Catania

Startup: al liceo Archimede “Impresa simulata” per 180 studenti

C’è un modo diverso di svolgere l’alternanza scuola-lavoro nel rispetto dei programmi ministeriali che dallo scorso anno l’ha reso obbligatoria per tutti gli studenti delle terze classi degli istituti superiori, con la frequenza di tali attività per 200 ore (nei licei) e per 400 ore (negli istituti tecnici e professionali) e poi documentarne i risultati all’esame di maturità.

Non per forza si deve andare nelle aziende, istituzioni, enti ed organizzazioni professionali dove far vivere agli studenti l’esperienza di lavoro per un certo numero di ore. Né per forza si deve fare un mosaico di visite e di tirocini per rispettare l’obbligo delle ore di alternanza. O meglio, è possibile sperimentare ugualmente queste attività esterne ma soltanto dopo aver seguito un variegato ed articolato percorso di formazione e di specializzazione diretto a rafforzare tutte le competenze chiave di apprendimento permanente dell’Unione Europea. Quelle competenze, a partire dallo spirito di iniziativa e dall’imprenditorialità, che a Bruxelles considerano importanti per affacciarsi seriamente al mondo del lavoro e di cui Scuola e Università devono occuparsi.

Al Liceo Archimede di Acireale, uno dei più sperimentali d’Italia secondo il rapporto della Fondazione Agnelli, il Dirigente scolastico Riccardo Biasco e i docenti che lo collaborano hanno scelto questa strada già dallo scorso anno. Per 180 studenti delle terze classi superiori, quest’anno iscritti alla IV classe superiore, è stato previsto l’originalissimo percorso “Start Up Impresa Simulata” concepito insieme al prof. Rosario Faraci che, per conto del Dipartimento Economia e Impresa dell’Università di Catania con cui il Liceo Archimede ha stretto un accordo, l’ha ideato e promosso sulla scorta delle analoghe esperienze avviate negli anni passati e tuttora in corso nell’Ateneo di Catania, da Start Up Academy a Start Up Your Business a Start Cup Catania.

Si tratta di un percorso di 200 ore dove gli studenti liceali sono gradualmente posti nelle condizioni di acquisire gli “attrezzi del mestiere” per fare nuova impresa; conoscere e saper applicare i principali strumenti per le start up; imparare a lavorare in team, su stessi ed usando bene la comunicazione in tutte le sue forme; confrontarsi a scuola con startupper, aspiranti imprenditori e con professionisti d’impresa ed infine conoscere il mondo del lavoro reale attraverso brevi tirocini formativi e visite aziendali. Si tratta di un percorso ibrido, un po’ simulato ed un po’ sul campo, con un mix di attività, da quelle laboratoriali in aula a quelle on line, dalle attività plenarie sul team building e sul personal branding alle attività esterne guidate, con le visite agli acceleratori e agli incubatori del territorio.

Lo scorso anno gli studenti dell’Archimede hanno svolto le prime 60 ore, prevalentemente in aula e attraverso la piattaforma on line ed hanno iniziato ad abbozzare il loro progetto d’impresa utilizzando i canonici strumenti della business idea, della swot analysis e del business model canvas. Da quest’anno, invece, il percorso è ancora più sperimentale. All’Open Day sono intervenute due start up catanesi, Creation Dose di Alessandro La Rosa  e Giro Mangiando di Dario Bellanuova; successivamente gli studenti hanno ripassato i concetti appresi lo scorso anno giocando e divertendosi col superquiz on line Kahoot.

I due incontri successivi, cui si riferiscono le immagini allegate, sono state dedicate alla comprensione e gestione dei conflitti aziendali attraverso l’originalissimo format didattico del Teatro d’Impresa promosso dalla spin off universitaria Connessi-in Presa Diretta della professoressa Giorgia D’Allura, docente di Economia e gestione delle imprese al corso di laurea in Economia, e dall’attore e regista teatrale Antonio Caruso. I ragazzi, organizzati in piccoli team, hanno lavorato autonomamente agli script di copioni su situazioni conflittuali, poi li hanno presentati in pubblico e due di loro sono stati selezionati per portare in scena tipici i momenti aziendali di contrapposizione fra soci o di conflittualità fra manager e dipendenti. Insomma hanno simulato reali situazioni di vita aziendale.

Nei prossimi incontri, gli studenti lavoreranno sui temi del personal branding con Dario Cherubino di Azimut. Poi avranno modo di prepararsi per il Contest in programma per l’11 maggio dove presenteranno i primi risultati delle attività progettuali di start up. A prepararli sarà il team di esperti-tutor che sta affiancando il professor Faraci e cioè Daniele Murgo, Alessandra Misuraca, Danila Pelligra, Angela Gugliotta, Gabriele Fazio e Giancarlo Sciuto, quest’ultimo uno startupper con una idea originalissima sul marketing on line selezionata da TIM WCap ed incubata presso l’acceleratore di Catania.

Simone Dei Pieri

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