CATANIA – Parte la seconda fase di Start Cup Catania.
Sono state annunciate ieri le otto idee imprenditoriali che, fra le 32 proposte, si trasformeranno in veri e propri progetti di business, grazie al supporto professionale dell’Ordine etneo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (Odcec). Anche per questa quarta edizione della business plan competition infatti, il Capitt dell’Università di Catania (Centro per l’Aggiornamento delle professioni e per l’innovazione ed il trasferimento tecnologico) – che organizza l’iniziativa – si avvale della consulenza dei professionisti iscritti all’Albo per valorizzare e concretizzare il talento innovativo degli startupper del nostro territorio.
«Quali sono i punti di forza di queste idee? Quali i punti critici? Come si svilupperanno nel tempo le attività? Sono progetti fattibili dal punto di vista economico-finanziario? L’impegno di noi commercialisti sarà quello di aiutare con competenza gli aspiranti imprenditori a rispondere a questi quesiti, redigendo così quel documento tecnico necessario per presentarsi ai potenziali investitori» ha affermato il presidente dell’Ordine Giorgio Sangiorgio, presente all’incontro svoltosi nella sede dell’Odcec, insieme al delegato del Rettore alla Start Cup Catania Rosario Faraci.
La Commissione Finanze dell’Ordine ha incaricato dunque otto colleghi, volutamente giovani per età e iscrizione alla categoria, al fine di “tradurre” in cifre, proiezioni e percentuali di opportunità le idee elaborate dai team partecipanti. I tre migliori business plan otterranno premi in denaro – rispettivamente 4mila, 2,5mila e 1,5mila euro – e soprattutto accederanno alla competizione della Start Cup Sicilia 2017, voluta dalla federazione dei quattro atenei della regione e anticamera del Premio Nazionale per l’Innovazione.
«Siamo molto soddisfatti di quest’edizione – ha specificato il prof. Faraci – è la conferma di un percorso che negli anni ha visto sempre più affermare la qualità e l’innovatività delle startup catanesi, soprattutto quelle che nascono da spin off universitari. Molte sono vere e proprie aziende operative, che si sono inserite nel mercato producendo risultati significativi. C’è grande vivacità nel nostro territorio, che si manifesta anche attraverso la fiducia nei confronti dell’Università e delle sue iniziative come questa. Perché come soggetto super partes l’Ateneo è impegnato non solo a motivare gli innovatori, ma a collegarli in una rete di relazioni».
Come specificato durante l’incontro – a cui hanno preso parte anche il vicepresidente dei Commercialisti Alberto Leone, e il funzionario del Capitt Loredana Castro – le otto idee imprenditoriali sono stati scelti da un’apposita commissione scientifica secondo i criteri di originalità e innovazione, conoscenza tecnica o tecnologica, attrattività del mercato di riferimento, fattibilità di massima dell’idea, qualità e competenze del gruppo.
• MVMANT (proponente: D’Angelo Salvatore) > Piattaforma di mobilità urbana in grado di abilitare un servizio di trasporto collettivo con conducente e su richiesta, attraverso veicoli condivisi e coordinati da algoritmi di Intelligenza Artificiale, al fine di ottimizzare l’occupazione a bordo, ridurre il costo ed i tempi di attesa;
• Piezoelectric Device for Transport Infrastructure (proponente: Patermo Marilia) > Realizzazione di dispositivi da integrare nel manto stradale, nelle traversine ferroviarie e nella pavimentazione, per la trasformazione dell’energia meccanica prodotta dal passaggio di veicoli, treni e pedoni in energia elettrica;
• CREATIONDOSE (proponente: La Rosa Alessandro) > Content marketplace intelligente. Utilizziamo algoritmi avanzati per mettere in contatto aziende e creatori di contenuti per la realizzazione di campagne su misura per i social media;
• GIROMANGIANDO (proponente: Bellanuova Dario) > App che permette all’utente di lasciarsi ispirare dai piatti scattati dai membri della community, potendo inoltre trovare il locale adatto ad ogni occasione ed esigenza filtrando la ricerca tra più di 80 filtri, specifici e diversi per provincia;
• SICILY HISTORIES (proponente: Bonina Riccardo) > Creazione e implementazione di un’app per dispositivi mobili per la fruizione del patrimonio storico culturale siciliano attraverso la realtà aumentata, lo storytelling e la gamification;
• EITHNE (proponente: Lupu Ruxandra) > Laboratorio sperimentale che combina la tradizione di stampa artigianale siciliana con simboli del patrimonio culturale locale ed un alto contenuto tecnologico, per offrire al turista un’esperienza unica nel mercato di riferimento;
• BIDMIE (proponente: Capizzi Filippo Antonio) > Piattaforma digitale per lo scambio di energia da fonti rinnovabili, da realizzare in parallelo all’infrastruttura elettrica, che non viene modificata. Il modello iniziale viene presentato come servizio aggiuntivo che il fornitore di energia elettrica può presentare ai propri clienti;
• GEODAZER (proponente: Ortolano Gaetano) > L’obiettivo è la costruzione di una infrastruttura informatica in grado di far interloquire dati geologici multitematici, a differenti scale e provenienti da diverse piattaforme di acquisizione, allo scopo di calcolare indici di pre-allertaggio del rischio geologico.
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