26 lug. – Piergiorgio Morosini, 47 anni,
originario di Rimini, sara’ il giudice dell’udienza preliminare
dell’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia. Lo ha deciso il
vertice dell’ufficio Gip-Gup del tribunale di Palermo, il
presidente Cesare Vincenti e l’aggiunto Gioacchino Scaduto, che
si sono basati su criteri “tabellari”, cioe’ su automatismi
dettati dai turni di servizio di martedì pomeriggio, quando la
Procura ha depositato la riiesta di rinvio a giudizio. Dodici
gli imputati, accusati di essersi accordati con i boss per
interrompere la stagione delle stragi del ’92-’93.
Nella lista gli ex ministri dc Calogero Mannino e Nicola
Mancino (che risponde solo di falsa testimonianza), politici
come il senatore del Pdl Marcello Dell’Utri, carabinieri del
Ros (Mario Mori, Antonio Subranni, Giuseppe De Donno), mafiosi
come Riina, Provenzano, Bagarella, Nino Cina’ e Brusca, oltre a
Massimo Ciancimino.
Morosini è romagnolo ma vive a Palermo dai primi anni ’90.
E’ stato giudice della sesta sezione del tribunale e fu nei
collegi che assolsero Francesco Musotto e il giudice Corrado
Carnevale. E’ all’ufficio Gip dal 2005. Morosini è anche
segretario nazionale di Magistratura democratica, la corrente
del procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia e del pm
Lia Sava.
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